Il libro ideale

carlomagno

carlomagno
Ci sono dei libri che amiamo particolarmente, ma quali sono le caratteristiche che deve avere un libro per darci tutto quello che ci aspettiamo?
Come dev'essere scritto?
E' importante il numero delle pagine?
E' importante che l'autore sia famoso?
E' importante che i dialoghi siano tanti?
Dite la vostra! :?
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
a pensarci bene.. nessuna delle cose che tu scrivi. Per me il libro ideale può essere un libro a caso... per cui ho avuto un "colpo di fulmine" magari in libreria, oppure un libro regalatomi da una persona speciale. Secondo me proprio perchè un libro è ideale non deve avere necessariamente delle caratteristiche particolari... è speciale in quanto noi gli diamo tale importanza.
 

jaia

New member
Per me potrebbe essere pura emozione....Ci sono libri per me stupendi che hanno "poche" pagine e anche le illustrazioni! Dipende da come sono scritti, personalmente mi piacciono scritti in modo scorrevole, in un modo che mi faccia sentire le emozioni dei personaggi...Se dovessi definire il mio libro ideale, sarebbe così, anche pieno di sentimento e intrigo, e possibilmente dovrebbe avere tante pagine, in modo da non dovermi separare presto dai suoi personaggi! Non ha importanza se l'autore sia famoso o no...Mi piace scoprire autori nuovi!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il libro ideale? è quello che mi prende al punto di andare da lui come ad un appuntamento con un innamorato, l'emozione di aprirne le pagine, scorrere con gli occhi le ultime righe lette ed immergermi nelle parole per uscirne solo quando gli occhi non reggono più la stanchezza. L'alchimia di tale libro? è come l'amore, misteriosa...
 
a pensarci bene.. nessuna delle cose che tu scrivi. Per me il libro ideale può essere un libro a caso... per cui ho avuto un "colpo di fulmine" magari in libreria, oppure un libro regalatomi da una persona speciale. Secondo me proprio perchè un libro è ideale non deve avere necessariamente delle caratteristiche particolari... è speciale in quanto noi gli diamo tale importanza.
Verissimo!!!! semplicemente pura emozione!
 

Bag End

Tolkien Society Member
Discussione interessante Sire
Riverenza.gif
.
Dunque, per quanto mi riguarda, non amo moltissimo i racconti, perchè troppo brevi. A me piacciono i mattoni: un romanzo deve essere lungo, molto descrittivo, e anche dialogato. Mi piacciono anche le saghe.
Chiaro che a queste regole ci sono anche delle eccezioni, ma non è un caso che tra i miei libri preferiti ci sia il Signore degli Anelli, Via col Vento, I Pilastri della Terra, Il Conte di Montecristo.

EDIT

Aggiungo che raramente leggo libri italiani contemporanei. Non mi riconosco nell'Italia di oggi, ammesso che si possa dire che mi riconosca nell'Italia in generale:??
 

darida

Well-known member
Sinceramente ho qualche dubbio . Per molti anni ho creduto di aver trovato nei classici francesi la risposta, snobbando, a parte rare incursioni in altri generi, tutto il resto. Ma si cambia, ed e` un bene credo. Ho cominciato ad interessarmi agli spaccati di provincia di casa nostra, facendo una bella full immersion con tutto Piero Chiara,ed altri autori sul genere, cautamente sono passata ai contemporanei e soprattutto ai racconti brevi, italiani e non. A mio avviso hanno un pregio questi ultimi, che sta nel fatto di poter suscitare un concentrato di emozioni con una gestione misurata delle parole; naturalmente c'e` il rischio che non possano dare proprio niente, vedi Carlo Rossella :mrgreen: ma puo` succedere anche con un mattone che per caparbieta' ti costringi a leggere fino alla fine, anche se ti sta facendo du palle tante! :wink: :D
 

evelin

Charmed Member
Per me il libro ideale non ha mai avuto particolari caratteristiche, quasi sempre l'ho scoperto per caso.
L'unica cosa e' che a primo impatto sono attirata da libri con molte pagine.
 

Mizar

Alfaheimr
il mio libro ideale è un libro semplicemente scritto benissimo, tutto il resto non m'importa....
Concordo.

Il libro ideale è idea. Dunque non esiste. I libri sono, come ogni opera d'arte - e forse come l'uomo, il tempo, lo spazio - frammenti di irrealtà; dunque di idee.
Come suggerisce non_so_dive_volare, il "resto" non importa: importante è che il libro sia ben scritto. Bellezza delle parole (e delle relazioni 'tra').
Non hanno alcuna importanza il numero di pagine, dei dialoghi, degli estimatori. Neppure importan troppo le emozioni: chè ogni singola cosa del nostro mondo provoca emozioni in un essere umano.
Nè, per me, rilevan
una trama originale e i personaggi devono essere estremamente curati.

Acuni grandi libri conservano personaggi poco curati e trame non affatto originali. Alcuni altri grandi libri tendono alla assoluta inconsistenza, incuria dei caratteri o a deliberata trivialità dell'intreccio o ad irragionevole nullità (annichilimento virtuale) della trama.

Nè concordo con l'appiattimento dell'idea di "ben scritto" sul mero terreno stilistico. Lo stile è solo un volto e non esaurisce né discorsi sostanziali né formali.
 

Zefiro

da sudovest
in un pub all'improvviso

Ci ho pensato un po’ su e credo di non esser capace di definire “a priori” il mio libro ideale. In realtà i libri che in qualche modo sono “ideali” per me li scopro sempre in itinere, leggendo. Mi vien da quotare Elisa, forse è il post più vicino a quel che penso tra quelli che ho letto in qs thread finora:

Il libro ideale? è quello che mi prende al punto di andare da lui come ad un appuntamento con un innamorato, l'emozione di aprirne le pagine, scorrere con gli occhi le ultime righe lette ed immergermi nelle parole per uscirne solo quando gli occhi non reggono più la stanchezza. L'alchimia di tale libro? è come l'amore, misteriosa...

Aggiungo inoltre, come segnale, come tangibile spia di quando un libro si candida ad essere ideale, quel sottile senso di inquietudine che si avverte quando la lettura sta per finire, quasi dispiace. Mi sembra buono il parallelo con l'innamoramento; come tacere quindi dello struggimento al momento del distacco?

All’ultima pagina de “L’insostenibile leggerezza dell’essere” ho detto: “ciao Teresa…” dandole un bacino sulla guancia: “è stato bello passare del tempo con te…” avrei voluto dire qualcosa di più, ma in certi momenti le parole vengono meno e non sempre si riesce a dire quel che si vorrebbe al tempo giusto.
“Caro Gengè, peccato lei sia solo un personaggio, mi sarebbe piaciuto davvero offrirle una birra e far due chiacchiere…” ho detto al sig. Vitangelo Moscarda quando se ne stava andando via.
Magari ci si può imbattere in vacanze che nemmeno l'Alpitour con le sue offerte migliori, di quelle che davvero quando finiscono quasi non sai darti pace: “Non male come giretto, non male davvero. La prossima volta che decidi di improvvisarti guida turistica, caro Virgilio avvisami, vengo anche io. Si, lo so, devi formare almeno un gruppetto di 30 per ripagare le spese del bus che Caronte ha alzato il prezzo del biglietto. Considerami in lista fin d’ora”.

Boh! Forse i libri ideali sono quelli che ci restano dentro nel tempo, un qualcosa a posteriori quindi, in extremis in simultanea. Complicato anticipare di più. Un po’ come la vita che bisogna viverla, loro bisogna leggerli per capire se lo sono. Provare a definirli a priori rischia di limitare parecchio l’universo delle possibilità.

Non sai mai camminando in strada o entrando in un pub per l'happy hour dov’è che puoi incontrare un amico. Ecco. Entrare in libreria è un po' un atto così.
 
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