VI Cineforum - Quarto potere (Welles, Orson)

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elisa

Motherator
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Si apre il topic per recensire il film che ha vinto il VI Cineforum: Quarto potere di Orson Welles

Prego!:YY
 

zaratia

Sideshow
Vabbeh... comincio io... :??

:?? Se devo essere sincero mi sono addormentato dopo dieci minuti :?. Al risveglio (credo fossero passati dieci minuti) mi sono imposto di arrivare alla fine senza dormire, con successo: è stata durissima ma ce l'ho fatta (non altrettanto si può dire della mia compagna di visione, che ha ronfato per 110 minuti!!!) Non mi è piaciuto, mi sono annoiato terribilmente!!! Non so che giudizio dare, e non sono abbastanza cinefilo da poter interpretare il film inquadrandolo nel periodo storico in cui è stato girato.

Posso dire che è sicuramente un classico. Tutti i temi, da quello psicologico sulla personalità del protagonista a quello sul potere di chi gestisce i media, sono sicuramente attualissimi...

Non mi sento di dare un voto! :MM
 

Lauretta

Moderator
questo è uno dei miei film preferiti, ammettendo che sia un po' pesantino per chi non è abituato a vedere mattoni stroici. Orson Wells è un mago nel cinema, la capacità che ha avuto per far trasparire il potere di chi gestisce i media è sublime, per non parlare della parte psicologica del protagonista.
l'uomo che non ha ricevuto amore, e mai riuscirà a darlo veramente. il cartello che apre la prima scena e la chiude: Vietato l'ingresso; per far capire che nesuno capirà il vero segreto di quest'uomo, apparentemente forte ma triste dentro.

bellissimo 5/5
 

gio84

New member
!!!ATTENZIONE SPOILER!!!

Questo film è stato considerato il film più bello del mondo; questa dicitura è stata assegnata da una giuria di professionisti nell'ambito di "Le cahiers du cinema", seguito a parimerito da "La morte corre sul fiume" di Charles Laughton e "La regola del gioco" di Jean Renoir, secondo posto ex equo.

A me è piaciuto molto; si tratta di un flashback, tramite il quale un gruppo di giornalisti cerca di scoprire i segreti della vita di Charles Forster Kane, magnate della stampa, uomo politico, opinionista e erede di un grandissimo impero economico. Lui può possedere tutto, ma l'unica cosa che pronuncia sul letto di morte è proprio l'unica cosa che non ha mai potuto realmente avere, o meglio, che ha perso (i suoi genitori).

La fine del film, assegnata al commento di incompletezza del documentario girato dai giornalisti sulla vita di Kane - il documentario ha detto cosa ha fatto Kane e non chi era -, sta a significare la difficoltà del cinema nel sondare la psicologia umana (a questo proposito è molto ricorrente la figura del puzzle).

Il cinema può indagare certi aspetti della vita (si veda l'inquadratura che oltrepassa il cartello No trepassing), ma non li può risolvere. Non si può risolvere i mistero della vita di una persona attribuendo un significato univoco a un nome (che tra l'altro viene svelato solo allo spettatore, ma all'interno del film rimarrà ancora un segreto).

Un'unica critica la muoverei alla questione della traduzione. Il nome Rosebud (letteralmente bocciolo di rosa) viene tradotto con Rosabella (come se fosse il nome di una donna).

Film molto bello 5/5
 

zaratia

Sideshow
Un'unica critica la muoverei alla questione della traduzione. Il nome Rosebud (letteralmente bocciolo di rosa) viene tradotto con Rosabella (come se fosse il nome di una donna).

io trovo sia il modo migliore per tradurre quella parola. infatti non esiste in italiano una parola unica per tradurre rosebud.
 

gio84

New member
io trovo sia il modo migliore per tradurre quella parola. infatti non esiste in italiano una parola unica per tradurre rosebud.

Mmm, però è stato necessario un goffo sottotitolo che spiegasse Rosebud = Rosabella. Quando lo spettatore vede lo slittino che brucia, e legge Rosebud, non lo collega immediatamente al nome Rosabella, se non grazie al sottotitolo.
Diciamo che il riferimento al fatto che potesse tarattarsi di una donna misteriosa, è stata una libera interpretazione del film originale.

Forse se avessero lasciato il nome in lingua inglese non avrebbe fatto lo stesso effetto? Lo credo anche io.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Che dire di un film che è stato studiato da tutti ed è stato già detto di tutto dai cinefili di tutto il mondo e anche dai maggiori intellettuali degli ultimi settantanni compreso Borges?

Che dire di un film del 1941 che ha rivoluzionato la cinematografia e che è stato ostacolato alla sua uscita proprio dal magnate della stampa a cui si è ispirato?

E' come commentare La divina commedia o I promessi sposi!

Rivisto dopo tanti anni mi ha colpito ancora per la lucidità e la potenza delle sue immagini, ogni fotogramma ha un senso palese e dei significati simbolici che ancor oggi sono attualissimi.

Si parla di tanto potere e di tanto denaro e di come questo potere e denaro possano moltiplicarsi e di come i media possono costruire una "verità" anche solo dalla grandezza di un titolo di un articolo.

Si parla della solitudine di chi gestisce questo potere e della sua aridità affettiva, bloccata psicologicamente durante l'infanzia.

Si parla di possesso, di avidità, di consumismo, di narcisismo.

Si parla talmente di tante cose sia guardando la società che il singolo individuo, da essere un'enciclopedia di riflessioni.

Poi Kane è l'archetipo di tutti i grandi personaggi megalomani dello schermo, impersonato da Orson Wellws in modo superbo, penso che tutti gli attori venuti dopo di lui abbiano tentato di superare la grandezza di questa interpretazione, secondo me magistrale, tanto da bucare lo schermo e da restare presente nella memoria per sempre.

Grandissimo film, ingiudicabile proprio perchè dentro c'è il cinema, con tutti i suoi generi, dal giallo alla tragedia, dalla commedia al documentario e se ne potrebbe parlare per ore.

E' un trattato di sociologia, di economia, di psicologia e chi più ne ha più ne metta.

Cinque stelle sono poche :D
 

zolla

New member
cine forum quarto potere

Citizen Kane è l'esposizione di un enigma:un simbolico cartello,no trespassing,vietato l'ingresso,apre e chiude il film.Il film si presenta come un blocco chiuso,che si vuole impenetrabile. L'enigma resiste all'inchiesta del giornalista Jerry Thompson svolge per svelarlo. Non resiste all'onniscienza dell'autore. La chiave è semplice,il trauma del piccolo Charles Kane,strappato ai genitori mentre giocava con la slitta chiamata Rosebud. Dunque, la sua insoddisfazione e il suo comportamento derivano da un'immaturità di fondo...Vi ricorda qualcuno,un certo Citizen Berlusk???
 

elisa

Motherator
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sintesi delle recensioni postate fino adesso:

zaratia: non piaciuto, annoiato, senza voto
Lauretta: tra i preferiti, bellissimo, 5 /5
gio84: piaciuto molto, molto bello, 5/5
elisa: grandissimo film, 5/5


Quattro persone hanno postato le loro critiche, tre a pieni voti ed uno senza voto!
Coraggio gente partecipate :wink:
 

swann

New member
I commenti precedenti hanno inquadrato molto bene i temi principali del film e la psicologia del personaggio; aggiungo solo che si tratta di una pietra miliare anche per quanto riguarda l'aspetto tecnico, soprattutto grazie all'innovativo utilizzo del campo lungo. Penso ad esempio alla scena iniziale in cui i genitori di Kane, all'interno della casa, discutono del suo affidamento e il bambino è perfettamente visibile attraverso la finestra mentre gioca nella neve.
All'epoca fu una rivoluzione.

Capolavoro. 5/5
 

elisa

Motherator
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aggiungo anche l'ultima recensione pervenutaci

zaratia: non piaciuto, annoiato, senza voto
Lauretta: tra i preferiti, bellissimo, 5 /5
gio84: piaciuto molto, molto bello, 5/5
zolla: commento
elisa: grandissimo film, 5/5
swann: pietra miliare dal punto di vista tecnico, capolavoro, 5/5

quattro en plein e un non classificato e sei commenti in tutto, forza gente potete ancora partecipare, non perdete questa occasione :wink:
 
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