Roversi, Paolo - La mano sinistra del diavolo

Trama:


A Capo di Ponte Emilia non accade mai nulla. Fino al giorno in cui il piccolo paese della Bassa Padana viene sconvolto dal ritrovamento di una mano mozzata nella cassetta delle lettere di un anziano pensionato. A Milano accadono molte cose, ma né la scomparsa del proprietario di un ristorante giapponese né il ritrovamento in un parco del cadavere di una ragazza riescono a sconvolgere il ritmo della città. Morti e misteri che piombano nella vita di Enrico Radeschi, intraprendente cronista di nera, che si trova, un po' per caso e un po' per mestiere, a condurre una doppia indagine tra le notti della metropoli lombarda e le sonnolente giornate della provincia. Cammina Radeschi, inseguendo storie che nascondono segreti del passato e violenze di oggi. Cammina Radeschi, perché dietro ad ogni notizia ci sono un mistero che chiede di essere svelato e una mano che tira le fila di tutto.


COMMENTO PERSONALE!!!!:mrgreen:

Un noir molto avvincente, interessante e anche molto simpatico. Roversi è uno scrittore che mi piace parecchio, perchè ha un modo diretto di scrivere senza troppi fronzoli. Non è però eccezionalissimo questo libro, in ogni caso sicuramente da leggere! :D
 
L'ho letto in un giorno. Non perchè sia particolarmente scorrevole o intrigante ma oggi non avevo nulla da fare :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
In realtà l'intreccio mi è piaciuto, sia come storia che come attenzione nei particolari e nella costruzione di essi. Il resto non lo so. Non ho trovato lo stile particolarmente brillante, scorrevole sì ma a volte anche scontato. Certe battute mi sono sembrate una forzatura e certe citazioni idem.
Carino, voto 3.
 
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