Montale, Eugenio - L'agave su lo scoglio

zaratia

Sideshow
Questo week-end me ne stavo su uno scoglio in Liguria e osservavo il fiore di un agave tra le rocce... Beh, poi ho trovato su questo brano di Montale di cui avevo qualche ricordo...

Io lo trovo incredibilmente bello...


L'agave su lo scoglio


O rabido ventare di scirocco
che l'arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d'una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre, commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide ali dell'aria
ora son io
l'agave che s'abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d'alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d'ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
 
Ultima modifica di un moderatore:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
che meraviglia!

bellissimo il richiamo musicale da "rabido" a "alide", poi emozionanti le immagini evocative come "la vita che fugge come acqua tra le dita" fino ad arrivare all'emozione finale, che tutta la poesia prepara "oggi sento la mia immobilità come un tormento".


 
Alto