Foscolo, Ugo - Alla sera

ginny cullen

slyterin member
Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

Ugo Foscolo
 
Ultima modifica di un moderatore:

ginny cullen

slyterin member
Ho scoperto questa poesia tramite la scuola e da subito mi è entrata nel cuore...forse è per il periodo che stavo passando ma mi sembrava che quelle rime parlassero un pò anche di me...e da allora questa è la mia poesia preferita in assoluto
 

ginny cullen

slyterin member
Qual è il tuo commento?
Nel senso, in che modo secondo te Foscolo satesse parlando di te?


:D
Foscolo nella poesia parlava della morte...ma la sera era vissuta da lui anche come un momento di pace e riflessione! Infatti parla sia di tranquille sere estive che di nevose e inquiete serate invernali.
Per me la sera è quello, un momento di pace e riflessione!
Anche quando capita una brutta giornata...non so ma il solo fatto che sia arrivata la sera mi conforta! Come a dire ok tutto è passato e domani è un altro giorno! :)
 
Alto