Caro amico il tuo odio per le scienze psicologiche mi fa molto riflettere .... la colpa deve essere la mia deviazione professionale ed il mio amore per le scienze della mente
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Scherzi a parte; Freud ha avuto il grande merito di aver applicato allo studio della mente il metodo empirico tipico della medicina, associandolo in parte al metodo deduttivo.
Penso ad esempio (e questo ti renderà felice) che molte cose indicate da lui, erano già state in parte terreno di pastura per qualche grande filosofo del passato (vedi ad esempio Nietzsche, al quale Freud tuttavia non farà mai riferimento), che tuttavia avevano la grande pecca che, non essendo degli scienziati non si erano mai preoccupati di comprovare con il metodo sperimentale, le loro affermazioni.
Freud costituisce il padre fondatore della psicoanalisi e della psicoterapia, ma come ogni iniziatore le sue conoscenze erano limitate e in parte errate in quanto dterminate da osservazioni parziali ed incomplete. Ma non si può negare come il suo lavoro clinico sia stato importante per molti suoi pazienti. Oggi grazie al supporto dell'etologia, delle neuroscienze, delle metodiche di imaging del cervello, alcune affermazioni di Freud sono state superate, altre integrate o modificate, ma questo succede in ogni disciplina scientifca.
Invece rimango sconcertato quando gli psicanalisti freudiani o piuttosto junghiani seguono alla lettera i dettami dei maestri, trasformando la scienza in una sorta di religione dogmatica. Questo si non fa bene allo sviluppo delle scienze della mente.
Ciao caro Lillo.
Non odio la psicologia o la psicoanalisi, semplicemente sono due cose inutili.
La psicologia ' il Grande Contenitore di tutte le giustificazioni possibili al comportamento umano. E' la " logica sistematica " pianificata e strumentalizzata ad un solo fine: equiparare alla ratio ogni nostro piccolo gesto, ogni nostro piccolo moto irrazionale.
La psicologia e' un sistema, e si sa bene, ogni sistema , per sua natura, irrigidisce il giudizio.
La psicologia , infatti, non solo si permette di cercare il perche' ad ogni cosa ma pretende di piu': moralizza ogni istinto deviandolo dal mondo inconscio ( di cui non sa un accidente ma teorizza solo) al mondo consequenziale della causa ed effetto.
Io sono stato rimproverato da piccolo perche' tiravo le orecchie al gatto: da questo semplice episodio la psicologia e' capace di trovare la connessione ad un mio comportamento futuro anni dopo. O a una mia nevrosi.
La psicologia , in fondo, prima fa ammalare e poi vuole curare: ha bisogno di una malattia, di una devianza, di una patologia per esistere.
E proprio per questo deve cercare nella norma morale i punti di riferimento sui quali fare leva per indicare una mia eventuale devianza dal normale: ma in realta', laddove non li trova, se li inventa.
In un passo bellissimo di Svevo leggevo: " solo uno psicologo si chiederebbe il PERCHE'
un uomo desidera andare a letto con due bellissime donne insieme in contemporanea"
Io lo trovo splendido questo passaggio non tanto per il caso specificatamente preso in esame, ma per il suo significato piu' profondo: ma come? bisogna inventarsi il perche' di una cosa del tutto NATURALE ED ISTINTIVA?
Volere trovare questo perche' non significa curarsi, ma ammalarsi. Significa, in parole povere, negare e deprivare tutto l'irrazionale quando noi siamo tanto di questo.
La psicologia di Nietzsche e' fondamentale non perche' psicologia ma perche' tutto il contrario. E' in superfice che il " profondo si manifesta".
Freud? importante, non saro' certo io a discuterne il valore o l'importanza mentre Jung mi piace proprio.
Caro Lillo quando leggi della mia battaglia contro la psicologia devi intenderla in questo modo: evviva la psicologia quando questa ci liberera' da se stessa!
Sono sicuro che mi capirai in queste parole.
a presto.