Che dire di un film che è stato studiato da tutti ed è stato già detto di tutto dai cinefili di tutto il mondo e anche dai maggiori intellettuali degli ultimi settantanni compreso Borges?
Che dire di un film del 1941 che ha rivoluzionato la cinematografia e che è stato ostacolato alla sua uscita proprio dal magnate della stampa a cui si è ispirato?
E' come commentare La divina commedia o I promessi sposi!
Rivisto dopo tanti anni mi ha colpito ancora per la lucidità e la potenza delle sue immagini, ogni fotogramma ha un senso palese e dei significati simbolici che ancor oggi sono attualissimi.
Si parla di tanto potere e di tanto denaro e di come questo potere e denaro possano moltiplicarsi e di come i media possono costruire una "verità" anche solo dalla grandezza di un titolo di un articolo.
Si parla della solitudine di chi gestisce questo potere e della sua aridità affettiva, bloccata psicologicamente durante l'infanzia.
Si parla di possesso, di avidità, di consumismo, di narcisismo.
Si parla talmente di tante cose sia guardando la società che il singolo individuo, da essere un'enciclopedia di riflessioni.
Poi Kane è l'archetipo di tutti i grandi personaggi megalomani dello schermo, impersonato da Orson Wellws in modo superbo, penso che tutti gli attori venuti dopo di lui abbiano tentato di superare la grandezza di questa interpretazione, secondo me magistrale, tanto da bucare lo schermo e da restare presente nella memoria per sempre.
Grandissimo film, ingiudicabile proprio perchè dentro c'è il cinema, con tutti i suoi generi, dal giallo alla tragedia, dalla commedia al documentario e se ne potrebbe parlare per ore.
E' un trattato di sociologia, di economia, di psicologia e chi più ne ha più ne metta.
Cinque stelle sono poche