Fenoglio, Beppe - Una questione privata

ilselacontessa

New member
Affascinata dalla lezione sul Neorealismo del mio professore di Letteratura Contemporanea, mi sono fiondata in libreria a comprare Il partigiano Jhonny di Fenoglio! Ma... :OO A pagina 100 mi sono tristemente fermata, incapace di proseguire.
Così, per rimediare, ho comprato, letto immediatamente e amato Una questione privata, che del "Partigiano" ha tanto e aggiunge lo sfondo di una storia d'amore.


"Non c'è nulla da chiarire, da approfondire, da salvare. Non ci sono dubbi. Le parole della donna, una per una, e il loro senso, il loro unico senso... [...] Tu non devi saper niente, solo che io ti amo. Io invece debbo sapere, solo se io ho la tua anima. Ti sto pensando, anche ora, anche in queste condizioni sto pensando a te. Lo sai che se cesso di pensarti, tu muori, istantaneamente? Ma non temere, io non cesserò mai di pensarti."
:YY
 
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Fabio

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Membro dello Staff
Manca il commento personale sul libro!
 
ti ringrazio per aver aperto questo topic. Ho chiesto in passato notizie riguardo questo libro che vorrei comprare. Stimo fenoglio e spero di rimediare presto alla mia mancanza.
 

Elena.90

Curly member
Anche a me Fenoglio piace tantissimo!

Una questione privata è un piccolo capolavoro, sebbene il finale sia un po' confuso: speravo tanto che lui riuscisse a scoprire tutta la verità su Fulvia...

Il Partigiano Johnny è uno dei miei libri preferiti! All'inizio quello stile strano, pieno di vocaboli e addirittura intere costruzioni sintattiche inglesi mi aveva lasciata un po' perplessa, ma una volta che mi ci sono abituata il romanzo ha assunto una dimensione magica e terribile allo stesso tempo. Ho scoperto poi, leggendo l'appendice, che Fenoglio aveva l'abitudine di scrivere proprio in inglese per poi tradurre in italiano "alla bell'e meglio". Svelato l'arcano!

Ti consiglio vivamente di riprovare a leggerlo, ne vale la pena!
 

ilselacontessa

New member
@ Elena.90: Sì, Fenoglio è particolare per questo suo modo di scrivere e i finali sono sempre così, sospesi! Infatti la conclusione del Partigiano non lascia certo intuire con certezza la sua fine! Dice: "e a un metro da quel murò crollò" (cito a memoria, potrei sbagliarmi su qualche parola)! Bè??? Cosa vuol dire? E' morto? Oppure è solo caduto e prima o poi riuscirà a rimettersi in piedi??? :?
P.S. Il finale lo conosco anche se non ho letto il libro per intero! :p

@ Darkay: Sì, fai bene! Procurati il libro. Mentre io cerco di riprovare a rileggere Jhonny! :mrgreen:
 

Whatty

progressive member
Cavoli, Il Partigiano Johnny mi ha appassionato moltissimo quando l'ho letto, ed è da un po che penso di iniziare una questione privata perché ne ho sentito parlar bene....
dai che finito il barone rampante inizio questo!:mrgreen:
 
non mi lapidate ma io non sono riuscita a finirlo,allora ho fatto il contrario di ILSELACONTESSA e ho iniziato il partigiano johnny,ma mi sono ancorata anche con quello!!spero di riprenderli entrambi prima o poi..
 

ilselacontessa

New member
non mi lapidate ma io non sono riuscita a finirlo,allora ho fatto il contrario di ILSELACONTESSA e ho iniziato il partigiano johnny,ma mi sono ancorata anche con quello!!spero di riprenderli entrambi prima o poi..

Ah ah! Addirittura ti è andata male anche con Una questione privata??? :OO Bè, fai passare un pò di tempo e poi riparti all'attacco!!! :mrgreen:
 

pigreco

Mathematician Member
E' la prima opera che leggo di Fenoglio, e non posso che parlarne bene. L'ambientazione delle Langhe è sempre sublime, soprattutto se come il sottoscritto si conoscono quei posti stupendi (dopo la mia Toscana il paesaggio più bello d'Italia). Trovo che il finale "confuso" sia molto più bello di un eventuale finale in cui Milton riesce a scoprire la verità su Fulvia e Giorgio. Secondo una parte della critica Fenoglio avrebbe voluto ritoccare le ultime pagine di questo testo ma non ne avrebbe avuto il tempo, secondo altri esperti la sua volontà era di terminare il romanzo esattamente nella versione in cui lo possiamo leggere noi oggi. Continuando a sostenere che le pagine più belle della resistenza sono quelle di Pavese, credo senza dubbi che sia un libro da leggere.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Doveva assolutamente sapere, doveva assolutamente, domani, rompere quel salvadanaio ed estrarne la moneta per l'acquisto del libro della verità.

Tutta la storia verte attorno alla ricerca della verità su Fulvia, la ragazza che Milton, il partigiano protagonista, amava prima della guerra e ancora ama. Vuole sapere se ciò che le ha detto la custode della casa della ragazza è vero, cioè che lei amava un altro, Giorgio, amico di entrambi, che nel frattempo è stato catturato dai fascisti. Giorgio è l'unico che potrebbe svelare come stanno le cose, così Milton inizia a cercarlo, o meglio cerca un fascista per poter fare uno scambio di prigionieri.
Questa sua "questione privata" nasce sullo sfondo della Resistenza, tra brigate partigiane -stella rossa e badogliane- e civili che sposano la causa dei ribelli e cercano di aiutare il protagonista a portare a termine il suo compito.
Il finale lascia il lettore incuriosito perchè non svela il dubbio di Milton; infatti, come ha già anticipato pigreco, si è anche parlato di una stesura incompleta, visto che il romanzo è stato pubblicato postumo.
Ma potrebbe pure essere che Fenoglio abbia voluto dar maggior risalto alle vicende della Resistenza, mettendo come sfondo la storia d'amore del protagonista :??.
Qualunque sia stato l'intento dell'autore, ho apprezzato la rievocazione delle vicende dei partigiani e lo stile narrativo scorrevole e avvincente.
 
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mame

The Fool on the Hill
Di questo libro mi hanno colpito diversi aspetti per motivi diversi. Di fondo, c'è la "questione privata", questa corsa verso la verità, che altro non è se non l'essere stato tradito dalla donna che ama oppure no. E come sempre accade nelle faccende d'amore, questa ricerca si trasforma in una follia. Milton perde la razionalità, il controllo di sé, la prudenza in tempo di guerra civile. Ma accanto a questo, c'è la guerra stessa, con il suo scambio di prigionieri, che sembra quasi un atto di reciproca pietà delle due parti in lotta. C'è il mondo dei partigiani che lottano contro un regime ma sono loro stessi intolleranti nei confronti di chi la pensa diversamente, fino all'uccisione, o fino all'umiliazione, come quella della maestra rasata perché li scherniva: il maschilismo partigiano che dice: "Le donne ragionano con l'utero". Le logica morale della guerra che fa morire un ragazzino di quattordici anni solo per rappresaglia, per idiota vendetta da perpetrare nonostante i rimorsi.
Ho avuto grossi problemi a distinguere tra presente e racconto del passato perché l'autore non usa mai i tempi verbali corretti e crea confusione.
Non è esattamente un libro "imperdibile", ma non è brutto, perciò a leggerlo non è tempo sprecato.
 
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Spilla

Well-known member
L'ho letto il mese scorso e mi è piaciuto molto, più rapido e scorrevole del Partigiano offre una lettura ampia della Resistenza, ne racconta anche i lati meno "eroici", non dimentica l'aspetto disumano che è proprio di qualunque guerra, insomma, offre un quadro piuttosto imparziale di quel periodo orrendo.
La vicenda di Milton è delicata e umana, ma non ho capito se Fenoglio l'abbia voluta usare per spiegare che i partigiani erano prima di tutto esseri umani o cos'altro. :boh:

Da leggere, sicuramente.
Ma, per favore, non prima dei quindici anni :paura:
 
V

Valentina992

Guest
"Una questione privata" (B. Fenoglio): l'avevo tenuto d'occhio per un bel po' ma mi ha delusa. Nulla da ridire sullo stile molto scorrevole ma mi aspettavo qualcosa di meglio dall'intreccio e in particolar modo dal finale. Nel complesso noiosetto.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Un quadro tanto breve quanto efficace della durezza di quel periodo storico: Fenoglio non fa sconti a nessuno e, senza divagare, attraverso il nudo racconto dei fatti, con uno stile diretto e letterario insieme, ci mostra l'aspetto più crudo della Resistenza e delle persone coinvolte, il cinismo al quale probabilmente si era costretti a ricorrere senza aver mai avuto, prima di quel momento, la minima idea di possederlo. Cinismo che, nel caso di Milton, viene meno per amore: riuscirà a trovare Giorgio e a sapere la verità su ciò che gli lacera il cuore? E' impressionante pensare che il motivo per cui Milton vuole trovare Giorgio è questo e non il sollievo di saperlo vivo ma, allo stesso tempo, si soffre con lui e non si vede l'ora di conoscere la verità.
Mi piace credere all'ipotesi che non si tratti di una storia inconclusa ma che, se così non è per Milton, almeno per l'autore e, di conseguenza, per il lettore il finale, che non chiarisce la verità, sia dovuto all'esigenza di riportare alla luce l'aspetto sociale e storico del contesto e di porre in evidenza l'inutilità della ricerca di fronte a eventi tanto grandi.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Tutto ciò che accade, nell'arco di quattro giorni, a Milton, giovane studente universitario, partigiano badogliano, deriva da una "questione privata". Una questione privata lo induce a chiedere un giorno di permesso al capo della sua brigata e lo conduce per le langhe alla forsennata ricerca di Giorgio, un suo amico, quasi un alter ego, un ex compagno che ora sta in un'altra brigata. Ricerca che diventa sempre più disperata quando Milton scopre che proprio quella mattina Giorgio è stato catturato dai fascisti. Questo lo conduce ad un'altra ricerca, se possibile ancor più folle e suicida… ed è sempre una questione privata a fargli rischiare – e quasi perdere – la ragione e la vita. Ma qual è la questione privata di tanta importanza da indurre un uomo assennato, responsabile, temerario, quasi cinico a perdere completamente la bussola e gettarsi in un'impresa folle e disperata? È, neanche a dirlo, una questione d'amore.
Non so davvero spiegare cosa mi abbia fatto amare così tanto questo libro: è stato il mio primo approccio con Fenoglio e devo dire che mi ha catturata da subito. Sarà stata la fluidità nel racconto, la profonda empatia che l'autore mi ha indotto a provare verso Milton, il trovare in queste pagine emozioni vivide, quasi che la barriera della scrittura non esistesse e queste fossero lì, tangibili e concrete… Ho letto Una questione privata con urgenza, con l'impeto della curiosità, completamente assorbita dalla storia. Poi, però, sono arrivata (troppo presto) al finale… e sono rimasta spiazzata. Ecco, se devo trovare una pecca a questo bellissimo scritto, è proprio il finale: c'è chi dice che Fenoglio volesse concludere la storia così, c'è chi afferma che avrebbe voluto rimettere mano alle ultime pagine… fatto sta che avrei preferito una conclusione più chiara, esplicativa, chiarificatrice, definitiva.
In ogni caso non posso che consigliare questa lettura appassionante… davvero un bel libro.
 
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