D'Annunzio, Gabriele - Il piacere

ilselacontessa

New member
Obbligata a leggerlo per un esame, l'ho apprezzato pagina dopo pagine e ho finito per non dormire la notte, pur di arrivare almeno alla fine del capitolo! Una volta entrati nel codice di scrittura di D'Annunzio, sovrabbondante di rimandi culturali che evidenziano le competenze dell'autore in ogni campo della vita, la lettura è scorrevole. I personaggi affascinanti mostrano un mondo lontano dalle possibilità della maggior parte dei lettori moderni, ma alla fine siamo facilmente in grado di capire che è tutta una facciata che pian piano di sgretola e rivela il fallimento del protagonista-edonista-superuomo.

La citazione che riporto non chiarisce il contenuto del romanzo, ma esprime la mia idea sui rapporti umani:
Uno de' più alti piaceri, nella conversazione non volgare, appunto è sentire che uno stesso grado di calore anima tutte le intelligenze presenti. Allora soltanto, le parole [...] dànno a chi le profferisce e a chi le ode il supremo diletto.
:mrgreen:
 
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Elena.90

Curly member
Sono stata obbligata anche io a leggerlo per la scuola, ma purtroppo lo DETESTO!
L'alter ego di D'Annunzio, Andrea Sperelli è un uomo INUTILE e VANITOSO, di quelli che bravi come lui non se ne trovano: di bell'aspetto, cavaliere eccellente, ottimo schermidore, pittore e poeta di cui tutti lodano il gusto perfetto, che per lui non sono altro che un raffinato passatempo per riempire la sua esistenza, altrimenti vuota e vana. Le lunghe descrizioni della sua casa, degli oggetti di cui si circonda, delle donne, mi danno l'impressione di un individuo narcisista ed egocentrico. Ne avrei tante da dire, mi trattengo.

Però devo ammettere che per chi ama una prosa ricca e impreziosita da latinismi e termini piuttosto desueti e soprattutto le atmosfere sensuali e un po' misteriose, "Il Piacere" possa essere molto affascinante. Non dimentichiamo che D'Annunzio è l'autore de "La pioggia nel pineto" che secondo me è davvero un capolavoro!
 

ilselacontessa

New member
Sono stata obbligata anche io a leggerlo per la scuola, ma purtroppo lo DETESTO!
L'alter ego di D'Annunzio, Andrea Sperelli è un uomo INUTILE e VANITOSO, di quelli che bravi come lui non se ne trovano: di bell'aspetto, cavaliere eccellente, ottimo schermidore, pittore e poeta di cui tutti lodano il gusto perfetto, che per lui non sono altro che un raffinato passatempo per riempire la sua esistenza, altrimenti vuota e vana. Le lunghe descrizioni della sua casa, degli oggetti di cui si circonda, delle donne, mi danno l'impressione di un individuo narcisista ed egocentrico. Ne avrei tante da dire, mi trattengo.

Però devo ammettere che per chi ama una prosa ricca e impreziosita da latinismi e termini piuttosto desueti e soprattutto le atmosfere sensuali e un po' misteriose, "Il Piacere" possa essere molto affascinante. Non dimentichiamo che D'Annunzio è l'autore de "La pioggia nel pineto" che secondo me è davvero un capolavoro!


Si! Sono d'accordo. La pensavo esattamente come te, ma pian piano sono riuscita ad abituarmi a quella prosa fin troppo barocca e mi sono godute quelle atmosfere! Andrea Sperelli rispecchia in pieno la società romana del tempo che D'Annunzio frequentava e i lettori si sono riconosciuti in lui: ecco il perchè del successo immediato! D'Annunzio è stato il primo scrittore-manager, nel senso che è riuscito subito a monetizzare il suo successo, catturando il pubblicoe riuscendo, così, a vivere della sua scrittura!
L'ho rivalutato parecchio, prima non lo sopportavo proprio!:mrgreen:
 

Palmaria

Summer Member
L'ho letto per la scuola oltre dieci anni fa, e devo ammettere che questo libro non mi aveva particolarmente catturata, anzi, ne trovavo la prosa eccessivamente carica.

Ma forse rileggendolo oggi cambierei idea....:roll:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
E' scritto molto bene ed è una riflessione su quello che l'autore pensa debba essere la vita di un uomo dedicata all'arte e all'edonismo, preso come romanzo del suo periodo direi che è notevole anche se i contenuti non sono condivisibili
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
pochi libri superano le maglie della storia, se Il piacere lo leggiamo ancora adesso vuol dire che è rappresentativo di un periodo storico e culturale di cui vale la pena occuparsene. D'Annunzio non è Oscar Wilde ma un po' c'azzecca
 

evelin

Charmed Member
Oh mamma Il piacere l'ho portato alla maturita', l'ho letto in pochissimo tempo saltanto qualche pezzo qua e la, risultato che non ci ho capito niente e alla fine non mi e' piaciuto e forse non l'ho neanche capito!
 

ilselacontessa

New member
ma secondo voi D'Annunzio condanna completamente Sperelli?

No, D'Annunzio non può condannarlo, perchè in Sperelli c'è troppo di lui! D'Annunzio, tramite Sperelli, descrive la società romana del tempo in tutte le sue sfaccettature, dalla magnificenza che intende ostentare, alla vuotezza e alla decadenza morale della gente che la abita. E in questa società D'Annunzio vuole vivere e ci riesce, a tutti i costi.
 

mirtoshkyvic

New member
Gran bel libro!
La scrittura è semplicemente fantastica, ciò nonostante la complessità dei periodi e l'arduità nel comprendere i termini poco usati. Infatti il significato arriva sempre nella maniera più diretta possibile....
 

Elena.90

Curly member
No, D'Annunzio non può condannarlo, perchè in Sperelli c'è troppo di lui! D'Annunzio, tramite Sperelli, descrive la società romana del tempo in tutte le sue sfaccettature, dalla magnificenza che intende ostentare, alla vuotezza e alla decadenza morale della gente che la abita. E in questa società D'Annunzio vuole vivere e ci riesce, a tutti i costi.

Secondo me Sperelli è l'alter ego di D'Annunzio fino a un certo punto, ovvero fin quando le cose non iniziano ad andar male, dove D'Annunzio cerca di "psicanalizzare" il suo personaggio. Nell'ultima parte del libro mi sembra di leggere tra le righe un bel "povero scemo, ti sei fregato da solo!", non una condanna morale...
 

ilselacontessa

New member
Secondo me Sperelli è l'alter ego di D'Annunzio fino a un certo punto, ovvero fin quando le cose non iniziano ad andar male, dove D'Annunzio cerca di "psicanalizzare" il suo personaggio. Nell'ultima parte del libro mi sembra di leggere tra le righe un bel "povero scemo, ti sei fregato da solo!", non una condanna morale...

Sì, hai ragione. Ma la condanna morale che intendo io è più generale e colpisce sia Sperelli che l'intera società romana del tempo. Quel "povero scemo..." ci fa capire che a un certo punto l'autore prende le distanze da quel mondo proprio per metterne in rilievo la decadenza che lo caratterizza.
 

PioggiaDiLuna

small flower
Anche io l'ho letto per motivi di studio, quindi diciamo che sono stata "costretta",
ma alla fine mi sono resa conto che mi era davvero piaciuto.
 

consuelo77

New member
Quanto mi piace questo romanzo, un pò meno la personalità dell'autore. Ogni volta che mi sento triste lo rileggo e sono ormai alla terza volta. E' vero la scrittura è un pò troppo "piena" ma in certi tratti questa pienezza di particolari disegna esattamente la scena. La più bella di tutte: Andrea che attende il ritorno di Elena. La descrizione minuziosa della camera, quella ancor più minuziosa del suo stato d'animo che si confonde con i suoi ricordi. Una scena piena di una sensualità così tanto ostentata ma al contempo nascosta. Per me questo romanzo è fatto di tante piccoli quadri quasi scollegati fra loro ma nella loro unicità tutti bellissimi. Mi sono innamorata di questo romanzo fin dalla prima lettura e ogni volta che lo rileggo aggiungo qualche particolare alla scena disegnata nella mia testa. Bello, bello, bello.
 
Lo sto iniziando a leggere sotto consiglio di amici...poi vi saprò dire :D

L'ho messo in pausa perchè ho ricevuto in regalato l'ultimo di una saga che amo...comunque, da quello che ho letto non mi è sembrato un libro che preferisco ma alcuni passaggi sono abbastanza carini e poi d'annunzio riesce a mescolare il naturalismo con il decadentismo...bhè per ora è così, poi vedremo..
 

alelavampira

New member
secondo me è un bell'esempio di letteratura, ma per essere considerata una letteratura di piacere è un po' pesantuccia ai giorni nostri...Io l'avevo letto a scuola...
 
L'ho messo in pausa perchè ho ricevuto in regalato l'ultimo di una saga che amo...comunque, da quello che ho letto non mi è sembrato un libro che preferisco ma alcuni passaggi sono abbastanza carini e poi d'annunzio riesce a mescolare il naturalismo con il decadentismo...bhè per ora è così, poi vedremo..

Bhò non so :boh: sarà che non è il libro per me adatto in questo momento ma da quando l'ho ripreso sto facendo una fatica pazzesca ad andare avanti e soprattutto a farmelo piacere!
 

esps.rosa

New member
Bhò non so :boh: sarà che non è il libro per me adatto in questo momento ma da quando l'ho ripreso sto facendo una fatica pazzesca ad andare avanti e soprattutto a farmelo piacere!

Sono daccordo io ho provato un paio di volte a leggerlo e non sono mai riuscita ad andare avanti!! Lo trovo pesante, pomposo! Soprattutto vederlo sul comodino non mi faceva venire voglia di prenderlo ed andare avanti, quindi ho sempre abbandonato il tentativo di portarlo a termine!
 
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