Shakespeare, William - Monologo di Amleto

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Essere o non essere, questo è il problema.
Se sia più nobile sopportare
le percosse e le ingiurie di una sorte atroce,
oppure prendere le armi contro un mare di guai
e, combattendo, annientarli.
Morire, dormire.
Niente altro.
E dire che col sonno mettiamo fine
al dolore del cuore e ai mille colpi
che la natura della carne ha ereditato
È un epilogo da desiderarsi devotamente.
Morire, dormire.
Dormire, forse sognare: ah, c'é l'ostacolo,
perchè in quel sogno di morte
il pensiero dei sogni che possano venire,
quando ci saremo staccati dal tumulto della vita,
ci rende esitanti.
Altrimenti chi sopporterebbe le frustate e lo scherno del tempo
le ingiurie degli oppressori, le insolenze dei superbi,
le ferite dell'amore disprezzato,
le lungaggini della legge, l'arroganza dei burocrati
e i calci che i giusti e i mansueti
ricevono dagli indegni.
Qualora si potesse far stornare il conto con un semplice pugnale,
chi vorrebbe portare dei pesi
per gemere e sudare
sotto il carico di una vita logorante
se la paura di qualche cosa dopo la morte,
il paese inesplorato dal quale nessun viandante ritorna,
non frenasse la nostra volontà,
facendoci preferire i mali che sopportiamo
ad altri che non conosciamo?
Così la coscienza ci fa tutti vili
e così il colore innato della risolutezza,
lo si rovina con una squallida gettata di pensiero
e le imprese d'alto grado e il momento,
proprio per questo, cambiano il loro corso
e perdono persino il loro nome di azioni
 

gcbmp

New member
Per me Shakespeare è un grande. Da poco la professoressa di lettere ce ne ha parlato e in particolare appunto con la storia di Amleto. Questo pezzo, però, non l' avevo letto anche se penso sia il più famoso: già da piccoline io e mia sorella ripetavamo il primo verso e sapevamo esattamente da dove fosse tratto.
 

Cle91

New member
io ho studiato shakespeare qst anno ed è stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita. leggere i suoi versi, le sue opere, mi hanno indubbiamente arricchita. Questo monologo potrebbe riassumere tutto il significato dell'umanità ed è incredibile. Non ci sono parole.
 

Mizar

Alfaheimr
Una vetta...ma tra le tragedie. Benchè sia in versi non si tratta di poesia.

Il monologo e l'Hamlet tutto sono davvero grande tragedia. Hamlet, nonostante la precisione di dettaglio quanto al qui ed all'ora, è essere umano scarnificato da ogni accidente: è uomo e null'altro. Il suo domandarsi è il domadarsi di ogni uomo, in ogni dove e quando.
La immagine del dolore, della sofferenza, del patire che sottende l'operami pare fondante. Simile sostanza, sotto altra forma, caratterizzava l'Eschilo dei due attori in luogo di uno, l'Eschilo del pathei mathos.
Ho il sospetto si tratti del nucleo di ogni tragedia.
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Una vetta...ma tra le tragedie. Benchè sia in versi non si tratta di poesia.

Il monologo e l'Hamlet tutto sono davvero grande tragedia. Hamlet, nonostante la precisione di dettaglio quanto al qui ed all'ora, è essere umano scarnificato da ogni accidente: è uomo e null'altro. Il suo domandarsi è il domadarsi di ogni uomo, in ogni dove e quando.
La immagine del dolore, della sofferenza, del patire che sottende l'operami pare fondante. Simile sostanza, sotto altra forma, caratterizzava l'Eschilo dei due attori in luogo di uno, l'Eschilo del pathei mathos.
Ho il sospetto si tratti del nucleo di ogni tragedia.
Di quelle che contano almeno
 
Alto