Schulz, Bruno

Le botteghe color cannella.

E' strano, ma ieri ho discusso con amici a proposito di Bruno Schulz , e uno di loro mi ha detto che in Italia non lo si conosce.
Destino terribile quello di Bruno.
Non essere ricordato.
Un genio folle e triste.
Un uomo fortemente solo.
Pensate che nell'edizione originale di "Vedi alla voce amore", del grande David Grossman, sul foglio di guardia è scritto: "Questo libro prevede la lettura previa del grande classico di Bruno Schulz Le botteghe color cannella".
L'Einaudi ha recentemente riunito due romanzi di Schulz e alcuni saggi e disegni del grande visionario triste.
Il tutto a ...(rullo di tamburi) ... 20 SESTERZI!
Ed io ripenso a chi diavolo lo comprerà...a quel prezzo...
E poi ripenso alla fine che Bruno ha fatto.
Io ho letto tutto di lui.
Che triste sapere che nessuno potrà sognare dei suoi sogni se non ad un prezzo da marchetta...
Povero Bruno.
Poveri ragazzi morti per niente.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Gurdulù

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no, effettivamente mai sentito....
...ma non è un problema.
Con un semplice calcolo matematico Umberto Eco dimostrava ne "La bustina di minerva" sull'Espresso, come il numero dei libri letti in una vita sia una piccolezza rispetto alla mole del pubblicato.

:)
 
no, effettivamente mai sentito....
...ma non è un problema.
Con un semplice calcolo matematico Umberto Eco dimostrava ne "La bustina di minerva" sull'Espresso, come il numero dei libri letti in una vita sia una piccolezza rispetto alla mole del pubblicato.

:)
Oh, senza ricorrere al simpatico erudito alessandrino si può leggere questo:

Viva le donne di Bruno Schulz pubblicato a ferragosto sul forum di Gad Lerner.
 

Morgan@

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Bruno Schulz

Nato a Drohobycz (Galizia) nel 1892, insegnante di disegno al ginnasio di Drohobycz, fu amico di S.I. Witkiewicz e di W. Gombrowicz. Di famiglia ebraica, fu internato nel 1941 nel ghetto. Nel 1942 fu assassinato per la strada da un soldato nazista. E' autore di due brevi raccolte di racconti, Le botteghe color cannella (1937) e Il sanatorio all'insegna della clessidra (1937). Ha scritto anche schizzi critici e interessanti lettere (pubblicate nel 1975).

I suoi racconti hanno l'andamento di un'autobiografia fantastica e mitica, incentrata attorno alla gigantesca e allucinata figura del padre, sognatore eccentrico e a tratti demoniaco, impegnato in una lotta patetica e grottesca con la piattezza della vita. In questo ciclo di ricordi d'infanzia, dove gli avvenimenti sono rimescolati come nei sogni, tutto è pretesto per funambolismi metafisici, favole, apparizioni, tutto è volto al grottesco anche le reminiscenze bibliche.

Non lontano da Kafka di cui tradusse in polacco "Il processo", per le metamorfosi di cui pullulano i suoi racconti e la centralità del tema del padre, Schulz se ne differenzia per il linguaggio ricco di metafore e iperboli, che dalle esperienze figurative della secessione deriva la sua pittoricità e il suo acceso liri smo.

Fonte: http://www.girodivite.it/antenati/xx2sec/_schulz.htm


"Ah giorno autunnale, vecchio bibliotecario briccone, sempre intento ad arrampicarsi su e giù per le scale in grembiule stinto e a gustare le confetture di tutti i secoli e tutte le culture [...] Vennero i tepidi venti della Moldavia, sopraggiunse quell'immensa monotonia gialla, quella dolce, sterile brezza dal mezzogiorno. L'autunno non voleva finire. [...] Nel silenzio di quei giorni, si trasformava impercettibilmente la materia delle foglie. Finché un bel giorno gli alberi si levarono avvolti in un fuoco di paglia di foglie completamente smaterializzate, in uno splendore lieve come il fiore della pula, come una pioggia di coriandoli multicolori: meravigliosi pavoni e fenici cui basta appena scuotersi e sbattere le ali per far cadere quelle piume stupende, più lievi della carta velina."

Autunno, da Il sanatorio all'insegna della clessidra
 

zolla

New member
Salve fa piacere sentir parlare del grande Bruno Schulz!é appena statorieditato le botteghe color cannella da einaudi corredato anche da suoi disegni,comprato prima delle vacanze...
 
Salve fa piacere sentir parlare del grande Bruno Schulz!é appena statorieditato le botteghe color cannella da einaudi corredato anche da suoi disegni,comprato prima delle vacanze...
E' un piacere anche mio, credevo di essere rimasto uno dei tre a conoscerlo.
Ciao Zolla.
 

Gurdulù

New member
Con un semplice calcolo matematico Umberto Eco dimostrava ne "La bustina di minerva" sull'Espresso, come il numero dei libri letti in una vita sia una piccolezza rispetto alla mole del pubblicato.

grossomodo il calcolo e' questo:
se uno leggesse un libro al giorno per 70 anni avrebbe letto 25550 volumi: nella sola biblioteca della Pontificia Universita' Gregoriana di piazza Pilotta ve ne sono 150.000.....



:paura:
 

Bag End

Tolkien Society Member
grossomodo il calcolo e' questo:
se uno leggesse un libro al giorno per 70 anni avrebbe letto 25550 volumi: nella sola biblioteca della Pontificia Universita' Gregoriana di piazza Pilotta ve ne sono 150.000.....



:paura:

L'ho sempre detto che una vita non mi sarebbe bastata per leggere tutti i libri che vorrei leggere :W
 

Fabio

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Membro dello Staff
E' strano, ma ieri ho discusso con amici a proposito di Bruno Schulz , e uno di loro mi ha detto che in Italia non lo si conosce.
...
Io ho letto tutto di lui.

E' un piacere anche mio, credevo di essere rimasto uno dei tre a conoscerlo.
:MM:MM:MM

Ovviamente lo conosce anche mio cugino che è anche lui un super... il mio super cugino! Mio cugino ha anche fatto le scuole elementari, università e lavorato insieme. Mio cugino non ha però l'obiettivo di bullarsi di quante persone famose conosce.

PS. Mio cugino ha letto anche quello che non è stato pubblicato.:paura:
 
:MM:MM:MM

Ovviamente lo conosce anche mio cugino che è anche lui un super... il mio super cugino! Mio cugino ha anche fatto le scuole elementari, università e lavorato insieme. Mio cugino non ha però l'obiettivo di bullarsi di quante persone famose conosce.

PS. Mio cugino ha letto anche quello che non è stato pubblicato.:paura:
Per abitudine non rispondo alle provocazioni, specialmente se iterate con tanta maldestra tensione al protagonismo.
Io non sono avvezzo a "bullarmi", anzi.
Trovo molto triste che una persona, per manifesta velleità di offendere, anziché avere qualche dubbio su chi c'è dall'altra parte del pc cerchi, addirittura, di insultare chi non conosce.
Ciò testimonia soltanto che non si ha nulla da dire.
E che si tenta soltanto la "primazia" in qualcosa di effimero.
Le tensioni alla lite sono state portate : nel 3d su Dario Fo, in quello sul grande Levi e, dulcis in fundo, in quello dedicato a Ludovico Einaudi.
Quando una persona ricorre a questi mezzi è perché non ha null'altro da dire.
Triste.
 

zaratia

Sideshow
Ricordo Bruno Shulz... ma solo perchè avevo cominciato a leggere "Vedi alla voce amore". Poi però lo ho abbandonato perchè era un po' pesante!
 
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