Rigoni Stern, Mario - Le Stagioni di Giacomo

zaratia

Sideshow
Quarta di copertina:

Una piccola comunità dell'altipiano di Asiago esce stremata dalla Grande Guerra: ovunque macerie, povertà, disoccupazione. Chi non emigra ha davanti a sé un solo, pericoloso mestiere, quello del "recuperante": battere la montagna alla ricerca di residui bellici da rivendere ai grossisti di metalli per pochi centesimi. Giacomo, il protagonista del romanzo, impara il mestiere fin da bambino, al seguito del padre. Nel silenzio dei monti, impara a dialogare con i soldati scomparsi, ma anche a conoscere e decifrare il linguaggio segreto di piante e animali.

E' il primo libro di Rigoni Stern che leggo, e devo dire che mi ha piacevolmente colpito. Sembra di essere lì, con Giacomo, sull'altipiano di Asiago nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale. Mi è piaciuta la semplicità dei personaggi e il modo che ha Rigoni Stern di raccontarceli, rendendoli estremamente reali: la sensazione nel leggere è quella di vivere la vita dell'altipiano in quegli anni assieme a Giacomo.

Davvero un bel libro, lo consiglio!
 
Da piccolo ho visto uno spettacolo teatrale tratto da questo libro, ma quando l'ho preso in mano non mi ha colpito molto.
 

malafi

Well-known member
Ennesimo libro di Rigoni Stern che si aggiunge alla mia collezione.

Un libro diverso dalla sua bibliografia più tipica, in quanto protagonisti non sono nè i ricordi di guerra nè il racconto dei suoi boschi e delle sue montagne, che sono comunque sullo sfondo. Dunque non un libro in cui ci accompagna a spasso tra i monti o ci fa sedere al focolare ad ascoltare la sue storie.

Ma è uno spaccato fenomenale del periodo tra le due guerre, dove si legge con curiosità cosa ha prodotto il fascismo e la sua epoca sull'altipiano di Asiago (tra cui la costruzione del famoso ossario, che è uno dei ricordi più vivi che ho di Asiago, dove sono stato a 6 anni).
Povertà e forti contraddizioni sociali, come tutti i regimi ....
 

bouvard

Well-known member
Le stagioni di Giacomo sono le stagioni tra gli anni Trenta e i primi anni Quaranta. Anni di miseria, fame, sacrifici ed emigrazione, ma anche anni di grandi amicizie, solidarietà, sogni e speranze. Innanzitutto le speranze di non dover più emigrare e di non dover più rivivere l’esperienza della guerra. Speranze come sappiamo destinate ad essere deluse.
Quelle che affiorano da queste pagine sono vite semplici e desideri semplici che si intersecano con alcuni grandi avvenimenti storici: l’avvento del fascismo, la costruzione dell’Ossario e lo scoppio della Seconda guerra mondiale.
La prosa dolce ed incisiva di Rigoni Stern è tra le poche capaci di dare dignità e rilievo a queste povere vite altrimenti trascurate.
Consigliato
 
Alto