Oskar Schell, il protagonista di questo bel romanzo, entra di diritto nella lista dei grandi romanzi con protagonista un bambino, come Tom Sawyer e Oliver Twist.
In una New York umana e ricca di storie, questo "Marcellino" alla ricerca della memoria del padre, morto nell'attacco alle torri gemelle, ci fa vivere un viaggio all'interno di noi, alle paure, ai desideri, alle manie e ai sogni che ogni persona custodisce dentro di sé e non condivide con gli altri.
E' un romanzo fatto ad incastri, come tante scatole cinesi, con tre voci narranti, una delle quali muta, la tragedia di due città, Dresda sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale e New York con l'attentato alle torri e la vitalità e l'unicità del rapporto tra anziani e bambini.
Romanzo affascinante, ben scritto e che forse chiede di lasciarsi un po' andare a questo gioco di doppi, alla coralità del dolore, alla solitudine, apparente, di ognuno di noi, ai legami che uniscono anche dei perfetti sconosciuti.
E' un romanzo che ha tante chiavi di lettura e innumerevoli spunti di riflessione.
Consigliato
In una New York umana e ricca di storie, questo "Marcellino" alla ricerca della memoria del padre, morto nell'attacco alle torri gemelle, ci fa vivere un viaggio all'interno di noi, alle paure, ai desideri, alle manie e ai sogni che ogni persona custodisce dentro di sé e non condivide con gli altri.
E' un romanzo fatto ad incastri, come tante scatole cinesi, con tre voci narranti, una delle quali muta, la tragedia di due città, Dresda sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale e New York con l'attentato alle torri e la vitalità e l'unicità del rapporto tra anziani e bambini.
Romanzo affascinante, ben scritto e che forse chiede di lasciarsi un po' andare a questo gioco di doppi, alla coralità del dolore, alla solitudine, apparente, di ognuno di noi, ai legami che uniscono anche dei perfetti sconosciuti.
E' un romanzo che ha tante chiavi di lettura e innumerevoli spunti di riflessione.
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