Englander, Nathan - Per alleviare insopportabili impulsi

Morgan@

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"Muovendosi tra la raggelata meccanica delle "comiche" da film muto e la clownerie dell'apologo jiddish, Englander mette in scena un catalogo di tic e manie degli ebrei, in una progressione di storie la cui verve comica galleggia leggera sulle grandi tragedie del popolo ebraico.
Reb Yitzhak rivolge lo sguardo alla moglie solo due volte l'anno. La prima quando deve scendere nel seminterrato per tirar fuori i piatti rituali per la Pasqua; la seconda quando per sbarcare il lunario è costretto a travestirsi niente meno che da Babbo Natale davanti a una corte di ragazzini in assetto da guerra. E viene sospettato di pedofilia. Una sera Charles Luger viene folgorato in taxi dalla 'neshama Jiddish': è la sua anima ebraica che gli impone una grottesca riabilitazione all'ortodossia dietro la guida del primo rabbino disponibile, fosse pure un californiano scovato sull'elenco."



Mi piace molto questo autore (giovanissimo) che da New York dove è cresciuto si è trasferito a Gerusalemme risultando profondamente influenzato dalla tradizione letteraria yiddish.
Di tutte le storie che racconta quella che mi piace di più è "Il 27° scrittore", storia di uno uomo, tale Pinchas Pelovic, che non ha mai materialmente scritto nulla ma che, suo malgrado, si ritrova "aggiunto" ad un gruppo di 26 scrittori ebrei catturati dalla polizia sovietica. Questa condizione lo porterà a scrivere la "sua storia" in 60 righe che lo consacreranno accanto ai grandi autori.

"...Pinchas Pelovic non ha mai pubblicato una riga in vita sua. Ma quando le mura della sua stanza si aprono alla violenza della polizia staliniana, intuisce in carcere che comporrà a memoria il racconto che lo farà felice. Sessanta righe lo legittimeranno di fronte ai più celebri scrittori, compagni di prigionia, i quali a un passo dall'esecuzione si accaniscono intorno a cavillosissime diatribe talmudiche.."

Una raccolta che catapulta chi la legge in un mondo in continua trasformazione mentre aleggia un umorismo ebraico in perenne equilibrio tra la malinconia ed il "divertimento".
Consigliatissimo.
 
L'ho letto con grande piacere quando è uscito per i tipi di Einaudi.
Englander è molto bravo, e spesso più maturo come scrittore di quanto i grandi narratori yiddish siano stati alla sua età.
Certo questi racconti sono scavati nel solco della tradizione.
Nel romanzo "Il ministero dei casi speciali" è passato all'americano.
Spero torni presto allo yiddish.
 

alisa

Amelia Member
É piaciuto moltissimo anche a me, infatti sono stata contenta che abbiano ristampato questa raccolta di racconti.
In particolare mi aveva fatto molto ridere il racconto del tizio che scopre di avere dentro di sè un'anima ebrea... e la moglie che gli fa i dispetti spegnendogli la luce durante lo Shabbath!
 

zolla

New member
bellissimi racconti una maturità impensabile per un ragazzo così giovane il romanzo successivo l'ho trovato meno valido
 
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