Brooks, Geraldine - L'armonia segreta

qweedy

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"È l'alba di una calda estate del X secolo a.C. quando il piccolo Natan è destato dal sonno da grida atroci, provenienti da ogni parte del villaggio lungo le rive del Mar Rosso, dove da tempo immemorabile la sua famiglia esercita il mestiere di vignaioli. Si precipita fuori casa, e la scena che si apre davanti ai suoi occhi è raccapricciante. Suo padre e suo zio giacciono in un lago di sangue, e davanti ai suoi occhi, la daga ancora stretta nella mano, si erge l'assassino: David, il figlio di Yshay di Bet Lehem. Accampato nei pressi del villaggio, chiedeva da qualche giorno una decina di otri di vino e qualche sacco di datteri per sé e i suoi uomini e, dinanzi al rifiuto del padre di Natan, è penetrato furtivamente di notte tra le case per vendicarsi. Col volto rigato di lacrime, Natan fissa negli occhi quel giovane uomo noto nell'intero Israel per il suo coraggio, la sua audacia e il suo talento nel trarre le armonie più segrete dall'arpa che tiene sempre con sé. Da ragazzo, a Emeq Elah, ha messo in fuga i Filistei, uccidendo con un colpo di fionda ben assestato il gigante Golyat. Valente guerriero, è stato a capo di tutte le armate di re Shaul, finché un giorno il re, accecato dalla gelosia, gli ha scagliato contro una lancia, e lo ha costretto alla fuga e a una vita da brigante e predatore di villaggi indifesi. Natan dovrebbe esplodere d'ira e di rabbia, ma, mentre una strana calma si impadronisce di lui, comincia a proferire delle parole che non riesce a sentire..."

Il protagonista di questo romanzo è David, che da semplice pastorello è diventato Re d'Israele, e viene raccontato con le sue luci e le sue ombre. Da pastorello a guerriero, musicista, poeta, re amato e despota sanguinario, la figura di David è particolarmente importante nelle tre religioni abramitiche, l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam. Il narratore della storia è Natan, profeta e veggente, fedele servitore e consigliere di re David. La Brooks sceglie di raccontare la parte più intima di David, quella meno istituzionale e più privata, facendo emergere il rapporto con le sue mogli, con i suoi figli, con il suo popolo, con il suo profeta pur non mancando di raccontare i punti salienti di un regno in costituzione.

Confesso che avevo della perplessità quando ho iniziato questo romanzo, non sapevo nulla di re David e non sono appassionata di storia. Ma l'autrice con il suo stile semplice ha saputo rendere accattivante questo romanzo raffinato, violento, ed estremamente umano.

Consigliatissimo!
 
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