Goethe, Johann Wolfgang. Le affinità elettive.

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A volte si leggono dei libri in quanto ci si fida di un autore, come quando si va al ristorante fidandosi dello chef che si conosce da anni, oppure perchè lo chef in questione è stato raccomandato da un amico o è semplicemnete noto.
Questo è il caso di Goethe e della sua fama, che mi hanno fatto comprare questo libro sperando di leggere un vero capolavoro; sono rimasto deluso. La trama è esilissima e ruota attorno in modo esclusivo all'intreccio amoroso tra due coppie, rispettivamente Edoardo e Carlotta e Ottilia e Ottone (il capitano). I primi due sono legittimi consorti ma Edoardo viene preso presto da un amore incontrollato per Ottilia e sua moglie per il capitano. La delusione è che non vi sono mai, nel corso d'opera, violenti contrasti o lotte, tutto resta troppo delicato e gli unici personaggi a cui viene regalata una tormentosa vita emotiva sono Edoardo e Ottilia (ma compresi e aiutati, e qui sta l'inverosimiglianza e l'anello debole della trama, dagli altri due).Il finale, con la doppia morte di Ottilia e Edoardo, è tragico, e nobilita leggermente il tutto, ma nel complesso resta un romanzo deludente, sebbene scritto in modo godibile e con un certo scavo psicologico.
Qui si trovano informazioni più dettagliate sulla trama:
http://it.wikipedia.org/wiki/Le_affinità_elettive
 
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