Il romanzo parla, in prima persona, della relazione tra madre e figlia e di uno dei pezzi di storia recente più sofferti.
La madre si è macchiata di colpe gravissime, avendo contribuito allo sterminio di massa nei campi di concentramento nazisti, la figlia cerca in lei qualche segno di pentimento e di capire perché questa donna, che quasi non ha mai visto, ha fatto tutto ciò ed ha abbandonato lei da piccola per seguire ciecamente gli ordini di un governo assassino.
E' un libro sull'imperscrutabilità e l'ineluttabilità del legame madre e figlia, l'autrice non si tira indietro dal guardare dentro di sè e dentro la madre, è un libro sincero e intenso, molto chiara e netta la posizione dell'autrice contro i crimini della madre, diversa e molto più sfumata la posizione che la rende figlia, anche se rifiutata e abbandonata, ma che la pone in conflitto con se stessa, la parte razionale con quella emotiva.
Stupisce la capacità dell'autrice, di origine austriaca, di scrivere in un italiano ricco e significativo.
Consigliato direi
La madre si è macchiata di colpe gravissime, avendo contribuito allo sterminio di massa nei campi di concentramento nazisti, la figlia cerca in lei qualche segno di pentimento e di capire perché questa donna, che quasi non ha mai visto, ha fatto tutto ciò ed ha abbandonato lei da piccola per seguire ciecamente gli ordini di un governo assassino.
E' un libro sull'imperscrutabilità e l'ineluttabilità del legame madre e figlia, l'autrice non si tira indietro dal guardare dentro di sè e dentro la madre, è un libro sincero e intenso, molto chiara e netta la posizione dell'autrice contro i crimini della madre, diversa e molto più sfumata la posizione che la rende figlia, anche se rifiutata e abbandonata, ma che la pone in conflitto con se stessa, la parte razionale con quella emotiva.
Stupisce la capacità dell'autrice, di origine austriaca, di scrivere in un italiano ricco e significativo.
Consigliato direi