Grossman, David - Ci sono bambini a zigzag

zaratia

Sideshow
Attendendo di terminare il poco digeribile "L'uomo che corre" parlo qui di uno dei pochi libri di Grossman che si legge facilmente.

"Al piccolo Nono, in occasione del suo tredicesimo compleanno, viene offerto un viaggio per Haifa a far visita a un vecchio zio. Organizzano il viaggio il padre, un celebre detective che ha preso il posto della madre, scomparsa quando Nono era in tenera età. Ma il ragazzo non arriverà mai a destinazione, perchè appena iniziato, il viaggio si trasforma in una fantastica avventura al fianco di Felix, un ladro internazionale che lo rapisce e, a bordo di una favolosa Bugatti, lo porta a conoscere Lola, primattrice del Teatro Nazionale. Chi sono in realtà questi strani personaggi? Perchè sanno tante cose di Nono? Come fanno a conoscere la vera storia di sua madre? Nello scoprirlo, Nono capirà presto di non essere vittima di un rapimento, e ciò che inizialmente era sembrata una fuga rocambolesca si trasforma in un viaggio meraviglioso alla ricerca di se stesso. Esistono grandi libri che, pensati come narrativa per l'infanzia, sono stati in realtà adottati dagli adulti. "Ci sono bambini a zigzag" appartiene a questa categoria. Scritto con un linguaggio fantasioso e immaginifico, divertente come può esserlo un'imprevedibile fiaba, è un romanzo che mostra il lato fabulatorio di Grossman, l'invenzione di un mondo attraverso gli occhi di un singolare ragazzino. Perchè "ci sono persone rotonde, ci sono bambini a forma di triangolo e ci sono... bambini a zigzag".

Il romanzo è davvero bello e coinvolgente, una bella favola moderna... Un Grossmann atipico e sorprendente.
 
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iriciola

New member
l'ho letto ancora qualche anno fa, tra l'altro sotto tuo consiglio!
..molto molto carino!!!
:wink:
 

harry.haller

New member
bel romanzo!
Il mio secondo di Grossman dopo Che tu sia per me il coltello e devo dire che ho scoperto uno scrittore molto bravo,passionale e intenso.
In questo suo libro c'è la storia commuovente di un bambino che riscopre se stesso in un misto tra gioco e realta,verita e finzione in un viaggio nel mondo dei grandi.
E' un libro molto piacevole che raccomando.
harry.haller
 

ayuthaya

Moderator
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Un ricordo bellissimo... è stato il mio primo "libro preferito"! è passato molto tempo da allora, ma lo ricordo ancora come un libro molto appassionante!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Dopo Qualcuno con cui correre e Caduto fuori dal tempo, questo romanzo conferma Grossman come uno tra gli scrittori contemporanei che amo di più :) Davvero bello :)
E' una storia di formazione a metà tra la favola più fantasiosa e il romanzo-realtà più vero, quasi fino alla crudezza, seppur edulcorata da una penna delicata e sapiente.
Esistono bambini di tutte le forme, dice la simpaticissima Gabi, la compagna di suo padre, bambini quadrati, triangolari, rotondi: Nono è un bambino a zig zag, particolarmente vivace, che esce spesso fuori dal tracciato per lui predisposto da un padre poliziotto, serio e malinconico, il quale ama tantissimo suo figlio ma, allo stesso tempo, sembra avere come unico scopo nella vita il suo lavoro e l'applicazione delle regole. Nono desidera più di ogni cosa la sua approvazione e il suo affetto, oltre al fatto che lui sposi Gabi :) e, per questo, fa di tutto per diventare un grande detective. Ma la vita ha in serbo per questo ragazzino dall'intelligenza straordinaria sorprese impensabili che, in pochi giorni, faranno sì che nella sua personalità avvengano enormi e irreversibili mutamenti.
Non posso svelare di più (uffa :mrgreen:) posso solo dire che l'autore riesce a far vivere al lettore questa storia con una sensibilità da ragazzino mescolata a quella di un adulto: l'entusiasmo e l'ingenuità mescolati in dosi perfette con la profondità e la sensibilità di un adulto, il desiderio di avventura e di vita che combatte con l'opportunità, la convenienza, a suo modo il piacere di un'esistenza tranquilla. Perché in tutti noi, chi più chi meno, c'è un bambino a zig zag, anche quando non si vede :D
 

velmez

Active member
Libro molto bello, scorrevole e appassionante!
Sicuramente piuttosto prevedibile, ma non per questo meno avvincente!
consigliato per tutte le età! poi il titolo è davvero unico!

Trovo che Grossman sia un autore piuttosto eclettico, questo lo romanzo lo paragonerei a Qualcuno con cui correre come stile e genere!
 

bouvard

Well-known member
Nono è un bambino a zig-zag. Già, ma cos’è un bambino a zig-zag? E’ un bambino dotato di una grande fantasia, solo un po' vivace e a volte un po' ribelle. Uno di quelli con i quaderni di scuola sempre pieni di macchie di inchiostro, e con le parole mai allineate nei margini e i numeri mai incasellati nei quadretti, uno che, se fosse un adulto, sarebbe un politicamente scorretto. Per un bambino così per il compleanno, soprattutto se è quello del bar-mitzvah (maggiore età religiosa per gli Ebrei, ossia i tredici anni), non basta una torta con qualche candelina da spegnere, ci vuole qualcosa di davvero speciale. Fortuna che Nono ha un padre e soprattutto una quasi-madre capaci di fargli un regalo degno di una simile ricorrenza. Qualcosa va però storto e Nono sbaglia “regalo”, ma mai sbaglio fu più azzeccato. Questo libro è un bellissimo libro di formazione, con una storia dolce, delicata, forse qui e lì un po' troppo fantasiosa, ma se non lo fosse non sarebbe un libro per ragazzi!

Bello, consigliato



P.S. Grazie Ayu per aver insistito affinché lo leggessi​
 

francesca

Well-known member
Devo confessare che sono rimasta un po’ spiazzata da questa lettura. Forse avevo aspettative troppo alte, forse sono troppo poco bambina dentro per essere riuscita ad apprezzarla fino in fondo.

Mi ha spiazzato l’impossibilità di collocare veramente il genere di questo libro: è una storia per ragazzi, che crescendo la riprenderanno in mano e la capiranno meglio? È una storia per adulti mascherata da favola? È una storia per il bambino che è nascosto in un adulto?

Dico questo perché ho trovato la narrazione completamente squilibrata: tutto è visto attraverso gli occhi di un ragazzino che si avvicina alla pubertà, la storia è quanto mai fantasiosa; per esempio, c’è un capitolo dedicato alla figura della mamma Zohara che sa di favola da mille e una notte. Ma manca assolutamente la leggerezza e l’incanto delle favole; tutto è appesantito dalle considerazioni personali assai elaborate e sinceramente ridondanti del protagonista. I personaggi sono meravigliosi, davvero da favola, gli improbabili nonni Felix e Lola Ciperola, la mamma surrogata Gabi, gli stessi papà e mamma, sono tutti personaggi riuscitissimi; ma, secondo me, non prendono il volo, schiacciati da pagine e pagine di riflessioni profonde del protagonista che alla fine mi sembra il personaggio meno riuscito, troppo adulto per essere verosimile, troppo reale e tormentato per amalgarsi nella storia.
 
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