Thompson, J. Lee - La legge di Murphy

A Los Angeles, al poliziotto Jack Murphy, poco amato dai colleghi per i suoi metodi troppo spicci e pericolosi, abbandonato dalla moglie che vuole il divorzio per sposarsi con il suo convivente (gestore del locale dove lei fa lo spogliarello) qualcuno gli sottrae auto e pistola; qualcun altro gli uccide la moglie e rivale; lui stesso ha la sfortuna di uccidere all'aeroporto un gangster in fuga. Per la morte della consorte è l'indiziato numero uno e pertanto si trova al Commissariato ammanettato ad Arabella una ragazza ladruncola e frenetica. E' con lei, però, che riesce insperatamente a fuggire, rifuggiandosi presso un amico, un ex poliziotto negro minorato, perché a suo tempo ferito alla schiena da un criminale. Mentre questi che li ha ospitati viene ucciso da un killer misterioso, Murphy ed Arabella non solo sono ricercati dalla Polizia di Los Angeles, ma anche da un potente boss, fratello del gangster ucciso all'aeroporto. L'eliminazione dell'ex poliziotto negro mette Murphy sulla pista giusta: infatti, sulle sue tracce c'è una psicopatica assassina, a suo tempo mandata in galera da Murphy ed ora fuori in libertà vigilata, che ha giurato di eliminare tutti quelli che essa ritiene colpevoli della sua detenzione. Nello scontro finale, nel quale verranno poi ad inserirsi anche il boss e alcuni suoi accoliti sono tutti destinati a morire insieme alla criminale; soltanto Murphy ed Arabella (che ormai, si è affezionata a lui e lo ha aiutato fino ad essere sequestrata lei stessa), pur gravemente feriti, riusciranno a salvarsi.
 
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