Gaiman, Neil - Nessun Dove

Lisistrata

New member
Richard è un giovane uomo che vive a Londra, ha un lavoro semi-fascinoso con qualche prospettiva, una bella fidanzata, una vita tutto sommato anche al di sopra della media finchè un giorno si imbatte in una ragazzina messa male, accartocciata su un marciapiede non che lui sia particolarmente buono o filantropo, ma qualcosa lo spinge ad aiutarla
e questo gesto lo porta in un mondo del tutto diverso, mirabolante per certo, magico perchè sotto Londra, come forse sotto ogni grande città esiste un altro mondo, duro e crudele, pieno di sorprese belle e brutte, di regole e paure che noi non conosciamo, ma se leggerete questo libro guarderete con occhi diversi le stazioni della metro ed i mendicanti che talvolta vi stazionano, e magari cercherete la città "di sotto" :wink:


in questo libro Gaimann molla dei e miti di "American Gods" e " I ragazzi di Anansi", la sua narrazione si fa europea, che per uno statunitense significa atmosfere e sensazioni più raccolte, forse claustrofobiche (ma noi europei siamo abituati ai piccoli spazi, no?), un immaginario molto.... molto a portata di piede
 
Ultima modifica di un moderatore:

Masamune

Vicious Member
...sembra interessante


e poi per Gaiman ho un debole



(mannaggia a sandman :ad:)
 

Teo82

New member
...veramente gaiman è inglese :D

voto libro: 8/10, letto a Londra, perfetto per il viaggio!

Vero, Gaiman è inglese, non americano.:)
Comunque è un capolavoro secondo me questo libro. Una fantasia incredibile, con personaggi indimenticabili.
E' bello sapere che vi sia anche una vita sotto le metropoli, una vita parallela.
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Sull'onda dell'entusiasmo della lettura di Coraline, ho iniziato Nessun Dove. Con un po' di lentezza lo ammetto, è un libro che si legge in due giorni, e ci ho messo una settimana. Fatico ancora ad ambientarmi con il genere fantasy, poi ci prendo confidenza ed entro in questi mondi magici creati da Gaiman. Il suo mondo "dark", le sue favole nere, i suoi personaggi meravigliosi entrano nelle mie corde, preferisco ciò a qualcosa di troppo fantasy, di troppo... irreale. Cioè, l'irrealtà che crea Gaiman mi fa pensare a ... ... un mondo parallelo, una seconda realtà che noi tutti magari vorremmo esistesse. Quella fantasia che si pensa solo i bambini debbano avere, invece è bello averla anche da adulti, perchè la fantasia è sogno, il sogno è magia, e la magia di creare questo ... è un modo di vivere. E mi è piaciuta la scelta di Richard.
Da rileggere, tra qualche anno, magari tutto in una volta:wink:
 

alexyr

New member
sono un po' di parte su Neverwhere, perchè è uno dei miei libri preferiti.
Trovo che i giochi di parole su Londra siano un po' mal resi in italiano (la versione inglese è un vera e propria perla)
Adorabili i riferimenti a storie dove la realtà non è come sembra (il marchese di carabas è l'immaginario padrone del Gatto con gli stivali).
secondo me,una delicatissima metafora delle città moderne
 
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