Deaver, Jeffery - La finestra rotta

serra

New member
Sintesi:

Alice Sanderson viene trovata morta nel suo appartamento di Manhattan, la gola recisa, il quadro più prestigioso della sua collezione scomparso. Gli indizi sulla scena del delitto conducono inequivocabilmente ad Arthur Rhyme, un uomo sposato che la vittima frequentava da poco. Ma non tutto, forse, è come sembra: nella catena di omicidi che da qualche mese insanguina New York, le tracce raccolte dagli inquirenti hanno l'evidenza delle prove schiaccianti, un'evidenza quasi sospetta. E' Lincoln Rhyme, criminalista tetraplegico geniale e ribelle, a prendere in mano l'ultimo caso, per scagionare il cugino Arthur e ricomporre i frammenti di una sciarada impenetrabile e crudele come il delitto perfetto. Le sue ricerche lo portano ad indagare su alcune società che raccolgono vertiginose quantità di dati sull'esistenza della gente comune. Per scoprire a sue spese che proprio nelle prove che inchiodano senza apparente rimedio i presunti colpevoli si cela l'unico indizio sull'identità di un killer che conosce ogni dettaglio delle vite degli altri.


RECENSIONE:
Ottimo thriller che prende spunto dai grandi capolavori del passato, come 1984 di Orwell o Brave New World di Aldous Huxley, dove, attraverso l'immenso potere dell'informatica, i potenti riescono a tenere a pieno controllo la vita dei cittadini. In questo caso l'omicida, esperto informatico e maniaco del collezionismo, riesce ad impossessarsi di infiniti dati riguardanti le sue vittime e riesce a prevedere i loro movimenti. Per non essere sospettato dalla polizia, incastra persone innocenti disperdendo, nelle loro abitazioni e automobili, oggetti appartenenti alla vittima, in modo che la Polizia chiuda il caso e catturi il presunto colpevole senza effettuare ulteriori indagini. Deaver, all'interno del suo ultimo thriller, offre al lettore numerosi colpi di scena, un enorme mole di dati (presentati con elenchi) e personaggi ottimamente caratterizzati (come l'aiutante di Lincoln, Amelia). Anche dal punto di vista informatico, Deaver spiega in modo esaustivo numerose procedure e utilizza un lessico specifico ma, allo stesso tempo, accessibile anche dai più ignoranti in materia.
Ottimo thriller!

voto 4/5
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Lo sto leggendo in questo momento, sono quasi a metà... Intrigante come sempre... Deaver non mi delude mai!!! :YY
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
L'ho finito or ora!!!! :YY:YY:YY:YY:YY:YY

bello bello bello veramente bello! Ricchissimo di colpi di scena, soprattutto da metà in poi, oggi mi ha proprio tenuta incollata, quasi mi imboscavo in ufficio per leggere il finale... :mrgreen:
Anche se io non ho trovato molto facile la parte in cui spiega determinate procedure sull'uso dei pc, certe terminologie mi sono proprio ostiche... :W
Premetto che non ho letto 1984, e a sto punto la mia curiosità acquista punti, visti i riferimenti...
E mi piace che Deaver abbia dato spazio al personaggio di Ron Pulansky.
 

nathan

lunga vita agli ultras
allora....
a me sostanzialmente è piaciuto...ma....
un pò meno di quello che mi aspettavo.....
trovo un pò tortuoso e lungo lo spiegare i meccanismi del sistema del computer di cui si parla....
ingegnoso come il killer imbriglia la squadra.......
ma mi aspettavo qualcosina in più...
 

serra

New member
E' chiaro che non è il miglior thriller degli ultimi anni, ma, a mio avviso, non è uno di quei libri tanto pubblicizzati quanto vuoti di contenuto ed interesse. resta comunque un discreto thriller.
 

nathan

lunga vita agli ultras
concordo...
ma essendo uno dei miei autori preferiti mi aspetto sempre grandi cose...
 
finito di leggerlo anche io e come al solito il mio Deaver non mi ha deluso. Ci sono abituata ormai ai suoi colpi di scena, infatti se prima cercavo di scoprire dove volesse arrivare, ora lo leggo sempre con arrendevolezza, tanto so che non potrei mai riuscire a scoprire il finale. Il suo modo fluido di raccontare le vicende e di capovolgere le situazioni mi ha sempre intrigato e ora non mi rimane altro che aspettare un suo nuovo capolavoro!!
 

Sant'uomo

Mac Member
Finito ieri sera....e devo dire che come sempre il caro Jeffery non delude!!! sicuramente non è il suo miglior libro, ma per un lettore nuovo sarebbe comunque un capolavoro!!! BELLO!:wink:
 

kikko

free member
Con questo romanzo Deaver è tornato ai suoi migliori livelli, mai banale e mai scontato, a me è piaciuto molto TUNZZZ
 

darida

Well-known member
Ottimo romanzo :D una narrazione che pur viaggiando ai limiti con la cavillosita', la schiva sempre. Storia avvincente, curiosa, inquietante e infine, forse un po' paranoica, ma attuale :wink:
 
Ultima modifica:

_david

New member
Boh secondo me Deaver è un pò in fase calante. Sarà che ormai lo schema narrativo è noto, ma reputo i primi romanzi (Il collezionista di ossa, La sedia vuota, Lo scheletro che balla) migliori rispetto agli ultimi capitoli.

Comunque i libri di Deaver rimangono sempre dei thriller godibilissimi sia ben chiaro.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Bello, bello, bello,come tutti i libri di Deaver che ho letto fino adesso...
Nonostante la mole notevole di questo libro, le pagine scorrono sotto gli occhi, arrivi a metà e neanche te ne accorgi!
Quello che inquieta è queste società che raccolgono dati esistono realmente, bè, forse non sono proprio come la SSD, ma comunque...:OO

Non so voi, ma io sono una fan di Thom, mi piaciono tantissimo i suoi scambi di battute con Rhyme...:D
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ottava indagine per Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, stavolta alle prese con un killer apparentemente onnisciente, un “uomo che sa tutto”, un accumulatore. Il killer accumula di tutto, oggetti, trofei, ma soprattutto informazioni, dati di cui si serve per scegliere le sue vittime. A differenza dell’Orologiaio (chi ha letto il precedente volume della saga, “La luna fredda” sa chi è), questo killer non è altrettanto freddo ed imperturbabile: è preda di passione, ira, furia nonché di una sconfinata possessività verso le sue collezioni, i suoi “tesori” racchiusi nel suo “armadio. Saranno proprio questi sentimenti a fargli commettere degli errori. In questo thriller adrenalinico ed avvincente, Deaver ci porta a confrontarci con il mondo del data meaning, l’accumulo e la conservazione di dati su chiunque e su qualunque cosa, argomento attualissimo e spinoso anche e soprattutto oggi, a dieci anni dall’uscita del libro. Oltre alla trama ed all’argomento affascinante, questo thriller è interessante – come direbbe Mel Cooper – anche perché ci svela qualcosa in più sul passato di Rhyme prima dell’incidente: una delle vittime indirette del killer è, infatti, un cugino del criminalista. Incalzante, intricato, dettagliatissimo come tutti i thriller di Deaver, “La finestra rotta” è un’ottima lettura e si colloca abbastanza in alto nella lista delle mie personali preferenze fra i volumi del ciclo di Lincoln Rhyme. Perciò… ovviamente consigliato, come tutta la serie.
 
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