McEwan, Ian - Lettera a Berlino

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Una storia di amore e spionaggio nelle Berlino del dopoguerra, divisa tra alleati e sovietici, scritta in modo dettagliato in tutti gli aspetti, da quelli tecnici a quelli più cruenti.
Il libro sembra non decollare mai, quando a circa duecento pagine dall'incipit inizia a salire sia la tensione che il coinvolgimento nella storia. McEwan è un maestro nel tenerci tranquilli fino alla botta per poi riportarci allo stato di quiete.

Lo consiglio a chi ama l'andamento lento con sorpresa.
 

sun

b
Penso che sia stato il primo libro che ho letto di McEwan. E' vero , è lento però devo dire che mi è piaciuto anche se la parte finale, da buon sentimentalone, mi ha commosso.
C'è anche quel pò di intrigo che non fa mai male.
 

Bobbi

New member
Io ho appena finito di leggerlo e devo dire che non mi ha entusiasmato, anche se non mi è dispiaciuto. ho trovato la scrittura bella anche se piuttosto fredda, così come poco coinvolgente la storia d'amore tra i due protagonisti, anche se era evidente che l'autore cercava di renderla tale. Solo la lettera finale e la chiusa del romanzo sono riusciti a riscaldarmi un po'. Tutto sommato comunque una lettura piacevole, che mi ha lasciato la voglia di leggere altri McEwan
 

Grantenca

Well-known member
Letto per “adotta un autore”.

Sapevo di essere stato fortunato con l”adozione” e questo è veramente un bel libro.

Non accenno alla trama per non “spoilerare” trattandosi di una “Spy Story e “noir” dove però questi ottimi argomenti sono, a mio avviso, solo una bellissima cornice che contiene la vera essenza del libro, che è il percorso di vita di un giovane inglese di belle speranze che, per la prima volta, si confronta con i fatti reali dell’esistenza nella prima Berlino del dopoguerra , e dove è coinvolto in qualche avvenimento abbastanza singolare che, con la sua scarsa esperienza, fatica a fronteggiare. Il libro è assolutamente da leggere, e tra le altre cose, presenta un finale che ho molto apprezzato. Solo un piccolo appunto personale generico che vale per questo libro come per qualche altro autore moderno (Murakami?) . Ho trovato eccessivi “tecnicismi” nelle scene di sesso, che secondo me ottengono l’effetto contrario per il lettore di quello che l’autore si proponeva. Cosa vogliono insegnarci questi? Ogni buona intesa sessuale di coppia ha un suo percorso, che si affina con la reciproca conoscenza, fino a raggiungere il massimo grado in perfetta simbiosi tra le parti, ma è un “unicum”, per ogni coppia è diverso, perché non esistono (per fortuna) regole in questo campo. Un autore, per coinvolgere i lettori su questi argomenti, dovrebbe descrivere sì gli atti, ma, soprattutto, le “sensazioni” dei protagonisti, come ha fatto mirabilmente D.H. Lawrence con la sua “lady”.
Questo è solo ed esclusivamente un mio modesto punto di vista che, ovviamente, non incide assolutamente sul valore del libro che, ripeto, per me è molto bello e mi obbligherà a leggere qualche altro opera di questo autore.
 

gamine2612

Together for ever
Letto per “adotta un autore”.

Sapevo di essere stato fortunato con l”adozione” e questo è veramente un bel libro.

Non accenno alla trama per non “spoilerare” trattandosi di una “Spy Story e “noir” dove però questi ottimi argomenti sono, a mio avviso, solo una bellissima cornice che contiene la vera essenza del libro, che è il percorso di vita di un giovane inglese di belle speranze che, per la prima volta, si confronta con i fatti reali dell’esistenza nella prima Berlino del dopoguerra , e dove è coinvolto in qualche avvenimento abbastanza singolare che, con la sua scarsa esperienza, fatica a fronteggiare. Il libro è assolutamente da leggere, e tra le altre cose, presenta un finale che ho molto apprezzato. Solo un piccolo appunto personale generico che vale per questo libro come per qualche altro autore moderno (Murakami?) . Ho trovato eccessivi “tecnicismi” nelle scene di sesso, che secondo me ottengono l’effetto contrario per il lettore di quello che l’autore si proponeva. Cosa vogliono insegnarci questi? Ogni buona intesa sessuale di coppia ha un suo percorso, che si affina con la reciproca conoscenza, fino a raggiungere il massimo grado in perfetta simbiosi tra le parti, ma è un “unicum”, per ogni coppia è diverso, perché non esistono (per fortuna) regole in questo campo. Un autore, per coinvolgere i lettori su questi argomenti, dovrebbe descrivere sì gli atti, ma, soprattutto, le “sensazioni” dei protagonisti, come ha fatto mirabilmente D.H. Lawrence con la sua “lady”.
Questo è solo ed esclusivamente un mio modesto punto di vista che, ovviamente, non incide assolutamente sul valore del libro che, ripeto, per me è molto bello e mi obbligherà a leggere qualche altro opera di questo autore.

:wink: sono d'accordo con tutto, era piaciuto molto anche a me.
 

isola74

Lonely member
Il libro mi ha deluso per una buona metà, nel senso che non mi sembrava granchè nè come storia nè come scrittura.
Poi, come ha detto Elisa, dopo l'evento "cruento" (qualche dettaglio poteva evitare di racontarlo...), il tono sale e il racconto diventa avvincente tant'è che ho letto la seconda metà nella metà del tempo che ci ho messo per leggere la prima:wink:
Non mi è piaciuto il finale, troppo "strappato" secondo me.
 
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