Andreoli, Vittorino - Dialoghi nel cimitero di Durness

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"Il cimitero è la parte più bella di Durness, e a Durness termina il mondo." Affacciato sul mare, sotto il cielo basso e tempestoso di Scozia, questo angolo remoto abitato solo da lapidi scrostate e dall'incendio dell'erica rossa sembra un luogo assurdo per iniziare una storia d'amore. Invece è proprio qui che Alastair incontra Mary. Lui ha diciassette anni, fa il pastore, come suo padre e suo nonno prima di lui, e ora vive in un cimitero. Lei, quattordici anni, scappata di casa per vedere il mondo, si ferma attratta da quel cimitero: un'atmosfera di morte che si riempie di un pastore. Comincia infatti per i due ragazzi la lenta, fiabesca scoperta della vita nel luogo della morte, dell'amore nel luogo dell'abbandono. Il nuovo mondo parte da una società sepolta: Alain MacLay, John Campbell con la moglie Huchinas Morrison, Elisabeth che diventa la migliore amica di Mary... Sono morti, o sono più vivi degli abitanti del vicino villaggio? Protetti dai muretti di pietra e dalla solitudine di un luogo fatto di mare e di montagna Alastair e Mary, che richiamano Adamo ed Eva, intraprendono un viaggio sentimentale all'interno di se stessi e della loro relazione, reinventando esperienze ed emozioni antiche - l'amore coniugale, una maternità con Barbara (una bambola), la generosità, la paura. Nella vicenda, onirica e umanissima, di Alastair e Mary, pervasa di delicato erotismo, Vittorino Andreoli ci conduce dentro l'adolescenza, alle sue scoperte, all'infinita capacità di creare, trasformare, trasfigurare. Con "Dialoghi nel cimitero di Durness" costruisce un romanzo che è insieme fantastico, gotico, allegorico ma anche pieno di tenerezza. E si conferma capace di parlare la stessa lingua, incerta eppure segnata di saggezza senza tempo, di un'età come quella dell'adolescenza in cui la vita è sogno, e in un attimo può diventare incubo o meravigliosa realtà.

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Per me è BELLISSSSSSSSSSIMOOOOOO ^_^
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