Darkay
b
Colin è un giovane parigino ricco e annoiato. Passa il tempo dedicandosi a ricette inverosimili, strimpellando bizzarri strumenti di sua invenzione, bighellonando con Chick - il suo migliore amico - un ingegnere spiantato e sperperone che ha uno strano pallino: collezionare le opere di Jean-Sol Partre. Poi, nella vita del signorino entra, in modo esplosivo, l'amore. L'incontro con la bella Chloé è un colpo di fulmine: decidono di sposarsi nel giro di pochi giorni. Al ritorno dal viaggio di nozze, Chloè si ammala. Nei suoi polmoni si annida un male terribile, fatica a respirare. Mentre il tempo va sempre più veloce, e l'appartamento dove vivono, inizialmente di dimensioni faraoniche, si fa sempre più stretto...
Quando un libro mi invade così tanto, faccio sempre fatica a dare un giudizio. L'edizione Marcos y Marcos, la prefazione di Ivano Fossati, il titolo, ma soprattutto sapere che il genio di cui ascolto le note (Boris Vian, trombettista jazz) ne era anche l'artefice hanno innestato in me una curiosità immediata. Pagina dopo pagina entravo nella casa di Colin, sentivo il profumo di chloe nel cuscino di colin e m'incuriosivo sull'utima orpera di Partre, cresceva in me, come nella protagonista, la ninfea e il bisogno di colori, odori, fiori...è la schiuma dei miei giorni. E' un libro surreale, tenero, grottesco, pieno di immagini evocative e di poesia. Lo stile pirotecnico di Vian, i suoi giochi di prestigio, le trovate comiche alla Queneau, le critiche al modus vivendi borghese fanno di questo romanzo un vero e proprio capolavoro.
Di sicuro uno dei libri più belli e anticonformisti che abbia mai letto.
Quando un libro mi invade così tanto, faccio sempre fatica a dare un giudizio. L'edizione Marcos y Marcos, la prefazione di Ivano Fossati, il titolo, ma soprattutto sapere che il genio di cui ascolto le note (Boris Vian, trombettista jazz) ne era anche l'artefice hanno innestato in me una curiosità immediata. Pagina dopo pagina entravo nella casa di Colin, sentivo il profumo di chloe nel cuscino di colin e m'incuriosivo sull'utima orpera di Partre, cresceva in me, come nella protagonista, la ninfea e il bisogno di colori, odori, fiori...è la schiuma dei miei giorni. E' un libro surreale, tenero, grottesco, pieno di immagini evocative e di poesia. Lo stile pirotecnico di Vian, i suoi giochi di prestigio, le trovate comiche alla Queneau, le critiche al modus vivendi borghese fanno di questo romanzo un vero e proprio capolavoro.
Di sicuro uno dei libri più belli e anticonformisti che abbia mai letto.