Russo, Carla Maria - L'amante del Doge

[1755. Il carnevale veneziano era all'apice: ovunque maschere festanti, fuochi artificiali, grida di ebbrezza e di giubilo. La biblioteca era l'unico luogo silenzioso del palazzo, così Caterina Dolfin vi si era rifugiata per sfuggire alla folla di invitati del console Smith. Tra quelle pareti, ricoperte di volumi introvabili in città per via della censura dei Dieci, Caterina si sentiva al sicuro. Fin dall'infanzia il padre l'aveva abituata a confrontarsi con i libri proibiti. A un tratto una voce aveva interrotto la lettura. Sulla porta un uomo imponente, asciutto, con l'aria divertita sul volto la scrutava. Era Andrea Tron, ambasciatore ed erede di una delle più facoltose famiglie di Venezia. Caterina non si era mai abbandonata ai sogni amorosi che occupavano i pensieri delle sue coetanee, ma in quell'istante sentì di appartenere a quell'uomo. Decise di lasciarsi tutto alle spalle, il marito, gli amici, accettò il muro che l'alta società della Serenissima le pose dinnanzi: ora era un'adultera. Ma il suo animo impetuoso non poteva accontentarsi del solo amore di Andrea e Caterina, circondatasi di letterati e filosofi , non fece che destarne la gelosia. Le chiacchiere sulla condotta disdicevole della sua amante, sui suoi ricevimenti clandestini portarono Tron a preferirle l'odiata cognata Cecilia. L'orgoglio sembrava doverli dividere per sempre, ma quando Caterina, caduta nella trappola dell'Inquisizione, si trova di fronte alla morte, Tron mette a rischio ogni cosa pur di salvarla.]


un libro sicuramente consigliato ad un pubblico femminile un pò sognatore, che ha voglia di ballare in immensi saloni, tra vestiti bellissimi e uomini di altri tempi...
la storia è scorrevole e appassionata, si legge tutta d'un fiato...l'autrice scrive molto bene, senza perdersi in inutile lungaggini...
non nego che mi sarebbe piaciuto vivere come caterina, la protagonista, una donna forte e coraggiosa e sicuramente molto avanti rispetto all'epoca...
da leggere quando si ha voglia di sognare un'altra vita...
 
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