Scazzi & smazzi - risposte con domande e discussioni flessibili

Beh, spiega perchè...


Cioè?
Perché ogni uomo è per natura non massificabile, ovvero reagisce alle pressioni esterne in maniera diversa.
Primo poi...
La tua seconda domanda trova una facile risposta: sei tu che leggi e, fino a prova contraria, tu hai il diritto di interpretare come vuoi.
Sei tu che leggi e tu che "vedi" ciò che il cuore ti suggerisce.
 

Masetto

New member
Perché ogni uomo è per natura non massificabile, ovvero reagisce alle pressioni esterne in maniera diversa.
Primo poi...
La tua seconda domanda trova una facile risposta: sei tu che leggi e, fino a prova contraria, tu hai il diritto di interpretare come vuoi.
Sei tu che leggi e tu che "vedi" ciò che il cuore ti suggerisce.
Se la metti così è inutile stare a parlare di libri, visto che ognuno può vedere in un testo quello che vuole :? :? :?
 

Masetto

New member
Benissimo, allora nulla ti impedisce di dire su cosa esattamente di quello che ho scritto non sei d'accordo e perchè. Parlare di libri, questo è!
 
Benissimo, allora nulla ti impedisce di dire su cosa esattamente di quello che ho scritto non sei d'accordo e perchè. Parlare di libri, questo è!
Parlare di libri, secondo me, è avere il rispetto delle altrui convinzioni anche se, partendo dal vantaggio di avere conosciuto bene l'autore, capisci che le suddette altrui convinzioni sono fallaci.
 

klosy

Cicciofila Member
Gli sarebbero interessate eccome invece. Pensa se le scarse notizie sull'andamento della guerra che arrivavano lì dentro non gli interessavano! O pensa se non avrebbe voluto sapere che ne era dei suoi familiari...

Sicuramente non si era dimenticato dei familiari e gli interessava avere le notizie della guerra in corso,
ma il Lager -come lo descrive Levi- è un mondo a parte, un mondo che ti costringe a pensare solo a te stesso, alla tua sopravvivenza, perchè se perdi d'occhio questo, sarai sopraffatto.
Forse, le (poche) notizie contrastanti che arrivavano lì dentro, non si sapeva neppure come interpretarle, tanto si era impegnati nella continua lotta per la sopravvivenza.
Perdonami il paragone azzardato, ma quando ho chiesto a mio nonno cosa è stato per lui il 25 aprile, mi ha risposto:
"Un giorno come un altro, perchè che il 25 aprile è stato il 25 aprile l'abbiamo capito solo anni dopo".


Queste disillusioni e paura ci sono, sì, sono umanissime e Levi è bravissimo anche perchè non le tace. Ma non si arrende a queste difficoltà, non si ritira nel suo guscio come hanno fatto altri reduci. Lui porta testimonianza di quanto gli è accaduto, e in ogni suo compagno vede prima di tutto un essere umano, proprio quello che non vi volevano vedere i nazisti.

Su questo sono pienamente d'accordo, soprattutto sull'ultima frase;
Levi infatti non ha mai smesso di vedere come esseri umani i suoi compagni, ed è agghiacciante, alla fine del libro, la conta dei morti,
quando dice:
"Dall'Italia siamo partiti in tot e siamo tornati in 3"
(Perdonami, non mi ricordo il numero preciso e non ho con me il libro per verificare).

Hai ragione, lui non si chiude nel suo guscio ed è pronto a soffrire nuovamente -perchè immagino non sia facile ricordare tutto ciò di cui ci porta testimonianza- pur di mantenere viva la memoria,
ma non me la sento di biasimare chi, invece, non ha mai più parlato di ciò che ha subito nei campi di concentramento.

Mica Levi è diventato un ladro o un truffatore poi!
Non ho capito il senso di questa frase,
perchè non era di certo questo che intendevo con il mio commento.
 

Masetto

New member
Parlare di libri, secondo me, è avere il rispetto delle altrui convinzioni anche se, partendo dal vantaggio di avere conosciuto bene l'autore, capisci che le suddette altrui convinzioni sono fallaci.
Ripeto per la seconda volta: spiegami dove sbaglio e perchè. Mostrami le frasi del libro che lo rendono più triste di Se questo è un uomo.
Con la storia che conoscevi l'autore, perdonami, continui ad eludere la mia domanda...
 
Ultima modifica:

Masetto

New member
Sicuramente non si era dimenticato dei familiari e gli interessava avere le notizie della guerra in corso,
ma il Lager -come lo descrive Levi- è un mondo a parte, un mondo che ti costringe a pensare solo a te stesso, alla tua sopravvivenza, perchè se perdi d'occhio questo, sarai sopraffatto.
Forse, le (poche) notizie contrastanti che arrivavano lì dentro, non si sapeva neppure come interpretarle, tanto si era impegnati nella continua lotta per la sopravvivenza.
Perdonami il paragone azzardato, ma quando ho chiesto a mio nonno cosa è stato per lui il 25 aprile, mi ha risposto:
"Un giorno come un altro, perchè che il 25 aprile è stato il 25 aprile l'abbiamo capito solo anni dopo".
D'accordissimo. Ma tu avevi scritto "probabilmente non gli interessavano"... :)

ma non me la sento di biasimare chi, invece, non ha mai più parlato di ciò che ha subito nei campi di concentramento.
In effetti ci voleva una grande forza di volontà per farlo, e un forte senso morale. Ho sottolineato che Levi, al contrario di altri, ha avuto queste qualità per mettere in risalto come in questo libro lui non si sia arreso al lager e alla discriminazione, ma abbia trovato una via per combatterle. Per questo secondo me non è un libro triste, è un libro "impegnato". Un po' come i Promessi Sposi.

Non ho capito il senso di questa frase,
perchè non era di certo questo che intendevo con il mio commento.
Tu dicevi:
"secondo me è emblematica la scena in cui viene descritta la difficoltà ad abituarsi a guardare avanti mentre si cammina, e non a terra, nella perenne ricerca di qualcosa da raccogliere, rubare, barattare, vendere. Forse si tratta di semplice paura nel futuro."
Detto così, sembra quasi che per te questa sia una delle conclusioni del libro...
 
Ripeto per la seconda volta: spiegami dove sbaglio e perchè. Mostrami le frasi del libro che lo rendono più triste di Se questo è un uomo.
Con la storia che conoscevi l'autore, perdonami, continui ad eludere la mia domanda...
Non sono singole frasi di un libro rispetto all'altro.Non siamo in un contesto esegetico.
Io non eludo la tua domanda.
Semplicemente la penso in maniera diversa dalla tua.
"Con la storia che conoscevo l'autore".:boh:
 

Masetto

New member
Non sono singole frasi di un libro rispetto all'altro.Non siamo in un contesto esegetico.
Io non eludo la tua domanda.
Semplicemente la penso in maniera diversa dalla tua.
"Con la storia che conoscevo l'autore".:boh:
E come la pensi? Questo ti sto chiedendo!
Continui eccome ad eludere la domanda, perchè invece di rispondere seguiti a ripetere che conoscevi Levi e a tirar fuori altri discorsi:
- ognuno ha la sua opinione;
- non siamo in un contesto esegetico (e perciò non puoi esprimere la tua opinione su un libro, scusa? E poi, cosa ti impedisce di fare qui qualche parola di esegesi su quest'opera? Io son qui pronto ad ascoltarti).

Levi in persona ti ha detto cosa voleva dire con La tregua? Oppure lo ha detto lui stesso in altri libri, in interviste o che so io? Benissimo, scrivilo qui.

La tua opinione su La tregua è diversa dalla mia? La mia è sbagliata? Perfetto, sentiamo la tua opinione. Perchè finora non l'hai detta. E motivala soprattutto. Magari sul testo, se puoi.
E' più triste di Se questo è un uomo tu dici. Benone. Ma torno a ripeterti: perchè, secondo te?

Sono curioso di vedere se adesso rispondi o se ne tiri fuori ancora un'altra...
 
E come la pensi? Questo ti sto chiedendo!
Continui eccome ad eludere la domanda, perchè invece di rispondere seguiti a ripetere che conoscevi Levi e a tirar fuori altri discorsi:
- ognuno ha la sua opinione;
- non siamo in un contesto esegetico (e perciò non puoi esprimere la tua opinione su un libro, scusa? E poi, cosa ti impedisce di fare qui qualche parola di esegesi su quest'opera? Io son qui pronto ad ascoltarti).

Levi in persona ti ha detto cosa voleva dire con La tregua? Oppure lo ha detto lui stesso in altri libri, in interviste o che so io? Benissimo, scrivilo qui.

La tua opinione su La tregua è diversa dalla mia? La mia è sbagliata? Perfetto, sentiamo la tua opinione. Perchè finora non l'hai detta. E motivala soprattutto. Magari sul testo, se puoi.
E' più triste di Se questo è un uomo tu dici. Benone. Ma torno a ripeterti: perchè, secondo te?

Sono curioso di vedere se adesso rispondi o se ne tiri fuori ancora un'altra...
Cosa intendi per "tirare fuori ancora un'altra", prego?
 
Risponderò alla tua per esteso: invece di rispondere alla mia, me ne hai posta un'altra.

Vedi? Era il tipico modo che aveva Primo di rispondere ad una domanda.
Con un'altra domanda.
La tregua è il libro della disillusione.
Anche un animale in gabbia pensa che al di fuori tutto sarà meglio.
Tutto.
E nel lager ti andava bene se riuscivi ad arrivare al minuto dopo.
Quando sei costretto a tenerti allacciato al respiro vuol dire che sei vivo.
Per poco magari.
Ma vivo.
Quando sei fuori e scopri che a nessuno, nessuno, passa per la testa di ascoltarti che fai?
Fai come Daniele, del ghetto di Venezia. Getta il pane a terra ai nazi.
Che cosa è avvenuto di Daniele, poi.
Lo sai?
Te lo devo dire?
E di Bruno Bettelheim, che ne è stato?
Di tanti tanti tanti che nemmeno te li ricordi? Che ne è stato?
Un treno fa mille fermate.
E' un viaggio estremamente articolato.
Ma c'è una fine.
E non è dolce.

Spero di non avere evitato di rispondere alla tua domanda, stavolta.
E spero che , secondo il tuo metro di giudizio, io non ne "abbia tirata fuori un'altra"...
 

Masetto

New member
Vedi? Era il tipico modo che aveva Primo di rispondere ad una domanda.
Con un'altra domanda.
Brutta abitudine. Meglio rispondere prima a quello che ti chiedono :)

La tregua è il libro della disillusione.
Anche un animale in gabbia pensa che al di fuori tutto sarà meglio.
Tutto.
E nel lager ti andava bene se riuscivi ad arrivare al minuto dopo.
Quando sei costretto a tenerti allacciato al respiro vuol dire che sei vivo.
Per poco magari.
Ma vivo.
Quando sei fuori e scopri che a nessuno, nessuno, passa per la testa di ascoltarti che fai?
Fai come Daniele, del ghetto di Venezia. Getta il pane a terra ai nazi.
Che cosa è avvenuto di Daniele, poi.
Lo sai?
Te lo devo dire?
E di Bruno Bettelheim, che ne è stato?
Di tanti tanti tanti che nemmeno te li ricordi? Che ne è stato?
Un treno fa mille fermate.
E' un viaggio estremamente articolato.
Ma c'è una fine.
E non è dolce.
Già sai che non sono d'accordo :???: . Risponderò per esteso domani; adesso sono stracco. Sempre se vuoi sentire ancora la mia opinione :rolleyes: .
Il personaggio di Daniele me lo ricordo, ma non so cosa gli sia successo poi. Non mi pare che nel libro lo dica. Di Bruno Bettelheim invece non mi ricordo proprio: chi è?

Spero di non avere evitato di rispondere alla tua domanda, stavolta.
E spero che , secondo il tuo metro di giudizio, io non ne "abbia tirata fuori un'altra"...
No, stavolta non l'hai fatto; ora hai risposto. Hai scritto la tua opinione; è quello che ti chiedevo. E vedi che non era impossibile parlare del libro, anche se dici che non siamo in un contesto esegetico? :roll:
 

Candy Candy

Active member
Cosa intendi per "tirare fuori ancora un'altra", prego?

Cvd. Intendo che non rispondi alla mia domanda.

Adesso hai proprio ragione.
Tu non hai risposto alla mia.

Allora rispondo alla tua per esteso: invece di rispondere alla mia, me ne hai posta una tu.

Vedi? Era il tipico modo che aveva Primo di rispondere ad una domanda.
Con un'altra domanda.
La tregua è il libro della disillusione.
Anche un animale in gabbia pensa che al di fuori tutto sarà meglio.
Tutto.
E nel lager ti andava bene se riuscivi ad arrivare al minuto dopo.
Quando sei costretto a tenerti allacciato al respiro vuol dire che sei vivo.
Per poco magari.
Ma vivo.
Quando sei fuori e scopri che a nessuno, nessuno, passa per la testa di ascoltarti che fai?
Fai come Daniele, del ghetto di Venezia. Getta il pane a terra ai nazi.
Che cosa è avvenuto di Daniele, poi.
Lo sai?
Te lo devo dire?
E di Bruno Bettelheim, che ne è stato?
Di tanti tanti tanti che nemmeno te li ricordi? Che ne è stato?
Un treno fa mille fermate.
E' un viaggio estremamente articolato.
Ma c'è una fine.
E non è dolce.

Spero di non avere evitato di rispondere alla tua domanda, stavolta.
E spero che , secondo il tuo metro di giudizio, io non ne "abbia tirata fuori un'altra"...

ma smettetela d fare i ragazzini!!!
e tu kafka SVEVO E BETTHELHEIM non sono stati dimenticati anzi...i dimenticati sono i milioni di ebrei morti e dei quali non si conosce il nome dienticati non quelli che vengono ricordati nelle scuole e in libreria...
LA POESIA RENDE IMMORTALI (come diceva foscolo)
Tregua o meno kafka non sei qui per scrivere e non leggere....sembra quasi che sia o pensi come me o sei scemo...leggi e se non sei daccordo argomento in tal caso non ha senso stare in un foru di DISCUSSIONE...che ne pensi..
 
Brutta abitudine. Meglio rispondere prima a quello che ti chiedono :)


Già sai che non sono d'accordo :???: . Risponderò per esteso domani; adesso sono stracco. Sempre se vuoi sentire ancora la mia opinione :rolleyes: .
Il personaggio di Daniele me lo ricordo, ma non so cosa gli sia successo poi. Non mi pare che nel libro lo dica. Di Bruno Bettelheim invece non mi ricordo proprio: chi è?


No, stavolta non l'hai fatto; ora hai risposto. Hai scritto la tua opinione; è quello che ti chiedevo. E vedi che non era impossibile parlare del libro, anche se dici che non siamo in un contesto esegetico? :roll:
No, amico mio, non è una brutta abitudine...è l'antico pul pol ebraico, un sistema dialettico più arcaico della retorica ellenica.
Di Daniele nel libro ovviamente non può riferire la fine, che è avvenuta nel 1984.
Non avevo dubbi che non sapessi chi era Bruno Bettelheim, ma non era un compagno di viaggio di Primo.
Una preghiera: se proprio non è necessario ti chiederei di non riferirti più a me.Mi interessa molto il parere di altri, l'aggressione molto meno.
Grazie.
 
ma smettetela d fare i ragazzini!!!
e tu kafka SVEVO E BETTHELHEIM non sono stati dimenticati anzi...i dimenticati sono i milioni di ebrei morti e dei quali non si conosce il nome dienticati non quelli che vengono ricordati nelle scuole e in libreria...
LA POESIA RENDE IMMORTALI (come diceva foscolo)
Tregua o meno kafka non sei qui per scrivere e non leggere....sembra quasi che sia o pensi come me o sei scemo...leggi e se non sei daccordo argomento in tal caso non ha senso stare in un foru di DISCUSSIONE...che ne pensi..
Non ho parole...
 
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