gio84
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Motivazione per l'assegnazione del Premio Nobel:
autore di nuove partenze, avventura poetica e estasi sensuale, esploratore di un'umanità al di là e al di sotto della civiltà regnante.
Biografia (fonte Wikipedia):
La famiglia di Le Clézio è originaria della Bretagna emigrata verso le isole Maurizie nel Settecento (suo padre era chirurgo nell'esercito francese in Africa).
Egli inizia a scrivere dall'età di 7/8 anni e, malgrado i molti viaggi trascorsi, non ha mai smesso di farlo.
Effettua gli studi nel collegio universitario letterario di Nizza e dopo essersi laureato in lettere, diventa insegnante negli Stati Uniti d'America.
A soli 23 anni, pubblica con Gallimard la sua prima opera: Le procès verbal (il Verbale) e diventa noto ricevendo il Premio Renaudot e mancando per poco il Premio Goncourt.
Da allora pubblica più di 30 libri: fiabe, romanzi, saggi, novelle, due traduzioni dalla mitologia indiana e anche innumerevoli prefazioni e articoli e alcuni contributi ad opere collettive.
Nella sua opera si possono distinguere abbastanza nettamente due periodi.
Il primo periodo va dal 1963 al 1975, i romanzi e i saggi di Le Clézio esplorano i temi della follia, del linguaggio, della scrittura, con la volontà di esplorare certe possibilità formali e tipografiche, come fecero altri scrittori della sua epoca: Georges Perec e Michel Butor. Le Clézio si conquistò allora l’immagine di scrittore innovatore e ribelle che gli procurò l’ammirazione di Michel Foucault e Gilles Deleuze.
Alla fine degli anni '70 (secondo periodo) Le Clézio compie un cambiamento nel suo stile e pubblica libri più lenti. La sua scrittura è più serena e i temi dell’infazia, della minoranza, del viaggio, passano al primo piano. Questo modo letterario seduce il suo grande pubblico. Nel 1980, è il primo a ricevere il Premio Paul Morand conferito dall’Académie française, per la sua opera "Désert".
Nel 1994 è eletto "più grande scrittore vivente in lingua francese".
Nel 2008 vince il premio Nobel per la letteratura.
Opere pubblicate:
autore di nuove partenze, avventura poetica e estasi sensuale, esploratore di un'umanità al di là e al di sotto della civiltà regnante.
Biografia (fonte Wikipedia):
La famiglia di Le Clézio è originaria della Bretagna emigrata verso le isole Maurizie nel Settecento (suo padre era chirurgo nell'esercito francese in Africa).
Egli inizia a scrivere dall'età di 7/8 anni e, malgrado i molti viaggi trascorsi, non ha mai smesso di farlo.
Effettua gli studi nel collegio universitario letterario di Nizza e dopo essersi laureato in lettere, diventa insegnante negli Stati Uniti d'America.
A soli 23 anni, pubblica con Gallimard la sua prima opera: Le procès verbal (il Verbale) e diventa noto ricevendo il Premio Renaudot e mancando per poco il Premio Goncourt.
Da allora pubblica più di 30 libri: fiabe, romanzi, saggi, novelle, due traduzioni dalla mitologia indiana e anche innumerevoli prefazioni e articoli e alcuni contributi ad opere collettive.
Nella sua opera si possono distinguere abbastanza nettamente due periodi.
Il primo periodo va dal 1963 al 1975, i romanzi e i saggi di Le Clézio esplorano i temi della follia, del linguaggio, della scrittura, con la volontà di esplorare certe possibilità formali e tipografiche, come fecero altri scrittori della sua epoca: Georges Perec e Michel Butor. Le Clézio si conquistò allora l’immagine di scrittore innovatore e ribelle che gli procurò l’ammirazione di Michel Foucault e Gilles Deleuze.
Alla fine degli anni '70 (secondo periodo) Le Clézio compie un cambiamento nel suo stile e pubblica libri più lenti. La sua scrittura è più serena e i temi dell’infazia, della minoranza, del viaggio, passano al primo piano. Questo modo letterario seduce il suo grande pubblico. Nel 1980, è il primo a ricevere il Premio Paul Morand conferito dall’Académie française, per la sua opera "Désert".
Nel 1994 è eletto "più grande scrittore vivente in lingua francese".
Nel 2008 vince il premio Nobel per la letteratura.
Opere pubblicate:
- Il verbale, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1963, 250 p. Prix Renaudot
- Le jour où Beaumont fit connaissance avec sa douleur, Mercure de France, L'écharpe d'Iris, Paris, 1964, [n.p.]
- La Fièvre, nouvelles, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1965, 237 p.
- Le Déluge, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1966, 288 p.
- L'Extase matérielle, essai, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1967, 229 p.
- Terra Amata, roman, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1967, 248 p.
- Le Livre des fuites, roman, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1969, 290 p.
- La Guerre, roman, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1970, 295 p.
- Lullaby, Gallimard, 1970
- Haï, Skira, « Les Sentiers de la création », Genève, 1971, 170 p.
- Mydriase, illustrations de Vladimir Velickovic, Fata Morgana, St-Clément-la-Rivière, 1973 Éd. définitive, 1993, 62 p. (ISBN 2-85194-071-6)
- Les Géants, roman, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1973, 320 p.
- Voyages de l'autre côté, nouvelles, Gallimard, « Le Chemin » , Paris, 1975, 308 p.
- Les Prophéties du Chilam Balam, version et présentation de J.M.G. Le Clézio, Gallimard, « Le Chemin », Paris, 1976, 201 p.
- Vers les icebergs, Éditions Fata Morgana, « Explorations », Montpellier, 1978, 52 p. (Contient le texte d'"Iniji", par Henri Michaux)
- Mondo et autres histoires, nouvelles, Gallimard, Paris, 1978, 278 p.
- L'Inconnu sur la Terre, essai, Gallimard, « Le Chemin » , Paris, 1978, 325 p.
- Voyage au pays des arbres, dessiné par Henri Galeron, Gallimard, « Enfantimages », Paris, 1978, 27 p.
- Désert, Gallimard, « Le Chemin » , Paris, 1980, 410 p.
- Trois villes saintes, Gallimard, Paris, 1980, 81 p.
- La Ronde et autres faits divers, nouvelles, Gallimard, « Le Chemin » , Paris, 1982, 235 p. (ISBN 2-07-021395-1)
- Relation de Michoacan, version et présentation de J. M. G. Le Clézio, Gallimard, « Tradition », Paris, 1984, 315 p.-[10] p. de pl. (ISBN 2-07-070042-9)
- Le Chercheur d'Or, Gallimard, Paris, 1985, 332 p. (ISBN 2-07-070247-2)
- Voyage à Rodrigues, Gallimard, « Le Chemin » , Paris, 1986
- Le Rêve mexicain ou la pensée interrompue, Gallimard, « NRF Essais », Paris, 1988, 248 p. (ISBN 2-07-071389-X)
- Printemps et autres saisons, Gallimard, « Le Chemin » , Paris, 1989, 203 p. (ISBN 2-07-071364-4)
- Sirandanes, Seghers, 1990, 93 p. (ISBN 2-232-10327-7)
- Onitsha : roman, Gallimard, Paris, 1991, 250 p. (ISBN 2-07-072230-9)
- Étoile errante, Gallimard, Paris, 1992, 339 p. (ISBN 2-07-072650-9)
- Pawana, Gallimard, Paris, 1992, 54 p. (ISBN 2-07-072806-4)
- Diego et Frida, Stock, « Échanges », Paris, 1993, 237 p.-[12] p. de pl. (ISBN 2-234-02617-2)
- La Quarantaine, roman, Gallimard, Paris, 1995, 464 p. (ISBN 2-07-0743187)
- Poisson d'or, roman, Gallimard, 1997, 255 p.
- Gens des nuages
- La Fête chantée, essais, Gallimard, « Le Promeneur », 1997, 256 p.
- Hasard (suivi d'Angoli Mala), romans, Gallimard, Paris, 1999, 290 p. (ISBN 2-07-075537-1)
- Cœur Brûle et autres romances, Gallimard, Paris, 2000, 187 p. (ISBN 2-07-075980-6)
- Révolutions, roman, Gallimard, Paris, 2003, 554 p. (ISBN 2-07-076853-8)
- L'Africain, Mercure de France, « Traits et portraits », Paris, 2004, 103 p. (ISBN 2-7152-2470-2)
- Ourania, roman, Gallimard, « Collection Blanche », Paris, 2005, 297 p. (ISBN 2-07-077703-0)
- Raga : approche du continent invisible, Éditions du Seuil, « Peuples de l'eau », Paris, 2006, 135 p. (ISBN 2-02-089909-4)
- Ballaciner, essai, Gallimard, 2007. (ISBN 978-2070784844)