Severgnini, Beppe - L'italiano. Lezioni semiserie

L'ho scritto per denunciare le violenze contro la nostra lingua, ma non chiedo condanne. Lo scopo è la riabilitazione. Scrivere bene si può. L'importante è capire chi scrive male, e regolarsi di conseguenza. Questo è un libro ottimista, e ha un obiettivo dichiarato: aiutarvi a scrivere in maniera efficare (un'email, una relazione, una tesi o un breve saggio: la tecnica non cambia). Scrivo per mestiere dal remoto 1979 - avevo ventidue anni, i capelli neri e l'avverbio facile - e penso di conoscere alcuni trucchi. Trucchi onesti, che si possono insegnare (per esempio: come usare i due punti, il più sexy tra i segni d'interpunzione; come segliere un aggettivo; quando rinunciare al congiuntivo; come evitare due "che" in una frase, tanto brutti da essere illegali). Sono convinto che si possa imparare a scrivere bene, senza troppa fatica, e divertendosi. Se non ci riuscirete, mi prendo la colpa. Se ce la farete, sarà merito vostro. Affare fatto?

Io l'ho sinceramente trovato un bel libro, utile a chi non sa scrivere benissimo come me. I consigli che ci offre Severgnini - esperto giornalista e scrittore - mi sono stati utilissimi, e penso di cavarmela un po' meglio da quando ho letto questo suo breve manuale sulla nostra splendida ma complessa lingua.
La brevità non dev'essere sintomo di stupidità o scarsezza di idee, ma rapidità e chiarezza di pensiero.
 

klosy

Cicciofila Member
Ciao Poirot,
l'ho trovato in una libreria nella località di vacanza dove mi trovavo, e ho subito pensato a te;
ne avevamo parlato scherzando sulla fede interista di Severgnini.

L'ho comprato immediatamente, anche perchè si trattava dell'edizione economica :mrgreen: (5.90 eurini),
e lo sto leggendo in questi giorni, mi mancano 15 pagine per terminarlo.

Anche io l'ho trovato interessante e utile (non aggiungo altri aggettivi, altrimenti il caro Beppe mi pesta i "ditini"), e mi son divertita nel fare i masotest e i sadoquiz.

Mi serviva rispolverare un po' di regolette, anche perchè l'uso assiduo del pc me ne ha fatto dimenticare qualcuna.

Severgnini, poi, ha un modo di scrvere che rende ironico anche un libro sulla grammatica italiana; un esempio su tutti:
quando spiega l'uso del "che" facendo un elenco di frasi su di un tizio non meglio identificato, che pare puzzasse! :mrgreen:

Non appena avrò terminato di leggerlo, darò il mio voto, per ora gli assegno 4/5, e penso che rimarrà quello. :)
 
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darida

Well-known member
mmmmm, quasi quasi una bella, e a quanto pare, divertente rispolveratina la metto in lista, tanto per evitare di predicare bene e razzolare male :wink:
 

klosy

Cicciofila Member
Ok, ho fatto un casino indicibile!
Volevo quotare il mio post qua sopra, perchè ho fatto un errore (scrvere anzichè scrivere) e mi fa ridere il fatto che l'abbia commesso proprio commentando questo libro,
solo che invece di quotare ho editato e ho dovuto copiare tutto ciò che avevo scritto (per fortuna che questo forum salva le versioni precedenti del post!!) e correggere il post di ieri! :MM

Ho terminato ieri sera il libro, e confermo il mio giudizio, ora vado ad aggiungere il mio voto.

Darietta, leggitelo: son sicura che ti piacerà, e poi ti farai quattro risate all'inglese. :wink:
 

eletto

New member
l'ho letto anchio.
un buon libro per rispolverare la grammatica, piacevole da leggere e mai noioso, ottimo per capire i propri errori e correggerli. lo consiglio sicuramente.
 

darida

Well-known member
Letto! Un vero peccato che il Beppe-da buona lombarda, ci tengo all'articolo davanti al nome-non abbia pensato a un'edizione da borsetta, in caso di necessita', puo' essere utile almeno quanto incipriarsi il naso :mrgreen: :wink:
 

gio84

New member
Rispolvero questo topic in quanto ho appena terminato questo libro (nella versione "pocket" da borsetta).

Apprezzo da sempre gli scritti del buon Beppe, da (quasi) concittadina, ma non solo! Non mi dilungo nella recensione perché "poche frasi bastano. Il resto è orpello, decoro, fronzolo (cit.)".

Non è solo un manualetto di grammatica divertente. È un memorandum dello scrivere bene. Dovrebbe essere una lettura obbligata, dallo studente delle scuole medie (dove la grammatica di solito è una "palla"), al manager, a tutti noi che scriviamo (la lista della spesa o un romanzo).
 
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