Morrell, David - Paragon Hotel

fenicemidian

Phoenix Member
"La storia racconta di Frank Balenger, un giornalista newyorchese deciso a scrivere un articolo su questi esploratori urbani, si unisce ad un gruppo eterogeneo di altre quattro persone - un professore e tre suoi studenti - che hanno organizzato una spedizione notturna nel misterioso Paragon Hotel, una maestosa struttura ormai fatiscente, di forma piramidale, da anni abbandonata e pronta per essere distrutta, ad Asbury Park, cittadina fantasma sulla costa del New Jersey.
Apparentemente tutto sembra filare liscio, ma ben presto la sensazione che prevale è quella di non essere soli e la compagnia che si impone loro non è delle più amichevoli.
A questo punto, però, il ritrovamento di una donna tenuta prigioniera e di una serie di resti umani, fa comprendere loro che il nemico comune contro cui combattere per avere salva la vita è un altro e che l'avventura di una notte si è ormai trasformata in un incubo senza fine.
E mentre i colpi di scena si susseguono a un ritmo sempre più serrato, il lettore scopre che i protagonisti hanno moventi e identità segrete e che fra i muri cadenti del Paragon Hotel si nasconde qualcuno che è capace di rendere la luce dell'alba un desiderio irraggiungibile."

Piccola spiegazione... il libro in originale si intitola "Creepers" che deriva dal verbo inglese “to creep” che significa, fra l'altro, strisciare, camminare, muoversi, arrampicarsi, salire o scendere in modo furtivo, infiltrasi, insinuarsi.
Nello slang, il nome che ne deriva, creeper, descrive una categoria ben precisa di persone: si tratta di esploratori attratti dal fascino di edifici abbandonati, o in via di demolizione, e di tunnel o sotterranei. Una specie di “esploratori urbani” per lo più clandestini, insomma, di cui si ha qualche notizia grazie alle informazioni che circolano in Rete; sono persone dedite ad attività illegali – perché è illegalmente che si introducono in luoghi normalmente chiusi al pubblico – spesso poco sicure e, a volte, così pericolose da risultare mortali.

io l'ho trovato affascinante, è senza dubbio claustrofobico e per molti versi lo farei rientrare nella categoria horror... anche se ha delle peculiarità che non gli permettono di essere puramente horror.
Ha un ritmo incalzante ed è veramente MOLTO serrato.
 
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