Ruiz Zafòn, Carlos - L'ombra del vento.

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Babuc

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Premessa: un titolo enigmatico per una storia altrettanto misteriosa.

Vi è mai capitato di emozionarvi alla fine di un libro tanto da desiderare che la storia non finisse mai? Se ciò non vi è mai successo sono sicura che questa sia la volta buona. La penna di questo formidabile scrittore spagnolo è riuscita a racchiudere in 439 pagine ogni magnificenza della lettura.

Leggendo altre recensioni mi sono stupita di quanto potessero essere identiche le sensazioni, le emozioni che scaturiscono da un romanzo, certo è normale direte voi, ma questa è la prima volta che ho sentito una reale gelosia.

Avrei voluto che questo libro fosse solo mio, un po' come nella storia di Daniel, il protagonista di questo libro, che si impossessa di "L'ombra del vento" di Juliàn Carax un giorno in cui suo padre gli rivelerà l'esistenza del "Cimitero dei Libri Dimenticati". Il ragazzino, ancora molto giovane, non sa ancora che il suo destino sarà segnato da quella scoperta e si susseguiranno per lui avvenimenti drammatici, passioni e problemi affrontati con una razionalità invidiabile, anche grazie al caro amico Fermìn al quale Zafòn concede l'onore di arricchire il libro di perle di saggezza che sicuramente non farete a meno di segnarvi su qualche foglietto svolazzante. Le analogie tra le vite di Daniel e di J. Carax sapranno sicuramente sconvolgervi.

L'equilibrio nella scrittura di Zafòn è sicuramente uno degli elementi ammaliatori, ma sono sicura che non farete a meno di innamorarvi di una delle intrigantissime personalità dei personaggi.
 
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