Gli slogan studenteschi

elisa

Motherator
Membro dello Staff
In questo forum ci sono persone di tutte le età, ma tutti siamo stati a scuola e forse una cosa ci unisce, gli slogan studenteschi.

Io manifestavo negli anni 70, gli echi del 68 erano vicinissimi e il 77 è stato un anno intenso per la protesta studentesca, con risvolti spesso drammatici.

Apro questo topic per segnalare gli slogan degli ultimi quarantanni.

Inizio io ricordando uno del Maggio francese, il 2 maggio 1968 ci fu l'occupazione della Sorbona a Parigi, scandito in tutti i cortei, da tutti gli studenti anche quelli non "barricaderi"

Ce n’est qu’un début, continuons le combat!

lo si scandiva in francese durante le manifestazioni, tradotto in italiano recita così: Non è che l'inizio, continuiamo a combattere!
 
In questi giorni ne gira uno, secondo me, spettacolare:

Silvio, se hai i capelli lo devi alla ricerca!

Dopo essere apparso in uno striscione, è stato anche usato come slogan.
 

Salvo che in rari casi, qui in Italia scioperi e/o manifestazioni non hanno mai pienamente ottenuto i propri obiettivi (a volte non li hanno ottenuti proprio).

perchè nella maggior parte dei casi non c'è convinzione...non si sciopera per ottenere qualcosa ma solo per creare disagi oppure, e questo è davvero triste, perchè lo fanno anche gli altri!
 

Kiki

New member
Questa l'ho letta su uno striscione appeso davanti alla facoltà di Matematica a Pisa: "Legge 133: più irrazionale della radice di 2!"
 
Senza offesa per nessuno e senza scopo di far polemica, l'ultimo che ho gridato è stato questo:

Fascisti carogne tornate nelle fogne!


Vibra-toruccio tu non leggere :YY:mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
(Car)lotta comunista


per sottolineare il doppio scopo che hanno i maschietti quando manifestano :mrgreen:
 
Grandiosa manifestazione a Firenze negli anni '70 contro la fame nel mondo.
Agli automobilisti che si lamentavano:
"Voi avete fretta, loro hanno fame !"
 

SALLY

New member
Senza offesa per nessuno e senza scopo di far polemica, l'ultimo che ho gridato è stato questo:

Fascisti carogne tornate nelle fogne!

.....è anche uno dei miei ultimi...come dice Elisa, negli anni 70', echi del 68', e anche : Fascisti, borghesi, ancora pochi mesi. E anche : Lotta dura, senza paura. Per ora non me ne vengono in mente altri :?
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
L'unico slogan che ricordo era <<un uomo senza dio è come un pesce senza bicicletta>> e poi <<DIO>> seguito da una <<E>> rovesciata e barrata che in linguaggio algebrico significa <<non esiste>>

Quando mi iscrissi io all'università, diedi subito un'occhiata alle bacheche dei gruppi studenteschi.

C'erano quelli del fuan (fascisti), che purtroppo erano vivi.

Poi i socialisti, i bettini craxi junior.
Mi informai: erano in tre.
Normale: intanto a quell'epoca a 20 anni si faceva gli alternativi, non i rampanti; e poi se a 20 anni avevi per leader craxi, era perchè non capivi cosa volesse dire avere 20 anni.

Poi c'erano i comunisti leninisti.
Io andai a una loro riunione nella speranza che ci fosse pieno di ragazze padrone della loro sessualità, che... e invece niente: tutti maschi a parlare del modello economico di una fabbrica di biciclette coreane dove i compagni e le compagne operaie erano felici e aspettavano il radioso sole dell'avvenire. Mi annoiai tantissimo e non tornai mai più. Se ci tornassi adesso, credo che riderei sguaiatamente per tutto il tempo dell'incontro e magari anche per qualche oretta dopo.

Antonio era un mio amico sempre bastiancontrario, e mi trascinò dai cattolici popolari.
Il titolo dell'incontro era qualcosa del tipo << la verginità è ancora un valore? >>
E io << ma Antonio, ma sono scemi? >>
<< Dai, dai ascolta... >>
<< Ma dai Antonio, ma sei scemo pure tu? >> e me la filai.
Peccato perchè lì le ragazze c'erano. Veramente un peccato.
Giorni dopo Antonio venne espulso dai cattolici popolari per aver affisso nella loro bacheca la foto di un imene e... tutto ciò che c'era intorno.
Lui sosteneva che bisognava sapere di cosa si parlava.
Peccato perchè grazie a lui riuscivo a fare le fotocopie a 30 lire invece che a 100.
 

wolverine

New member
mai scritto uno slogan e non ho quasi mai partecipato alle manifestazioni di massa...troppo caotiche e non si conclude niente...e per questo non ero vista di buon occhio, ma quando andavo a scuola e c'erano gli scioperi io andavo a scuola lo stesso e cercavo il dialogo con chi di dovere...di spiegare i motivi perché ci spingevano a comportaci in un determinato modo, comunque il preside era un uomo molto comprensivo e cercava di venire incontro a chi era pronto a ragionare e trattava i casi singolarmente, così ho potuto interrompere lo stage obbligatorio e far passare il lavoro part-time estivo come stage, anche se in verità era un vero e proprio lavoro con buste paga...ripeteva sempre che bisognava parlare per farsi capire e non urlare perché nessuno ti legge in testa...ma quando è andato in pensione è iniziata l'anarchia!
 
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