Dire la stessa cosa

Sono un membro junior di questo bel forum, nel senso che mi sono iscritto da poco.

Concedetemi tuttavia, di porvi una domanda che a me sembra interessante e spero anche a voi.

Ci sono romanzi che, se comparati, a livello superficiale sembrano molto diversi e distanti, ma se ci si pensa un po', a livello più profondo narrano praticatemente la stessa storia.

Per esempio un romanzo come "Cecità" di Saramago (di cui tra poco uscirà la versione cinematografica) mi sembra molto simile a un romanzo di Stephen King dal titolo "L'ombra dello scorpione". E, a sua volta, questa storia appare molto simile a un film uscito da poco e che ho visto giusto stasera (e che vi consiglio) dal titolo "E venne il giorno".

Un altro esempio forse più calzante: i promessi sposi e cenerentola non parlano forse della stessa storia? Della storia eterna di due innamorati che si vogliono sposare e che sono impediti in ciò da circostanze avverse, ma che per fortuna alla fine vissero felici e contenti? (anche se sui promessi sposi sposi si è parlato di romanzo senza idillio...nel senso che i due si sposano, ma non è detto che poi vissero felici e contenti, come accade nella maggior parte dei matrimoni )

E non è forse così anche per molti film hollywoodiani, in cui una storia che nasce poi incontra degli ostacoli e poi alla fine gli ostacoli vengono superati e i due innamorati si sposano o si ritrovano insieme? (proprio come i promessi sposi)

E' allora poi vero che le storie sono così differenti tra loro o piuttosto non è più vero che tutte le storie raccontano sempre la stessa cosa, la stessa storia?

Vi invito, sperando nel vostro interesse per la faccenda, a fare esempi di storie tra loro apparentemente molto differenti ma in realtà nel profondo molto simili.

Non sono affatto un'esperta, ma il ripetersi di schemi analoghi in libri apparentemente anche molto distanti tra loro costituisce un "topos" letterario, dal greco, insomma un clichè, tanto caro ai critici, rinvenibile già nelle fiabe.

Ovviamente ogni topos conosce poi delle varianti, ma per esempio la lotta tra male e bene, con il bene spesso portato a trionfare nel finale, è molto frequente in storie anche parecchio diverse tra loro, da "Biancaneve e i sette nani" alla stragrande maggioranza di gialli e polizieschi.

Interessante comunque quest'argomento!:wink:

Se posso permettermi do un mio parere a riguardo...

credo che la storia di base sia più o meno sempre una ripetizione. Se si pensa allo scheletro normale di un libro è palese... Inizio, presentazione, problema, ricerca di soluzione, fine.

Possono cambiare le personalità, l'ambientazione, e le scelte, ma lo scheletro di una storia è quasi sempre lo stesso... poi lo scheletro si adatta alle diverse tematiche: storia d'amore, d'amicizia, giallo, fantasy ecc. ma in fondo in fondo è davvero difficile creare una storia che non sia già stata scritta, perchè anche nei libri più assurdi lo scrittore utilizza ciò che conosce, o quel che si inventa lo rende abbastanza verosimile... perciò se crea una storia d'amore difficilmente i due personaggi del libro partono che si amano e finiscono che si amano, senza incontrare ostacoli durante il libro, perchè sennò il lettore si annoierebbe a leggere 300 pagine di puro amore. Gli ostacoli quindi possono essere una suocera vendicativa, o una strega cattiva o un amante, ma se torni allo scheletro alla fine vedi che non cambia niente chi dei 3 è la causa del problema.

Quel che rende diversi libri e film, sono i caratteri e le scelte dei personaggi e la decisione dell'autore su come sviluppare la storia.

Almeno, secondo me

D'accordissimo con Aelie,

per me una storia più che dall'intreccio è fatta da personaggi, loro vissuti, loro scelte...

la storia siamo noi.... le storie sono i personaggi!!!

Storie e personaggi

Quindi è come se le storie fossero sempre molto simili, al limite identiche, mente i personaggi di volta in volta cambiano. Tanti personaggi diversi a vivere la stessa storia. E' un po' come nella vita reale...

Avete degli esempi da farmi su personaggi che fanno la storia e le storie? Non dico necessariamente Napoleone....

E le storie della vita reale, parlo delle storie di amore e di amicizia, non sono spesso molto simili, pur cambiando i personaggi? O, a differenza dei film, nella vita reale tali storie sono sempre diverse?

Quando ero alle superiori la professoressa di lettere mi disse una cosa che mi fece riflettere (una delle poche cose che ricordo di quel periodo ).

Era una di quelle professoresse che amano la propria materia, che la insegnano con passione, e io, che ero decisamente più affascinato dalle ragazze che dallo studio, ero curioso di capire perchè le piacesse così tanto la letterauta...

Così mi spiegò che, più o meno alla mia stessa età, leggendo , si accorse che , nonostante i secoli di differenza, poteva ritrovare, sia in autori antichi che in quelli moderni gli stessi turbamenti , le stese pene d'amore, d'amicizia, gli stessi dubbi , le stesse incertezze... Così si rese conto che, benchè tutti diversi e tutti inevitabilmente legati al proprio periodo culturale, siamo tutti essere umani e, nel profondo, siamo tutti simili.
Mi disse che si sentì improvvisamente meno sola e che fu per questo che si appassionò alla letteratura.

Spero che, in qualche modo, questo abbia attinenza con la tua domanda ...