Lauretta
Moderator
Visto oggi....un capolavoro del cinema muto.
Questo film (per molti l'assoluto di Chaplin) richiese complessivamente diciotto mesi di lavoro, dalla prima scena girata alla prima proiezione, un periodo non particolarmente felice per la vita privata di Charlie: poco prima dell'inizio della lavorazione perse il primo figlio. L'incontro tra Chaplin e Jackie Coogan fu un colpo di fulmine, nacque prima un'amicizia speciale tra i due, solo in seguito pensò di scritturarlo nella sua compagnia, e quando la lavorazione del film iniziò Jackie fu perfetto: Chaplin, non potendo interpretare lui il ruolo, così come desiderava per tutti i ruoli dei suoi film, trovò spontaneo, naturale e perfettamente plasmabile alle sue indicazioni il bambino. Probabilmente, l'intesa tra i due, fu dovuta anche alla peculiarità della personalità di Chaplin capace di vedere gli aspetti della vita come attraverso gli occhi di un bambino.
la storia di Charlot, che trovato un bambino abbandonato dovrà improvvisarsi padre. Cinque anni dopo, il bambino è complice del "padre" nella gestione dell'attività di quest'ultimo di vetraio ambulante: il monello lo precede tirando sassate alle finestre delle abitazioni delle vie per le quali, casualmente, transiterà Charlot munito di vetri di ricambio.
Successivamente varie vicissitudini porteranno la madre a a imbattersi in suo figlio...il finale non lo racconto
è Bellezza!
Questo film (per molti l'assoluto di Chaplin) richiese complessivamente diciotto mesi di lavoro, dalla prima scena girata alla prima proiezione, un periodo non particolarmente felice per la vita privata di Charlie: poco prima dell'inizio della lavorazione perse il primo figlio. L'incontro tra Chaplin e Jackie Coogan fu un colpo di fulmine, nacque prima un'amicizia speciale tra i due, solo in seguito pensò di scritturarlo nella sua compagnia, e quando la lavorazione del film iniziò Jackie fu perfetto: Chaplin, non potendo interpretare lui il ruolo, così come desiderava per tutti i ruoli dei suoi film, trovò spontaneo, naturale e perfettamente plasmabile alle sue indicazioni il bambino. Probabilmente, l'intesa tra i due, fu dovuta anche alla peculiarità della personalità di Chaplin capace di vedere gli aspetti della vita come attraverso gli occhi di un bambino.
la storia di Charlot, che trovato un bambino abbandonato dovrà improvvisarsi padre. Cinque anni dopo, il bambino è complice del "padre" nella gestione dell'attività di quest'ultimo di vetraio ambulante: il monello lo precede tirando sassate alle finestre delle abitazioni delle vie per le quali, casualmente, transiterà Charlot munito di vetri di ricambio.
Successivamente varie vicissitudini porteranno la madre a a imbattersi in suo figlio...il finale non lo racconto
è Bellezza!
Ultima modifica di un moderatore: