Krauss, Nicole - La storia dell'amore

E' la moglie di Safran Foer, ma è molto più brava di lui.
Sì, perché in questo libro condensa qualcosa di inimmaginabile: l'eternità.
E lo fa con la semplicità dei grandi.
Il personaggio principale, Gursky, è l'eterno emigrato.
Clandestino della vita, sempre stato.
Ha amato una donna sola, che non c'è più.
E' talmente solo che parla con le visioni.
Questa donna vincerà il Nobel, ne sono sicuro.
Non ora, non qui.
Eh, caro Foer, complimenti!
Tua moglie ha scritto il libro più bello che la letteratura americana abbia partorito dai tempi di Steinbeck.
Vorrei parlarne ancora tanto.
Sed non sum dignus...
 
Ultima modifica di un moderatore:

Morgan@

New member
E' la moglie di Safran Foer, ma è molto più brava di lui.
Sì, perché in questo libro condensa qualcosa di inimmaginabile: l'eternità.
E lo fa con la semplicità dei grandi.
Il personaggio principale, Gursky, è l'eterno emigrato.
Clandestino della vita, sempre stato.
Ha amato una donna sola, che non c'è più.
E' talmente solo che parla con le visioni.
Questa donna vincerà il Nobel, ne sono sicuro.
Non ora, non qui.
Eh, caro Foer, complimenti!
Tua moglie ha scritto il libro più bello che la letteratura americana abbia partorito dai tempi di Steinbeck.
Vorrei parlarne ancora tanto.
Sed non sum dignus...

Kafka, tu sforni titoli in continuazione e di questo IO personalmente ti ringrazio...il mio portafogli un pò meno! :mrgreen:

Argomento delicato ed interessante, permeato sicuramente di quel velo di "tristezza e malinconia" che avvolge le grandi storie d'amore.
Altro spunto per conoscere meglio se stessi, per analizzarsi quando la vita ci mette a dura prova..con i sentimenti "alti".
Non sarai degno, ma se ti va parlane fallo, per favore...
 
Sai, è strano quando si prova questa sensazione.
Tu sai già in partenza che non riuscirai a scrivere una storia come questa.
Mai.
E' di una bellezza quasi sublime.
Un uomo che ha amato e che ama chi non c'è più.
Un manoscritto yiddish che attraversa l'Oceano.
Il migliore amico dell'uomo che ha amato che lo segue per tutto il romanzo.
Salvo poi scoprire, con una delicatezza magica, che questo migliore amico è morto 50 anni prima.
No, non sum dignus.
E il finale?
Capolavoro.
 

Frundsberg

New member
Confesso che per motivi imprescindibili dalla mia persona, ma non solo per quelli, sono un grande fagocitatore di letteratura ebraica.
Bene, la bellezza che questo libretto di Nicole Krauss mi trasmise qualche anno fa, credetemi, mi lasciò completamente spiazzato.
Io mi commuovo poco, sono sincero, ma questo, anche questo, è un retaggio familiare.
La commozione mi tocca laddove intuisco, o sogno d'intuire, qualche cosa di geniale.
E questo è il caso, questo è l'esempio.

C'è un uomo che ha attraversato più universi, più vite, innumerevoli morti.
E' l'emigrante per necessità : proprio lui.
Bandito dall' Europa che sta diventando un camposanto, braccato e tradito, quest'uomo, milenni fa, è scappato in America ... "Lamerike".
Ha amato una donna sola, una donna che si trasfigura spesso in fase onirica ... talvolta in pagine scritte in yiddish.
Oltre all'uomo c'è un racconto, il suo racconto che lo insegue, lo incrocia, supera i mari e gli anni per cercare di ricongiungersi al suo autore.
Ma l'autore, quest'uomo ostinato e duro a morire, questo superstite della notte è solo.
Solo come tutti gli esseri soli e sradicati costretti a ricostruire qualcosa che gli sfugge.
La vita.
L'emigrante ricorda tutto della sua unica donna, un po' meno del suo racconto.
Pensate che l'amico più caro che ha, proprio in America, è un altro uomo come lui ... con una differenza.
E' stato assassinato in Europa nei giorni dell' Orrore.


Di una delicatezza infinita, scritto con una maestria superba, "La storia dell'amore" è un libro difficile.
Esso ha vene in cui pulsa sangue vibrante, possiede la naturalezza dei grandi romanzi di Wiesel, riesce a ricostruire il sembiante del genio.
La Krauss è la moglie di Foer, ma siamo su due emisferi diversi.
Nicole danza, non scrive.
Danza.
Ed io auguro a tutti coloro che cercano un libro davvero speciale di leggerlo.
E di imparare a danzare.
 

velmez

Active member
avete scritto parole bellissime su questo bellissimo libro.
Sono rimasta incantata, da tempo non trovavo un libro di tale fascino e delicatezza.

Non vorrei rompere la magia, però mi piacerebbe chiarire alcuni dubbi che mi sono rimasti (se qualcuno non l'ha ancora letto eviti di andare avanti perché questo libro è una sorpresa a ogni pagina)
- Chi è l'amico di Zvi Litvinoff?
- perchè Gursky non nomina mai Litvinoff??...
il resto mi è tutto chiaro, tra l'altro vorrei elogiare anche il ritmo sapiente dell'autrice che ti porta ad afferrare un collegamento per volta, ti trascina con curiosità ma anche con la delicatezza assoluta che accompagna il piacere di questa lettura!
 
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