Concordo con Saretta, mi è piaciuto di più di Piccole donne. I motivi possono essere vari: è più commovente (la parte su Beth è di una delicatezza straordinaria, avevo la pelle d'oca) e poi sicuramente il fatto che è più facile all'immedesimazione per il lettore "romantico" (sia Meg, che Amy che Jo si innamorano e si sposano, e l'iter amoroso è seguito con mano leggera da parte della Alcott, bravissima come sempre nella sua prosa fluida e fruibilissima, senza fronzoli ma dritta al punto).
Non leggerò gli altri due della serie, per me le sorelle March finiscono - splendidamente - qui. Il troppo stroppia e credo che la Luoisa abbia scritto i seguiti sull'onda del successo. Cosa che non va quasi mai a braccetto con la bontà del prodotto finale.