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Profilo Psicoanalitico del serial Killer,
Antonio Marco Campus, Bonanno Editore
L'opera verte sulla fenomenologia della condotta omicidiaria seriale con la sua effige nel volto del serial killer. Luigi Chiatti,il cannibale di Milwaukee, il comunista che mangiava i bambini, Jack lo squartatore, sono solo alcuni dei SK trattati nel libro che ripercorre, attraverso le loro vicende e le loro affermazioni, l'excursus psicopatologico per risalire al substrato psichico dal quale origina la personalità omicidiaria.
L’obiettivo del volume è ben dichiarato dal titolo stesso: “Profilo psicoanalitico del serial killer”, in cui l’esposizione e la didattica sono coerenti con il fine espresso. L’Autore non eccede nella formalizzazione schematica e rigida, non incappa nelle insidie di un processo lineare di causa- effetto nell’individualizzazione degli elementi diagnostici alla base dell’omicidio seriale, ma analizza le determinanti eziopatogenetiche ed intrapsichiche della personalità del serial killer senza inabissarsi nel coacervo delle definizioni generiche prive di alcun riscontro formale ed operativo.
Ogni concetto, e la sua eventuale sintesi formale, è seguito da un quid di casi pratici e chiarificatori attinti dalla cronaca.
Il libro è rivolto agli studenti universitari di psicologia, di giurisprudenza, scienze politiche, psichiatria, professionisti, e a chiunque sia interessato ad approfondire o a conoscere una delle più controverse e più antiche manifestazioni criminologiche.
Dalla trattazione della genesi del serial killer, in una prospettiva multidimensionale che prende in esame la struttura di personalità e i suoi disturbi, le parafilie sessuali, le inquietanti condotte devianti e il ruolo del contesto – famiglia, l’Autore entra nel vivo dell’argomento sviscerando le innumerevoli classificazioni dell’omicida seriale.
Tutto ciò funge da anticamera alla trattazione della distinzione tra offender organizzato e disorganizzato che permette al lettore di affrontare in modo accurato il criminal profiling di quattro serial killer.
Il volume si conclude con un interessante occhiata al problema della prevenzione, del trattamento e della diagnosi dell’autore di reato che apre nuovi itinerari mentali di pensiero e di riflessione.
Sentieri che percorrono divergenti correnti dottrinali e che in virtù di un prospetto multizonale offrono una panoramica degli scenari, delle premesse, degli strumenti e delle possibili conseguenze, individuali e sociali, della prevenzione, del trattamento mirato e focalizzato e di una diagnosi precoce e funzionale.
Di particolare interesse potrebbero essere le tre tesi centrali accluse nell’opera: l’ipotesi della triplice disorganizzazione/organizzazione inconscia, la depressione come substrato all’omicidio seriale e la presunta capacità d’amare del serial killer.
L’obbiettivo del presente libro si concreta nel tentativo di presentare ed analizzare una fenomenologia criminologica in una veste nuova, più critica ed intenta a riflettere sul ruolo che psicologi, criminologi, psichiatri e professionisti possono avere in un prossimo futuro nel trattamento, nella diagnosi, nella prevenzione e nella comprensione di siffatta condotta delittuosa. (tratto in parte dalla prefazione del libro)
Anotnio Marco Campus, criminologo, dottore in psicologia clinica e direttore del sito www.psicocriminologia.com, ha realizato un libro impegnativo ma non di difficile lettura anche per un pubblico non esperto in tale settore. Le storie di vita dei serial killer fungono da anticamera alle teorie e all'asserzioni di notevole spessore e interesse. Un libro che vale la pena di leggere.
Antonio Marco Campus, Profilo psicoanalitico del Serial Killer, Bonanno editore, 2008, euro 19
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