Dieci modi per far odiare i libri a vostro figlio

Lisistrata

New member
di Beppe Severgnini,

"Scommettere sui giovani". Gli Stati Generali dell'Editoria si occupano, quest'anno, delle (scarse) abitudini di lettura dei ragazzi. Con l'aiuto di mio figlio Antonio (1992), costretto a offrirsi volontario, ho preparato un decalogo: "Dieci modi per far odiare i libri a vostro figlio".

1. Regalateglieli per il compleanno. L'adolescente si aspetta la nuova marmitta per il motorino, e voi gli donate la raccolta "I Grandi Classici dell'Avventura". Da quel momento, appena sentirà nominare Stevenson o Salgari, cercherà con gli occhi un inceneritore.

2. Consigliate un libro che vi ha annoiato. Troppi genitori (zii, nonni, amici di famiglia) pensano che la lettura debba essere sofferenza. Molti insegnanti sembrano non capire che alcune opere non sono adatte a un adolescente. Pensosi racconti di Bassani, tomi di Elsa Morante: perfetti per spegnere le giovani fiamme.

3. Consigliate un libro che vi ha divertito. L'umorismo invecchia, come ogni cosa umana. Se uno scoppia a ridere leggendo Plauto, ha fumato cose strane. Ho amato P.G. Wodehouse, da ragazzo. Ma le avventure di una maiale nel castello di Blandings forse hanno fatto il loro tempo. In TV, ogni giorno, passano suini più spassosi.

4. Niente grossi volumi! E chi l'ha detto? Harry Potter poteva esser lungo come un faldone del processo Mills e i ragazzi l'avrebbero letto comunque.

5.Casa pulita! Niente libri e giornali. Le scoperte letterarie sono spesso frutto del caso. Vale anche per un ragazzo di sedici anni. Un libro su un tavolo della cucina è più appetitoso di un libro in biblioteca. Senza serendipity - trovare quello che non si sta cercando - non si va lontano.

6. Bruciate i fumetti! Quelli colti ora li chiamano "romanzi illustrati": stessa roba. Severgnini Jr considera Lupo Alberto un filosofo: ha ragione. Ricordate che non tutti i libri sono adatti ai ragazzi. E nessuno è sacro. I brutti libri si buttano con furore futurista, quelli stimolanti si riempiono di note. Con la matita, se possibile; se non con la biro (pennarello, rossetto). Non dare retta ai feticisti.

7. Fidatevi dei classici E finirete male. Un classico è un libro che dice cose sempre nuove ad ogni generazione: è il caso del "Piccolo Principe" e di "Pinocchio". Il primo però è più new age; il secondo è stato steso da brutte metafore e dalle buone intenzioni di Benigni.

8.Non lasciate pause. Sono gli strumenti veloci e le vite affollate che hanno messo in crisi la lettura. Create momenti e luoghi di pausa. Il bagno, per esempio. Lasciateci libri piluccabili. Un ragazzo potrà leggerli, non visto, e nessuno lo loderà (rovinando tutto).

9. Ignorate i suoi interessi. Se il figlio ama il basket, regalategli le memorie di Mourinho (ne ha? Credevo avesse solo certezze).

10. Fatevi scrupoli. Il ricatto è uno strumento che gli adoloscenti usano e, quindi, capiscono. Vuoi uscire sabato? Cinquanta pagine. Felpa nuova? Cento pagine. Una cultura, e un guardaroba, si costruiscono anche così.


Avete figli: come sono educati alla lettura?
Siete stati figli: com'è che siete qui?
il severgnini sclera o no?
 

Lauretta

Moderator
io inziai a leggere appassionatamente vedendo la mia nonna..ogni volta che andavo da lei, leggeva..ed era sempre un libro diverso e mi chiedevo come facesse ad essere sempre così veloce...così mi avvicinai un giorno alla sua libreria per i nipotini...e presi un libro gigantissimo...Pinocchio di Collodi...ci misi un anno a leggerlo...anche perchè lo leggevo solo quando andavo da lei...ma da quel momento non ho più messo di leggere......

ai bambini piace imitare i genitori o i nonni...credo che far vedere a un bambino che tutte le sere si dedica del tempo a un libro, può far scaturire in lui la curiosità di avvicinarsi anche lui ad essi.
 

darkshine

New member
Eccomi per smentire.
FATTO = l'ho subito
PASSO = non l'ho subito

1. Regalateglieli per il compleanno. FATTO

2. Consigliate un libro che vi ha annoiato. FATTO

3. Consigliate un libro che vi ha divertito. FATTO

4. Niente grossi volumi! FATTO

5.Casa pulita! Niente libri e giornali. FATTO

6. Bruciate i fumetti! PASSO

7. Fidatevi dei classici E finirete male. FATTO

8.Non lasciate pause. FATTO

9. Ignorate i suoi interessi. PASSO

10. Fatevi scrupoli. PASSO

Non mi ritengo una grossa lettrice di libri impegnati... però come ho letto il termine in un altro post, sono una lettrice forte (persone che leggono più di 12 libri l'anno), e dei dieci modi per far odiare libri a vostro figlio, in questo caso la figlia sarei io, me ne sono subiti 8...
L'eccezione che conferma la regola?
 

Hoya

Duck Member
Sinceramente io non sono stata spinta alla lettura, è forzata in nessun modo! Ho iniziato a divorare topolino su topolino. Sono stata io a chiedere a mia madre i miei primi libri ...erano "Le avventure di Tom Savyer" e "Piccole Donne" :)
A 14 anni avevo già letto "Il nome della rosa" :mrgreen:
Credo che l'amore per la lettura sia una cosa che nasca da se...senza bisogno di essere indotto!
 

darkshine

New member
Credo che questo sia il posto giusto per incollare questa parte di giornale
dal corriere della sera :

I ragazzi leggono più dei genitori
Il dossier agli Stati generali dell’editoria: boom delle librerie online


ROMA — I giovani italiani leggono più dei loro genitori, soprattutto al nord, ma meno dei coetanei europei. E sono in maglia nera fra gli studenti del continente per quanto riguarda competenze scolastiche, consumi culturali e utilizzo di tecnologie. Ed è inevitabile, perché gli investimenti nell’istruzione incidono sul Pil nazionale molto meno (4,5%), rispetto a Danimarca (8,3%), Svezia (7%), Francia (5,7%) e Regno Unito (5,5%). Intanto è boom per le librerie on line: nel 2007 hanno segnato una crescita del 36,9% anche se il canale resta una nicchia con il 5% delle vendite.

E cresce l’uso delle nuove tecnologie in Italia, la cui penetrazione è passata dal 35,6 al 38,8 in un solo anno, sebbene nel 2007 il 60% dei cittadini con più di 3 anni abbia dichiarato di non utilizzare mai internet. Sono questi alcuni dei dati Pisa-Ocse che emergono dalla lettura Libro bianco presentato ieri a Roma nella prima giornata dei lavori degli Stati generali dell’editoria, organizzati dall’Associazione italiana editori (Aie) e dedicati quest’anno al tema «Scommettere sui giovani ».

Le aziende del settore hanno puntato il dito contro il governo: «A due anni dall’emanazione delle norme e l’assegnazione di fondi nulla è diventato operativo - ha affermato Federico Motta, presidente dell’Aie -. Il Centro per il Libro non è partito, i fondi per i non vedenti sono fermi, del Progetto Industria 2015 sui beni culturali si sono perse le tracce, i decreti ministeriali che consentono di sbloccare il diritto di prestito non sono stati ancora emanati. Quel governo è caduto, e siamo all’oggi. E le prime mosse del nuovo governo non ci hanno incoraggiato: i fondi del Centro del Libro, già miseri, sono stati dimezzati per il 2008 e cancellati dal 2009».

Motta ha criticato anche l’assenza di Confindustria, di cui l’Aie è l’associazione più antica, alla manifestazione. Nei Paesi dove la diffusione dei libri è maggiore, del resto, ci sono politiche più incisive. E maggiori investimenti. In Italia la spesa universitaria per studente è scesa fra il 2001 e il 2005 da 7300 a 6800 euro, mentre in Spagna è salita da 6.600 a 8.600 euro. E in Regno Unito e Spagna la diffusione dei libri e dei centri di cultura, è emersa nel corso dei lavori, favorisce l’integrazione sociale dei giovani e delle fasce deboli. Giorgia Meloni, ministro per le Politiche giovanili, ha colto l’appello delle imprese: «Dobbiamo fare uno sforzo maggiore per investire sempre di più nella lettura e nell’istruzione - ha detto - in Italia si investe poco sui libri per ragazzi. Ma bisogna ridare alla lettura le dimensioni dello svago e della socializzazione».

Mariastella Gelmini, ministro per la Pubblica istruzione, chiudendo i lavori della giornata ha invece escluso benefici a pioggia per i testi scolastici delle elementari: «I contributi possono andare solo a chi ne ha veramente bisogno, magari anche oltre le elementari per la prosecuzione degli studi dopo l’età dell’obbligo ». Oggi la seconda e conclusiva giornata con la partecipazione, fra gli altri, del ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi.




Chiudo dicendo... i dieci modi a questo punto vale per noi o per i nostri genitori? ;)
 

jaia

New member
Beh,io penso di essermi avvicinata da sola alla lettura, i miei non leggevano e sono figlia unica, per cui in casa non giravano libri...Andavo spesso a giocare in un centro del comune vicino a casa mia, dove c'erano sia la "ludoteca" con tutti i vari tipi di giochi, e la biblioteca..Un giorno sono entrata, ho visto il libro di Candy Candy e cos' ho chiamato la mamma che mi ha iscritta!
Ho ricevuto libri in regalo dai parenti, ma puntualmente riguardavano argomenti che mi avrebbero insegnato qualcosa (soprattutto sulla religione, visto che a messa non ci andavo con trasporto....) o classici....E sinceramente la mia voglia di leggere spariva!!!!! Se avessero di più fatto caso al genere che preferivo magari avrebbero fatto un regalo gradito...(La regola vale anche per il presente...)
Comunque penso che il seme della lettura possa arrivare a qualunque età....Molti ce l'hanno dall'infanzia, altri si avvicinano ai libri da adulti...Basta farlo crescere perchè diventi una passione...E secondo me il modo migliore è poter scegliere di leggere quello che più interessa. Io, sarò ignorante, ma non ho mai potuto soffrire i classici della letteratura italiana, da quando ne leggevamo alcuni brani a scuola, proprio non mi incuriosiscono minimamente...Non li ho mai letti, e per il momento non ho intenzione di farlo..
 

Dorian Gray

Un quadro...la mia anima
Io sono figlio e ho comicniato a leggere nel modo più odioso! Con un libro impostomi dalla prof in prima superiore. L'alchimista, quel libro mi ha incantato e ho cominciato a viaggiare in luoghi sconosciuti e magici, lontano da tutti e dai problemi. Da allora ho pensato che forse era possibile farlo ogni volta con ogni libro e da allora nn ho più smesso.
Secondo me tutti quei punti valgono per un ragazzo che non ama leggere o che deve ancora cominciare. Non si può imporre una cosa che non piace ne insegnare ad amare. SEmplicemente accade, io prima del mio primo libro manco le etichette dei biscotti leggevo. L'inizio è sempre un inciampo in un filo invisibile e appeso a capi assurdi e attaccati in posti fuori da ogni logica. Se uno comincia è perchè qualcosa nella sua testa si è sbloccato e ha visto qualcosa oltre un armadio pieno di pellicce o dietro al riflesso di uno specchio...
 

Bellatrix

New member
Io ho iniziato a leggere i libri perchè ero stufa di sentire mia sorella, che ha 9 anni più di me, che mi leggeva ad altavoce ciò che interessava a lei, e spesso erano testi di Antropologia:W.
da allora l'amore per la lettura non mi ha più abbandonato, insomma leggo di tutto, e nopn mi stanco mai! Spero che la mia bambina impari ad amare la lettura così come l'amo io! saluti a tutti:D
 

alehcim81

New member
Non sono mai stata costretta dai miei a leggere nulla, anzi penso di aver trasmesso io ai miei la passione per la lettura soprattutto ora che sono in pensione e hanno più tempo libero.

Penso che se avessero insistito per farmi leggere a tutti i costi ora non sarei una lettrice direi forte se non di più, visto che leggo in media una trentina di libri all'anno.
L'amore per la lettura non è una cosa che si insegna penso è una cosa che deve nascere da sè, senza essere imposta.
Infatti quasi tutti i libri che dobbiamo prima o poi leggere a scuola sono finiti tra i libri che odio di più.
 
Sinceramente io non sono stata spinta alla lettura, è forzata in nessun modo! Ho iniziato a divorare topolino su topolino. Sono stata io a chiedere a mia madre i miei primi libri ...erano "Le avventure di Tom Savyer" e "Piccole Donne" :)
A 14 anni avevo già letto "Il nome della rosa" :mrgreen:
Credo che l'amore per la lettura sia una cosa che nasca da se...senza bisogno di essere indotto!

Idem...solo che io per primo libro mi feci regalare il richiamo della foresta
 

Mizar

Alfaheimr
di Beppe Severgnini,

"Scommettere sui giovani". Gli Stati Generali dell'Editoria si occupano, quest'anno, delle (scarse) abitudini di lettura dei ragazzi. Con l'aiuto di mio figlio Antonio (1992), costretto a offrirsi volontario, ho preparato un decalogo: "Dieci modi per far odiare i libri a vostro figlio".

1. Regalateglieli per il compleanno. L'adolescente si aspetta la nuova marmitta per il motorino, e voi gli donate la raccolta "I Grandi Classici dell'Avventura". Da quel momento, appena sentirà nominare Stevenson o Salgari, cercherà con gli occhi un inceneritore.

2. Consigliate un libro che vi ha annoiato. Troppi genitori (zii, nonni, amici di famiglia) pensano che la lettura debba essere sofferenza. Molti insegnanti sembrano non capire che alcune opere non sono adatte a un adolescente. Pensosi racconti di Bassani, tomi di Elsa Morante: perfetti per spegnere le giovani fiamme.

3. Consigliate un libro che vi ha divertito. L'umorismo invecchia, come ogni cosa umana. Se uno scoppia a ridere leggendo Plauto, ha fumato cose strane. Ho amato P.G. Wodehouse, da ragazzo. Ma le avventure di una maiale nel castello di Blandings forse hanno fatto il loro tempo. In TV, ogni giorno, passano suini più spassosi.

4. Niente grossi volumi! E chi l'ha detto? Harry Potter poteva esser lungo come un faldone del processo Mills e i ragazzi l'avrebbero letto comunque.

5.Casa pulita! Niente libri e giornali. Le scoperte letterarie sono spesso frutto del caso. Vale anche per un ragazzo di sedici anni. Un libro su un tavolo della cucina è più appetitoso di un libro in biblioteca. Senza serendipity - trovare quello che non si sta cercando - non si va lontano.

6. Bruciate i fumetti! Quelli colti ora li chiamano "romanzi illustrati": stessa roba. Severgnini Jr considera Lupo Alberto un filosofo: ha ragione. Ricordate che non tutti i libri sono adatti ai ragazzi. E nessuno è sacro. I brutti libri si buttano con furore futurista, quelli stimolanti si riempiono di note. Con la matita, se possibile; se non con la biro (pennarello, rossetto). Non dare retta ai feticisti.

7. Fidatevi dei classici E finirete male. Un classico è un libro che dice cose sempre nuove ad ogni generazione: è il caso del "Piccolo Principe" e di "Pinocchio". Il primo però è più new age; il secondo è stato steso da brutte metafore e dalle buone intenzioni di Benigni.

8.Non lasciate pause. Sono gli strumenti veloci e le vite affollate che hanno messo in crisi la lettura. Create momenti e luoghi di pausa. Il bagno, per esempio. Lasciateci libri piluccabili. Un ragazzo potrà leggerli, non visto, e nessuno lo loderà (rovinando tutto).

9. Ignorate i suoi interessi. Se il figlio ama il basket, regalategli le memorie di Mourinho (ne ha? Credevo avesse solo certezze).

10. Fatevi scrupoli. Il ricatto è uno strumento che gli adoloscenti usano e, quindi, capiscono. Vuoi uscire sabato? Cinquanta pagine. Felpa nuova? Cento pagine. Una cultura, e un guardaroba, si costruiscono anche così.


Avete figli: come sono educati alla lettura?
Siete stati figli: com'è che siete qui?
il severgnini sclera o no?

Il solito il Severgnini...:mrgreen:
Grazie per aver postato l'articolo :wink:
Cito un pò tutto, ma in particolare: I brutti libri si buttano con furore futurista, quelli stimolanti si riempiono di note
 

SALLY

New member
Forse il gene della lettura stà nel DNA...mio padre leggeva,io da piccola mi attaccavo a tutto,mangiavo con i libri o fumetti appoggiati alla bottiglia:mrgreen:...maleducatissima,ma mi lasciavano stare....mia figlia legge,ma io non ho fatto nulla...:?
 

gisa

New member
io, in famiglia, non ho mai visto nessuno leggere (purtroppo:paura:!). Non ricordo esattamente come sia accaduto, ma ricordo che dopo aver letto il primo libro, a circa otto anni, mi sentii felice e appagata. Non vi dico che gioia quando hanno aperto la biblioteca nel mio piccolo paese di provincia: ero felice come lo può essere una bambina che ha la possibilità di entrare in una pasticcieria e mangiare tutto quello che vuole:D! Ancora oggi è così! Il mio unico problema è che non so come far capire a tutti quelli che mi circondano che se devono farmi un regalo, voglio un libro! Ho pensato che, se un giorno mi sposerò, farò la lista nozze in una libreria!!!:mrgreen:
 

dipra85

New member
Non ho mai visto nessuno in famiglia leggere libri, ma vedevo mia madre comprare ogni settimana la guida tv (e leggerla) e poi la Settimana Enigmistica. Alla lettura in sè quindi mi sono appassionata così, e anche agli enigmi e ai rebus. Ai libri mi sono appassionata dopo aver finito la scuola: ho sempre avuto libri obbligatori da leggere e mi pesava (ma li leggevo comunque nei tempi stabiliti), invece da quando ho finito la scuola mi sono appassionata davvero a leggere e adesso sono una scheggia nel finire i libri (soprattutto se mi piacciono: posso finire in due giorni un libro di oltre 500 pagine se la storia mi prende).
Nessuno mi ha mai regalato libri al compleanno o fatti trovare sul tavolo della cucina: quelli obbligatori per la scuola erano nella mini-biblioteca di classe, e dopo ho cominciato a comprarli io o a prenderli in biblioteca.
 

ila78

Well-known member
Nemmeno io ho mai visto leggere nessuno in famiglia...e nemmeno io saprei spiegare esattamente la genesi del mio amore per la lettura, forse il motivo è che fin da bambina sono affetta da "immaginazione galoppante" :D e ho scoperto che nei libri la storia si "proiettava" nella mia testa come un bel film autogestito. :mrgreen:
Su una cosa sono d'accordo con Severgnini: non si puo' imporre a una persona di leggere, è una cosa che ti piace o non ti piace.
 

byllot

New member
Io ho incominciato a leggere tardi, avevo quasi 30 anni, e non so il perchè ho iniziato, semplicemente mi è piaciuto.

Anche se prima divoravo riviste di ogni genere e fumetti di ogni tipo.

Mia figlia Beatrice inizia adesso a leggere appassionatamente, ed a volte si "mangia" tutto un libro in una mattinata, libri di terza elementare si intende.

Poi a scuola insieme alla bibblioteca fanno un concorso, primo chi legge, dove vengono premiati a fine hanno i lettori più voraci.

A casa mia mia madre ha sempre letto, mi diceva che quando era piccola, riusciva ad imboscarsi da sua mamma ed andava a chiudersi in bagno per legere i libri; oro avevano una specie di turca in comune con altre famiglie, e se ne stava lì, accovacciata come uno sciatore sul chilometro lanciato, a leggere i suoi libri.

Io faccio uguale a lei, ma sono seduto sul water, però a volte quando mi alzo cammino come uno zombi, ho i formicolii e sembra che le gambe non mi vengano dietro.
 

velmez

Active member
interessante questo topic!

se ci penso i miei hanno fatto di tutto per allontanarmi dalla lettura:

- i primi libri che mi ha regalato mia madre in 4° elementare sono stati: Cuore e Il Diario di Anna Frank
- mio padre, quando mia madre non era in casa alla sera, per farmi addormentare mi raccontava l'Iliade (che, vabbè tutto, ma ad una bambina di 5 anni...)
- in vacanza chiedevo libri ma, dato che ne leggevo uno al giorno si sono rotti di comprarmeli e mi passavano i loro... e così mi sono letta: Maria Venturi e Sveva Casati Modignani :MM da parte di mamma e 20000 leghe sotto i mari e qualche Asimov da parte di papà...

...ne è uscito un mostro:??


ricordo che leggevo per non studiare, spesso le maestre chiamavano i miei genitori perchè in classe leggevo altri libri invece che seguire le lezioni... il fatto è che ho sempre avuto l'attenzione galoppante: non mi piace ascoltare, l'ho sempre vissuto come atto passivo, così come la televisione... la lettura è un atto attivo e creativo!
 

Dallolio

New member
Mia madre aveva un'infinità di libri e ne aveva letti molto ma non insisteva più di tanto per farmi leggere ma mi educò dicendomi che avrebbe speso qualunque cifra per i libri ma non per vestiti o divertimenti. Insomma: i soldi per i libri ci sarebbero sempre stati! :)
La mia prof delle medie insistette molto sulla lettura e ci fece leggere "L'Enigma di Domizia", "La ragazza con il Facone) in prima, due romanzetti per ragazzi splendidi, ci consigiò la collana Superjunior (di cui divorai quasi tutto); in terza purtroppo leggemmo Lessico Famigliare della Ginzburg -_- e il Quartiere di Pratolini, due opere assolutamente inadatti ai giovani di quel periodo.
Comunque mi appasionai: possiedo 1500 libri quasi tutti letti.
 

zanblue

Active member
Generalmente i bambini e gli adoloscenti,nutrono una forte ostilità verso tutto quello che é imposto.
Mia nipote,una giovane diciasettenne ribelle,come tutti i ragazzi di quell'età non ne voleva sapere di leggere.
Un giorno mi telefonò dicendomi "Zia,tu che sei più all'avanguardia di mia madre,cosa posso leggere per far star zitta mamma e la prof. di italiano?"
Le consigliai 3 classici: "Siddharta", "il ritratto di Dorian Gray" e "Delitto e castigo" (..il mio preferito).Le dissi di leggerli,non perché doveva ma per il piacere di apprendere
un nuovo pensiero,perché dopo aver letto quei libri,sicuramente avrebbe avuto una visione diversa e migliore dell'esistenza.Le lessi anche alcuni passi,dei libri.
Ora,legge moltissimo,e i suoi voti a scuola sono migliorati:quando devi fare una relazione a scuola, su un classico che tu hai già letto,tutto é più facile,no?
 
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