marea
New member
Ciao a tutti. Vorrei segnalarvi l'imminente uscita ( prima settimana di dicembre) del mio libro.
Dalla post fazione, che è (ovviamente) alla fine del libro ma secondo me rende il vero senso.
Non è stato facile, per nulla facile, decidere di pubblicare questo libro. Ancor prima di proporlo, peraltro in maniera molto disincantata e senza troppe speranze, mi sono chiesto se e quanto fosse giusto mettere in piazza, rendere pubbliche, quelle che sono state emozioni intime e private. Mi sono confrontato, ho voluto ricercare condivisione. Con tanti amici, con altri con cui avevo camminato insieme in quei ventisette giorni, ma soprattutto con la persona a cui il ricordo della mia sofferenza di allora, avrebbe potuto causare sofferenza attuale. Le sue parole le conserverò gelosamente nel cuore.
Non sono uno scrittore, non ritengo di esserlo. Mi piace pensare di essere semplicemente un traduttore di emozioni. Non riesco a scrivere in ogni momento, il foglio perde il suo candore bianco solo quando, improvvisamente e senza avvertimento, avverto la necessità di tradurre in parole quel che ho dentro
Descrizione dell'opera:
Improvvisamente, a trentasette anni e dopo tredici di matrimonio, una violenta crisi coniugale fa sprofondare Gianluca nel baratro della disperazione. Vuole a tutti i costi salvare il suo matrimonio, tenere unita la sua famiglia. I margini di ricomposizione sono ormai ridotti, e lui decide di porre in essere un tentativo disperato: sparire improvvisamente, per qualche tempo, nella speranza che la sua assenza faccia riflettere la moglie, che lei si renda conto che non vuole perderlo. Il Cammino di Santiago, ottocento chilometri da percorrere a piedi in poco meno di un mese, da Saint Jean Pied du Port, in Francia, a Santiago de Compostela, in Galizia. E quindi fino a Finis Terrae, sull’Oceano, dove un tempo gli uomini credevano finisse la terra, per compiere il rito del rogo dei vestiti bruciati e del bagno purificatore nella acque gelide dell’Atlantico. Un cammino interiore, nella speranza, vana, di trovare la moglie ad aspettarlo a Santiago, per ricominciare a camminare insieme nella vita. Il diario di quei ventisette giorni, nudo e crudo, rivisto, con sofferenza, due anni dopo: rivissuto passo dopo passo, spiegato “a coloro che non sanno”, nell’ottica di un recupero memoriale sincopato con pause e flashback che sballottolano il lettore tra dramma interiore e straordinarietà del Cammino. Questo libro non è una guida, anche ci troverete riferimenti a luoghi e città. Questo libro non è un romanzo, perché l’autore quelle strade, quei sentieri, li ha percorsi davvero. Questo libro non è scritto con inchiostro: su quelle pagine le parole le hanno scritte l’angoscia, la disperazione, la speranza, il sudore, il sangue. Quelle di un uomo che quando ha capito che stava perdendo tutto ciò che aveva, la sua famiglia, si è messo uno zaino in spalla ed ha cominciato a camminare. Sperando nel miracolo di salvare il suo matrimonio, alla fine ne ha ottenuto uno ancor più grande: trovare se stesso. E, forse, Dio.
Note sull'autore
Gianluca Lombardi, 40 anni, ciociaro di Ceccano, Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri da 23 anni, è giornalista pubblicista. Ha collaborato con "Il Quotidiano", "Ciociaria Oggi" e "Il Tempo"; è stato direttore del settimanale Apnea Press e della testata on line Apneapress.com. Dopo una lunga esperienza nei reparti antiterrorismo dell’Arma, nel 2007 è tornato ad occuparsi di quella che ama definire la «bassa giustizia»; lavora nel quartiere romano dell’Esquilino, dove la multietnicità si è ormai fatta strada.
Dalla post fazione, che è (ovviamente) alla fine del libro ma secondo me rende il vero senso.
Non è stato facile, per nulla facile, decidere di pubblicare questo libro. Ancor prima di proporlo, peraltro in maniera molto disincantata e senza troppe speranze, mi sono chiesto se e quanto fosse giusto mettere in piazza, rendere pubbliche, quelle che sono state emozioni intime e private. Mi sono confrontato, ho voluto ricercare condivisione. Con tanti amici, con altri con cui avevo camminato insieme in quei ventisette giorni, ma soprattutto con la persona a cui il ricordo della mia sofferenza di allora, avrebbe potuto causare sofferenza attuale. Le sue parole le conserverò gelosamente nel cuore.
Non sono uno scrittore, non ritengo di esserlo. Mi piace pensare di essere semplicemente un traduttore di emozioni. Non riesco a scrivere in ogni momento, il foglio perde il suo candore bianco solo quando, improvvisamente e senza avvertimento, avverto la necessità di tradurre in parole quel che ho dentro
Descrizione dell'opera:
Improvvisamente, a trentasette anni e dopo tredici di matrimonio, una violenta crisi coniugale fa sprofondare Gianluca nel baratro della disperazione. Vuole a tutti i costi salvare il suo matrimonio, tenere unita la sua famiglia. I margini di ricomposizione sono ormai ridotti, e lui decide di porre in essere un tentativo disperato: sparire improvvisamente, per qualche tempo, nella speranza che la sua assenza faccia riflettere la moglie, che lei si renda conto che non vuole perderlo. Il Cammino di Santiago, ottocento chilometri da percorrere a piedi in poco meno di un mese, da Saint Jean Pied du Port, in Francia, a Santiago de Compostela, in Galizia. E quindi fino a Finis Terrae, sull’Oceano, dove un tempo gli uomini credevano finisse la terra, per compiere il rito del rogo dei vestiti bruciati e del bagno purificatore nella acque gelide dell’Atlantico. Un cammino interiore, nella speranza, vana, di trovare la moglie ad aspettarlo a Santiago, per ricominciare a camminare insieme nella vita. Il diario di quei ventisette giorni, nudo e crudo, rivisto, con sofferenza, due anni dopo: rivissuto passo dopo passo, spiegato “a coloro che non sanno”, nell’ottica di un recupero memoriale sincopato con pause e flashback che sballottolano il lettore tra dramma interiore e straordinarietà del Cammino. Questo libro non è una guida, anche ci troverete riferimenti a luoghi e città. Questo libro non è un romanzo, perché l’autore quelle strade, quei sentieri, li ha percorsi davvero. Questo libro non è scritto con inchiostro: su quelle pagine le parole le hanno scritte l’angoscia, la disperazione, la speranza, il sudore, il sangue. Quelle di un uomo che quando ha capito che stava perdendo tutto ciò che aveva, la sua famiglia, si è messo uno zaino in spalla ed ha cominciato a camminare. Sperando nel miracolo di salvare il suo matrimonio, alla fine ne ha ottenuto uno ancor più grande: trovare se stesso. E, forse, Dio.
Note sull'autore
Gianluca Lombardi, 40 anni, ciociaro di Ceccano, Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri da 23 anni, è giornalista pubblicista. Ha collaborato con "Il Quotidiano", "Ciociaria Oggi" e "Il Tempo"; è stato direttore del settimanale Apnea Press e della testata on line Apneapress.com. Dopo una lunga esperienza nei reparti antiterrorismo dell’Arma, nel 2007 è tornato ad occuparsi di quella che ama definire la «bassa giustizia»; lavora nel quartiere romano dell’Esquilino, dove la multietnicità si è ormai fatta strada.