Taylor, Kressman - Destinatario sconosciuto

Martin, tedesco, e Max, ebreo americano, sono due amici fraterni e soci in afffari. Siamo nel 1932. L'ombra della storia si proietta sul loro destino. Con l'avvento di Hitler i constrasti ideologici precipitano fino a diventare insanabili. Impossibile credere ancora nell'amicizia. Fino al colpo di scena finale: quando ci sarà un ribaltamento radicale nei rapporti fi forza tra i due protagonisti per una conclusione "impossibile da dimenticare".
Un viaggio alle radici dell'odio, un libro intenso e appassionato pubblicato per la prima volta in America nel 1938, che rappresentò con lucida chiaroveggenza il clima di spietato razzismo in cui maturò l'Olocausto.

E' vero, di libri sull'Olocausto ne sono stati scritti a centinaia, e in tutti emerge, bene o male, il punto di vista dell'autore, o comunque la rabbia e il disprezzo dell'opinione pubblica.
Qui non troviamo nulla di tutto ciò. L'autrice ha semplice "riportato" (opera di fantasia, logicamente) uno scambio epistolare tenutosi tra due amici di vecchia data divenuti soci in affari. Uno, ebreo, rimane in America, l'altro, tedesco, torna in patria per valutare la possibilità di allargare il loro raggio di competenza. Ma in un'epoca che segnerà per sempre la storia, la mente umana non sempre si dimostra razionale, ed è quello che capita all'amico tedesco, divenuto un accanito seguace di Hitler. Risulta quindi evidente che l'amicizia con Max, di origine ebrea, è quasi impossibile, ma ancora una volta emergono la caparbietà e l'ironia tipica del popolo ebraico, cosicchè il finale vi lascerà di stucco e con il sorriso.

P.S.: dimenticavo di dire che è un libriccino di appena 77 pagine, che oltrettutto è anche in offerta.
 
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Spilla

Well-known member
Con spoiler

Interessante, sia per l'epoca in cui fu scritto (segno che la politica hitleriana e la sua ricaduta sulla società tedesca erano ben note molto prima della guerra), sia per la finzione letteraria delllo scambio epistolare tra amici e soci in affari.
Sul finale mantengo un dubbio: chi puo essere considerato vittima, chi carnefice? Chi, dei due amici, può essere considerato 'imperdonabile'? Solouno? Entrambi?
Bel libro.
 
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