Fenoglio, Beppe - Il partigiano Johnny

Whatty

progressive member
ero sicuro di aver già parlato di sto libro, e mi pare strano infatti che non c'era prima tra le recensioni fatte:?

Vabe... comunque lo trovo semplicemente stupendo!
All'inizio la lettura puo risultare un po difficoltosa visto che spesso ci sono termini, o anche intere frasi, in inglese... però ci si abitua facilmente.

Questo è uno dei più importanti romanzi del neorealismo, uscito quando questo era già tramontato, e presenta anche certe differenze rispetto al neorealismo propriamente detto.
Questo ha a che vedere con il neorealismo praticamente solo per lo sfondo: la resistenza italiana. Se si osserva attentamente il romanzo però si osserva che è pieno di metafore, lo sfondo della guerra stesso è una metafora: rappresenta la vita, che comunque vada si conclude in maniera drammatica (più volte viene ripetuto con parole diverse il concetto: "sia se vincessimo che se perdessimo in un modo o nell'altro moriremo, combattiamo solo per rimandare quel momento sperando che chi verrà dopo sarà più fortunato").
In molti sono coloro che per questo motivo definiscono lo zio Beppe( :mrgreen: ) un autore "neoromantico" piuttosto che neorealista.

Devo dire che mi ha appassionato molto, è uno di quei libri che ha un po cambiato anche me!

C'è da citare anche il film, che ogni tanto esclude qualche scena dal libro (cosa inevitabile...) però è comunque molto ben fatto e fedele alla narrazione, certe scene le immaginavo proprio come sono risultate poi essere nel film!!!
 

Marlene

New member
Ho letto questo libro ai tempi delle superiori, consigliatomi dal mio professore di italiano. E' stato il mio primo libro sulla Resistenza e mi era piaciuto cosi' tanto che ho iniziato a interessarmi a quel periodo della storia italiana.
Manu'
 

PioggiaDiLuna

small flower
Ho preparato la mia tesina delle superiori su questo libro.
Non avevo mai niente di Fenoglio, lo conoscevo poco.. poi ho letto il libro.
A parte la difficoltà iniziale, è stato molto bello e costruttivo leggerlo.
Fenoglio, col suo modo di scrivere così diverso dagli altri neorealisti, ha dipinto in modo eccelso un pezzo drammatico della nostra storia.
 

Palmaria

Summer Member
Ho terminato questo libro oggi pomeriggio e già un pò mi manca la compagnia del partigiano Johnny su e giù per le colline circostanti la città di Alba.
Superate le prime trenta - quaranta pagine, necessarie per abituarsi allo stile narrativo di Fenoglio (vocaboli e frasi in inglese inseriti qui e là nel discorso, massiccio uso di participi presenti in funzione aggettivante, ecc.), si viene ampiamente ripagati, non rendendosi quasi più conto di queste costruzioni anomale ed immedesimandosi completamente nella vita e nelle esperienze del protagonista, nelle sue sensazioni e nei suoi pensieri.
Emergono nitidamente dalla scrittura di Fenoglio la paura per una morte sempre imminente e nel contempo il desiderio di interrompere con l'azione l'ansia dell'attesa, indipendentemente dall'esito della battaglia, il senso di privazione per quei piccoli grandi piaceri quotidiani che la guerra ha reso lontanissimi, il cameratismo che nasce tra compagni e, nello stesso tempo, il bisogno di solitudine che talvolta prevale, il comprensibile terrore di rappresaglie manifestato dai borghesi simpatizzanti dei partigiani, ma, soprattutto, la consapevolezza che le sorti della guerra non saranno certo decise dalla Resistenza e che dunque, in fondo, il sacrificio di tanti ragazzi si rivelerà verosimilmente inutile.

Insomma, "Il partigiano Johnny" è un libro da assaporare lentamente, per comprendere meglio la Resistenza dal suo interno, senza retorica e falsi miti!

Cercherò sicuramente anche il film, del quale ho sentito soltanto commenti positivi!:wink:

Voto: 4,5/5!!!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Invece io ho visto solo il film,che infatti mi è piaciuto molto.Anche perchè l'argomento Resistenza/partigiani mi è sempre interessato.
Di Pavese non ho mai letto nulla e devo assolutamente rimediare,magari iniziando proprio da questo.
 

Palmaria

Summer Member
Invece io ho visto solo il film,che infatti mi è piaciuto molto.Anche perchè l'argomento Resistenza/partigiani mi è sempre interessato.
Di Pavese non ho mai letto nulla e devo assolutamente rimediare,magari iniziando proprio da questo.

Magari intendevi dire Fenoglio......:wink:

Anche per me era il primo approccio a quest'autore e penso proprio che tra un pò ripeterò l'esperienza con "Una questione privata"....:)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Magari intendevi dire Fenoglio......:wink:

Anche per me era il primo approccio a quest'autore e penso proprio che tra un pò ripeterò l'esperienza con "Una questione privata"....:)

Sì che intendevo dire Fenoglio :wink:.
Forse quando l'ho scritto stavo pensando a Pavese che ugualmente non ho mai letto,ma vorrei farlo.
Sono nati entrambi in Piemonte ed entrambi sono stati antifascisti (Fenoglio anche partigiano),sarà pure per questo che mi sono confusa :boh:.
 
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