Hesse, Hermann - Demian

TRAMA:
Il romanzo è scritto in prima persona. L'Io narrante è il protagonista, Emil Sinclair, che racconta la storia della propria giovinezza. Sin dall'inizio si evidenzia il tema della polarità; Sinclair infatti, ancora bambino, afferma di vivere come in due mondi separati, due opposte visioni della vita che dilaniano la sua anima: la luce e il bene da un lato, l'oscurità e il male dall'altro. Egli vorrebbe condurre una vita esemplare, sul modello dei suoi genitori, ma la sua inclinazione lo conduce inevitabilmente alla perdizione; l'attrazione verso il mondo delle tenebre lo porta così a diventare, verso i dieci anni, succube di Kromer, un ragazzo malvagio e prepotente, dal quale subisce ripetuti quanto atroci episodi di bullismo e violenza.
La sua natura timida si sarebbe corrotta per sempre se in suo aiuto non fosse arrivato Demian, un compagno di scuola, che lo libera dalla dipendenza di Kromer, e lo porta a scoprire un lato tutto nuovo e misterioso della vita, affascinante e terribile a un tempo. Sinclair è iniziato così ai segreti di Demian.

Demian è uno dei romanzi più belli ed interessanti dello scrittore Hermann Hesse.
Un grande classico della letteratura.
Assolutamente da leggere!
 
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elisa

Motherator
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letto giovanissima, 14 anni forse, conferma il fatto che ogni libro va letto al momento giusto. Me lo sono bruciata perchè non l'ho capito, è sicuramente da rileggere
 
letto giovanissima, 14 anni forse, conferma il fatto che ogni libro va letto al momento giusto. Me lo sono bruciata perchè non l'ho capito, è sicuramente da rileggere

Sì va letto con attenzione e capito.
Perchè Demian è un romanzo introspettivo sull'animo umano che ci insegna che non si può dividere il bene dal male e bisogna accettarsi per quello che si è, affrontando le proprie paure giorno dopo giorno. Demian è in tutti noi, è l'altra parte di noi che dimentichiamo o ignoriamo per troppo tempo.
Fai bene a rileggerlo! :wink:
 

Handreaar

New member
Onestamente, non mi ha convinto molto: il problema del bene e del male è efficacemente proposto, ma non si può dire risolto; è impossibile trovare in questo (comunque generoso) libro, un messaggio (condivisibile o meno), che vada al di là dell'esortazione a un individualismo nobile, all'indipendenza della personalità e a un ritorno alle forze vitali profonde e collettive dell'uomo.
Da questo autore mi aspettavo personalmente un po' di più.
Andrà meglio con il suo prossimo libro che leggerò!
 

elena

aunt member
Le opinioni contrastanti mi incuriosiscono anche più di quelle a senso unico......aggiungo anche questo nella mia illimitata lista desideri :D
 

Apart

New member
Lo sto trovando davvero bello come romanzo.

C'è un bellissimo passaggio nel libro capace di rappresentare l'anima di Emil Sinclair colpita nel profondo, scossa come mai prima d'ora dalle parole di Demian che commenta la vicenda di Caino. E' l'immagine del pozzo, in cui anch'io mi son ritrovato tante volte.

"Quando ci ripensavo - in che modo singolare Demian aveva parlato degli impavidi e dei vigliacchi! In che modo stravagante aveva interpretato il segno sulla fronte di Caino! [...] Era caduto un sasso nel pozzo e il pozzo era la mia giovane anima. E per molto, moltissimo tempo la vicenda di Caino, dell'assassinio e del segno fu il punto dal quale partivano i miei tentativi di conoscenza, i miei dubbi e le mie critiche."
 
M

maredentro78

Guest
Mi è piaciuto moltissimo,intanto le perle di saggezza senza tempo quali:
"Quando odiamo un uomo,odiamo nella sua immagine qualche cosa che sta dentro di noi.Ciò che non è in noi non ci mette in agitazione"
"La vera vocazione di ognuno è una sola,quella di arrivare a se stesso"
"...tutto il resto significa soffermarsi a metà,è un tentativo di fuga,è il ritorno all'ideale della massa,è adattamento e paura del proprio cuore"

Il rapporto di Sinclair con se stesso,l'onestà intellettuale,l'allontanamento da quello che è conforto e affetto verso qualcosa che è ricerca e altro e che dà sofferenza,il rapporto costruittivo e leale con Demian e il suo mondo.E' un libro che merita molto,come tutti quelli che ho letto di questo favoloso scrittore che ci riporta ad una dimensione interiore e personale e fa riemergere un bisogno di mettersi in discussione.Il mio scrittore preferito da sempre e ogni volta mi ricorda perché.
 

fabiog

New member
Scandaloso non ho ancora postato un commento a questo capolavoro. Demian è stato il primo romanzo di Hesse che ho letto su consiglio del professore di lettere e uno dei romanzi che maggiormente mi ha coinvolto e segnato , un romanzo di formazione , un romanzo che permette di vedere la vita sotto vari profili e di farsi la propria idea nella maniera più autonoma possibile.
Assolutamente da leggere e lo rifarò
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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L'ho finito di leggere oggi...posso dire che mi è piaciuto,ma non riesco ancora a dare un giudizio definitivo,perchè forse mi aspettavo di più o perchè di Hesse avevo letto solo un racconto quindi non conoscevo ancora bene il suo pensiero e ciò mi ha impedito di entrare in sintonia con lui :boh:.
Il riferimento ad Jung,in particolare,non sono riuscita ad apprezzarlo come avrei voluto perché in questo periodo ho bisogno di storie più concrete...
Però sono riuscita a sottolineare diverse frasi e per me questo è sempre piacevole.
Sicuramente ne serberò il ricordo,ma avrei preferito leggerlo in un altro momento di maggiore recezione per poterlo apprezzare ancora di più.
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
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Citazioni


-Chi è troppo pigro per pensare da sé ed essere giudice di se stesso,si rassegna ai divieti così come sono.Senza difficoltà.Altri sentono dei comandamenti dentro di sé, per loro sono proibite cose che qualsiasi galantuomo compie ogni giorno, e gli sono permesse altre cose che altrimenti sono vietate. Ognuno deve essere responsabile di se stesso.

-Quando chi ha un bisogno assoluto di qualcosa trova questo qualcosa,non è stato il caso a darglielo,ma lui stesso,il suo desiderio e la sua volontà ce l'hanno portato.

-Quando si odia un uomo,nella sua immagine si odia qualcosa che è dentro di noi.Ciò che non è in noi stessi,non provoca turbamento.

-Si ha paura solo quando non si è in armonia con se stessi.Hanno paura,perché non hanno mai riconosciuto di appartenere a se stessi.

-Per la prima volta il mondo esteriore era in pura sintonia con quello interiore,allora è una festa per l'anima e vale la pena vivere.

-A me non era concesso di respirare nell'abbondanza e nel piacere,avevo bisogno di tormenti e di angustie.
 
M

maredentro78

Guest

-Chi è troppo pigro per pensare da sé ed essere giudice di se stesso,si rassegna ai divieti così come sono.Senza difficoltà.Altri sentono dei comandamenti dentro di sé, per loro sono proibite cose che qualsiasi galantuomo compie ogni giorno, e gli sono permesse altre cose che altrimenti sono vietate. Ognuno deve essere responsabile di se stesso.

-Quando chi ha un bisogno assoluto di qualcosa trova questo qualcosa,non è stato il caso a darglielo,ma lui stesso,il suo desiderio e la sua volontà ce l'hanno portato.

-Quando si odia un uomo,nella sua immagine si odia qualcosa che è dentro di noi.Ciò che non è in noi stessi,non provoca turbamento.

-Si ha paura solo quando non si è in armonia con se stessi.Hanno paura,perché non hanno mai riconosciuto di appartenere a se stessi.

-Per la prima volta il mondo esteriore era in pura sintonia con quello interiore,allora è una festa per l'anima e vale la pena vivere.

-A me non era concesso di respirare nell'abbondanza e nel piacere,avevo bisogno di tormenti e di angustie.
allora ti è piaciuto e ti è rimasto qualcosa?!:wink::mrgreen:
 
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