Borges, Jorge Luis - Finzioni

Un falso paese scoperto "nelle pagine di un'enciclopedia plagiaria", Uqbar, e un pianeta immaginario, Tlön, "labirinto ordito dagli uomini" ma capace di cambiare la faccia del mondo; il "Don Chisciotte" di Menard, identico a quello di Cervantes eppure infinitamente più ricco; il mago che plasma un figlio nella materia dei sogni e scopre di essere a sua volta solo un sogno; l'infinita biblioteca di Babele, i cui scaffali "registrano tutte le possibili combinazioni dei venticinque simboli ortografici... cioè tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue" e che sopravviverà all'estinzione della specie umana; il giardino dei sentieri che si biforcano; l'insonne Funes, che ha più ricordi di quanti ne avranno mai tutti gli uomini insieme.

L'ho letto tutto di fila, senza soste... un'emozione ad ogni pagina.
Il genio di Borges (La Biblioteca di Babele, Funes), le sue intuizioni formidabili(le versioni di Giuda, il Giardino), la poesia(Almotasim, Le rovine circolari, Il miracolo segreto), l'ironia(Uqbar, Pierre Menard), emergono da ogni periodo di ogni singolo racconto, tanto che è difficile definirne il "migliore":lo sono tutti, a modo loro.
Magia. La magia della parola è dono solo di pochissimi, e Borges è indubbiamente fra questi.
Voto: 5
 
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Masetto

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Grande Borges!

I racconti migliori secondo me sono La biblioteca di Babele, La lotteria a Babilonia e l'ultimo.

Straconsigliato :D
 

oea

New member
Un falso paese scoperto "nelle pagine di un'enciclopedia plagiaria", Uqbar, e un pianeta immaginario, Tlön, "labirinto ordito dagli uomini" ma capace di cambiare la faccia del mondo; il "Don Chisciotte" di Menard, identico a quello di Cervantes eppure infinitamente più ricco; il mago che plasma un figlio nella materia dei sogni e scopre di essere a sua volta solo un sogno; l'infinita biblioteca di Babele, i cui scaffali "registrano tutte le possibili combinazioni dei venticinque simboli ortografici... cioè tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue" e che sopravviverà all'estinzione della specie umana; il giardino dei sentieri che si biforcano; l'insonne Funes, che ha più ricordi di quanti ne avranno mai tutti gli uomini insieme.

L'ho letto tutto di fila, senza soste... un'emozione ad ogni pagina.
Il genio di Borges (La Biblioteca di Babele, Funes), le sue intuizioni formidabili(le versioni di Giuda, il Giardino), la poesia(Almotasim, Le rovine circolari, Il miracolo segreto), l'ironia(Uqbar, Pierre Menard), emergono da ogni periodo di ogni singolo racconto, tanto che è difficile definirne il "migliore":lo sono tutti, a modo loro.
Magia. La magia della parola è dono solo di pochissimi, e Borges è indubbiamente fra questi.
Voto: 5

Quoto.
E mi permetto di consigliare, se non l'avete già letta, anche l'altra collezione di racconti di Borges, L'Aleph. Forse meno affascinanti, ma sempre sommamente pregevoli, i più tardivi racconti del Libro di sabbia. E poi ci sono le recensioni di libri delle Altre Inquisizioni e dei Prologhi, la Storia dell'eternità che già nel titolo rivela il puro genio che ci troverete dentro, e i Saggi danteschi ...
Tuttavia, credo che l'apice della grandezza di questo gigante della letteratura lo troverete nelle numerose raccolte di poesie.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Molto bella la raccolta di racconti L'Aleph, quasi un viaggio virtuale.

messo in lista Finzioni :YY

mi piace ricordare questa frase di Borges:

"A volte credo che i buoni lettori siano cigni anche più tenebrosi e rari che i buoni autori... Leggere, per intanto, è un'attività successiva a quella di scrivere: più rassegnata, più civile, più intellettuale."


...parole sante :D
 

Tomas

New member
Solo 3 commenti per questo libro??

Queesto e' secondo me uno dei piu' grandi libri di sempre, una visione sul mondo e sulle cose totalmente differente, un gioco tra illusione e realta' continuo.
Straordinario.
 

elena

aunt member
E' una raccolta di racconti veramente fantastica (in tutti i sensi :)).
Tra i tanti, mi ha colpito Il giardino dei sentieri che si biforcano
dove si descrive un libro che è in realtà un labirinto in quanto contiene tutti i futuri possibili, ossia un'infinità di conseguenze che si ramificano partendo dalle scelte effettuate. In pratica il presente contiene non solo il passato ma anche il futuro, in quanto ogni scelta è determinante per la realizzazione di un determinato risultato finale. Interessante la visione dell'universo concepita dal singolare governatore cinese (autore appunto del libro/labirinto nonché antenato del protagonista del racconto): “.......non credeva in un tempo uniforme, assoluto. Credeva in infinite serie di tempo, in una rete crescente e vertiginosa di tempi divergenti, convergenti e paralleli. Questa trama di tempi che s'accostano, si biforcano, si tagliano o s'ignorano per secoli, comprende tutte le possibilità”. In questa frase, a mio parere, viene sottolineata l'importanza del concetto di libero arbitrio: l'uomo dovrebbe ogni tanto fermarsi di più a riflettere, per avere sempre la piena consapevolezza che le scelte di oggi condizionano la vita di domani.
 

Mizar

Alfaheimr
Oggi, forse, già iniziamo a scorgere longitudine e latitudine di questi racconti. La loro grande novità nel linguaggio, nelle scelte formali e stilistiche, nel comunicare oltrecavalcantiano con la 'materia' della propria opera e nel comunicare tacito con il lettore.
Non vorrei citar nulla per evitare avviluppanti ed oscuri vortici; peraltro consiglio a chiunque abbia apprezzato quest'opera di leggere l'Aleph ed il Libro di Sabbia; le poesie; i saggi.

Questo argentino ha sbagliato di rado il tiro.

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pigreco

Mathematician Member
Forse perchè era stato il mio primo approccio con Borges, forse perchè il momento era più propizio, ma credo di aver amato più L'Aleph. Pur essendo rimasto assolutamente soddisfatto anche da questi racconti non ho provato la stessa emozione e la stessa sensazione di leggere qualcosa di assolutamente unico. Credo che questa raccolta proponga in maniera assai pericolosa come primi racconti "Tlön, Uqbar, Orbis Tertius" e "L'accostamento ad Almotasim", che ho trovato particolarmente faticosi da leggere. Un lettore al primo approccio con l'autore potrebbe rischiare di abbandonarlo. Sicuramente più appassionanti i racconti della seconda parte del libro. Certamente un autore da leggere e rileggere.
 

velmez

Active member
primo approccio con Borges... mi aspettavo qualcosa di completamente diverso... mi è sembrato un incrocio tra il Calvino più sperimentale e la Doris Lessing più metafisica!
vorrei rileggerlo tra un po' per vedere come si è depositato...
per il momento l'ho trovato geniale, ma un po' ostico in certi punti (tipo le recensioni sui libri mai scritti..)
un personaggio incredibile comunque!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Di questa raccolta ho letto solo due racconti: "La morte e la bussola" e "Il giardino dei sentieri che si biforcano" in una versione uscita in edicola.

Non sono sicura di averli capiti fino in fondo, evidentemente estrapolati dal loro contesto non risultano molto chiari, però posso dire che per come sono stati scritti mi sono piaciuti e mi hanno affascinata; di questo autore avevo letto e recensito solo un saggio, dovrei approfondirlo prima o poi.

Grazie ad elena però ora Il giardino mi è più chiaro.
 
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