Montalban, Manuel Vazquez - La solitudine del manager

elisa

Motherator
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Inconcludente.
Devo arrivare all'ultima pagina per capirci qualcosa dell'intreccio giallo e la soluzione è la meno convincente che ci sia.
Non si giri nella tomba il simpatico scrittore catalano, ma il giallo che ha messo su sembra un pretesto per parlarci di cibo, di sesso, di politica e per fare i conti con vari scrittori, i cui libri vengono utilizzati per accendere il caminetto.
E' il secondo libro che leggo di Montalban, il primo è Il centravanti verrà assassinato all'alba, e tutto mi sembrano fuorché dei gialli.
Se non ci fuorviasse con la ricerca dell'assassino sarebbero anche divertenti, anche se sembrano esserci molti punti in comune con il nostro Camilleri, direi che la formula è la stessa ma cambia il risultato, in Camilleri è un mix ben dosato, in Montalban è un bric à brac un po' caotico.
Montalbano poi è molto più umano di Carvalho, improbabile "annusapatte" idealista e cinico allo stesso tempo.
 
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Montalban ha avuto un grande successo negli anni '90.
Io mi sono sciroppato molte sue produzioni inconcludenti, chiamiamoli intrecci,compresa la solitudine del manager, fino a dirmi che non ne valeva la pena.
Magnifica invece la sua biografia del Caudillo.Ponderosa ma storicamente ineccepibile.
E poi un testo che comprai per una mia mia ragione affettiva.
Il più bel libro di Montalban, dedicato al più grande anarchico iberico: Galindez.
 
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