Calvino, Italo

Bag End

Tolkien Society Member
Da Wikipedia:
Italo Calvino (Santiago de Cuba, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985) è stato uno scrittore italiano. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, Italo Giovanni Calvino Mameli è stato uno dei protagonisti del panorama letterario e culturale italiano del dopoguerra. Il suo percorso letterario ha toccato molteplici campi e aree di interesse, meditati e raccontati in opere letterarie e saggistiche che danno la misura di una formazione appassionatamente scientifica e di una curiosità culturale che ha spaziato dal genere realistico al fantastico - attraverso capolavori come la trilogia de I nostri antenati, il Marcovaldo, Le Cosmicomiche, i Racconti - mantenendo sempre come filo conduttore la riflessione sulla storia e la società contemporanee.

Di suo ho letto il visconte dimezzato, che mi è piaciuto moltissimo, il barone rampante e attualmente sto leggendo le città invisibili.

Voi cosa ne pensate?
 

darida

Well-known member
Da giovinotta, sui vent'anni circa, per un'intera estate me li son bevuti leggendo almeno una meta' di quelli che hai citato, inutile dire che mi erano piaciuti, adesso sarebbe giunto il momento per una rilettura.Di solito allo scadere del ventennio dalla prima lettura, faccio una ripassata, ma sono flessibile :mrgreen: ciao bella e benvenuta :wink:
 

iuvas

New member
Calvino mi è stato largamente proposto a scuola, nonostante questo retaggio a me non dispiace, anche se lo trovo spesso un po' "freddo". Però "le città invisibili" e le "lezioni americane" sono davvero dei libri che consiglierei
 

sceve

New member
marcovaldo e il visconte dimezzato su tutti.
deludente il barone rampante, per quanto possa essere deludente un libro di un genio letterario.
le fiabe sono dei piccoli gioielli; le lezioni americane, illuminanti.
 

Dorian Gray

Un quadro...la mia anima
Io di calvino mi sono letto solo "il castello dei destini incrociati", letto due volte una fino al penultimo racconto, la seconda volta tutto. Adorato fino al penultimo racconto, poi quando ho capito cos'era il castello e di cosa trattava in verità il libro, mi è sceso tipo dalla mansarda alla cantina...
 

iuvas

New member
Io di calvino mi sono letto solo "il castello dei destini incrociati", letto due volte una fino al penultimo racconto, la seconda volta tutto. Adorato fino al penultimo racconto, poi quando ho capito cos'era il castello e di cosa trattava in verità il libro, mi è sceso tipo dalla mansarda alla cantina...

cavoli dorian, questo libro mi manca, adesso dopo quello che hai scritto, nonostante si capisca che non ti piace più, mi hai messo una curiosità...
wishlist immediata!!!
 

Dorian Gray

Un quadro...la mia anima
cavoli dorian, questo libro mi manca, adesso dopo quello che hai scritto, nonostante si capisca che non ti piace più, mi hai messo una curiosità...
wishlist immediata!!!

Da una parte è magnifico, xkè per scriverlo secondo me ci è voluta una fantasia e una capacità espressiva immensa, solo che alla fine mi è caduto un po' nel senso che è tutto tranne quello che ti immagini, ma secondo me in peggio. Cmq da leggere!
 

gcbmp

New member
Io ho letto solo Marcovaldo è l'ho trovato divertente...:D
Come avete già detto :OO , anche a me largamente proposto a scuola sia alle elementari che alle medie e certe volte era addirittura pesante come lettura: sfido voi a leggere un brano preso da un libro che non avete letto su cui bisogna fare l'analisi del testo, il disegnino, il riassunto e chi più ne ha più ne metta!
 

raffa17

Stephen King Fan Member
Ho letto "Le città invisibili", "Le cosmicomiche" e "Il castello dei destini incrociati". Tra questi ho apprezzato di più l'ultimo, in particolare la parte sul castello, quella sulla taverna era un po' troppo incasinata..
 

shvets olga

Member
L’avventura di due sposi per me questo racconto di Calvino sulla vita coniugale quotidiana e’ stupendo. Amore,tenerezza, senso di responsibilita’ dei coniugi sono descritte bellissimo.E se usare le parole di Calvino per i suoi personaggi Arturo e Elide famiglia e’ “nicchia di tepore”. Stile del racconto e’ molto poetico.
"...Poi si tirava su dal letto di strappo e giа infilava le braccia alla cieca nella vestaglia, coi capelli sugli occhi. Gli appariva cosм, in cucina, dove Arturo stava tirando fuori i recipienti vuoti dalla borsa che si portava con sй sul lavoro: il portavivande, il termos, e li posava sull'acquaio. Aveva giа acceso il fornello e aveva messo su il caffe .Appena lui la guardava, a Elide veniva da passarsi una mano sui capelli, da spalancare a forza gli occhi, come se ogni volta si vergognasse un po' di questa prima immagine che il marito aveva di lei entrando in casa, sempre cosм in disordine con la faccia mezza addormentata. Quando due hanno dormito insieme e' un'altra cosa, ci si ritrova al mattino riaffiorare entrambi dallo stesso sonno, si e' pari.
Alle volte invece era lui che entrava in camera a destarla, con la tazzina del caffe, un minuto prima che la sveglia suonasse; allora tutto era piu naturale, la smorfia per uscire dal sonno prendeva una specie di dolcezza pigra, le braccia che s'alzavano per stirarsi, nude, finivano per cingere il collo di lui. S'abbracciavano. Arturo aveva indosso il giaccone impermeabile; a sentirselo vicino lei capiva il tempo che faceva: se pioveva o faceva nebbia o c'era neve, a secondo di com'era umido e freddo. Ma gli diceva lo stesso: - Che tempo fa? - e lui attaccava il suo solito brontolamento mezzo ironico, passando in rassegna gli inconvenienti che gli erano occorsi, cominciando dalla fine: il percorso in bici, il tempo trovato uscendo di fabbrica, diverso da quello di quando c'era entrato la sera prima, e le grane sul lavoro, le voci che correvano nel reparto, e cosi via.
A quell'ora, la casa era sempre poco scaldata, ma Elide s'era tutta spogliata, un po' rabbrividendo, e si lavava, nello stanzino da bagno. Dietro veniva lui, piu con calma, si spogliava e si lavava anche lui, lentamente, si toglieva di dosso la polvere e l'unto dell'officina. Cosi stando tutti e due intorno allo stesso lavabo, mezzo nudi, un po' intirizziti, ogni tanto dandosi delle spinte, togliendosi di mano il sapone, il dentifricio, e continuando a dire le cose che avevano da dirsi, veniva il momento della confidenza, e alle volte, magari aiutandosi a vicenda a strofinarsi la schiena, s'insinuava una carezza, e si trovavano abbracciati.
 

Meri

Viôt di viodi
Calvino è tra i miei autori preferiti.Marcovaldo è illibro che mi è piaciuto di più insieme al barone rampante. Ma trovo stupendo anche Il sentiero dei nidi di ragno.TUNZZZ
 

frasquita

New member
di calvino ci sono poi le celeberrime 'lezioni americane' che non è un romanzo ma - appunto - cinque lezioni sull'arte dello scrivere
corre via veloce, una meraviglia, consigliatissimo :)
 
I

i0ri

Guest
Dal Barone Rampante ho capito la grande dote di Calvino di uscire dagli schemi e di far divenire avventura ciò che sulla carta non potrebbe mai esserlo; la notevole caparbietà di Cosimo di non arrendersi mai, nemmeno davanti la malattia e l'età avanzata. Cosimo non perde e vince la sua sfida contro tutti, in particolare contro la sua famiglia e contro coloro che pensavano che il gesto del ragazzo fosse solo un capriccio; a dir poco stupendo poi il finale, in grado di lasciare tutti (i lettori) di stucco.
Consigliatissimo ;)
 

Marika

New member
Calvino, un genio letterario
il genio che coinvolge ogni lettore, ogni età

Il suo Marcovaldo è uno di quei libri che mi fanno compagnia da anni a partire dalla prima lettura alle elementari (a quei tempi avevo colto solo aspetti ironici)
in età adolescenziale, è l'inettitidune dell'uomo (rappresentato da Marcovaldo) l'aspetto che mi ha maggiormente colpita,
rileggendola ora al mio bambino colgo aspetti più completi, quasi quasi, la volontà di potenza, di agire
con un piccolo volo pindarico, si affaccia, nel filo logico del pensiero che precede lo sciorinare del mio messaggio, il famoso Agilulfo de "il cavaliere inesistente" che pur non essendoci riesce ad agire grazie alla sua forza volontà, diversamente da Gurdulù che c'è ma non sa di esserci

Calvino ha toccato le mie corde con la sua semplicità nel tratteggiare gli aspetti profondi e umani, gli aspetti sociali e filosofici dell'umanità

Spero accetterete una ripetizione, non posso esimermi dal riaffermare :
"un genio letterario"
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho conosciuto questo autore con Se una notte d'inverno un viaggiatore, anche se mi ero imbattuta in lui già nel 1994 durante il tema della maturità (quello specifico per le scuole, nel mio caso Liceo scientifico, verteva sulle sue Lezioni americane) ma siccome nessun professore mi aveva mai parlato di lui (o forse l'aveva appena nominato) per me era quasi sconosciuto e ovviamente scartai la sua traccia.
Poi parecchi anni dopo un altro professore, stavolta universitario, amico di mio padre, citò qualcosa tratto da Se una notte e mi convinse a leggerlo. E dopo il 2009 l'ho anche riletto qui in un gruppo di lettura.

Le altre opere che ho potuto (più o meno) apprezzare di Calvino sono state:
La trilogia degli antenati (Barone, Visconte e Cavaliere, per intenderci)
Il sentiero dei nidi di ragno
Marcovaldo
Le città invisibili
L'entrata in guerra
Sotto il sole giaguaro
Il castello dei destini incrociati
Le Cosmicomiche invece l'ho abbandonato perché non mi aveva preso
 
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