Tornatore, Giuseppe - Nuovo Cinema Paradiso

mado84

New member
ciao a tutti, volevo sapere chi di voi ha visto questo film e cosa ne pensa. io lo trovo davvero stupendo. E' una storia davvero intensa e commuovente...
non mi vergogno a dirlo, ma tutte le volte che lo vedo mi scappa qualche lacrimuccia...
 
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Robbie

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Io piango senza ritegno... è stupendo, mi rammarico solo di essere riuscito a vedere solo la versione tagliata per la tv (quella che finisce con la scena dei baci), vorrei tanto vedere l'integrale! Da allora ho scoperto tornatore e devo dire che i suoi film mi appassionano, non puoi non affezionarti ai suoi personaggi.
 

Masetto

New member
Nuovo Cinema Paradiso è tutto sommato un buon film, largamente autobiografico, degno dei premi vinti recentemente a Bari. Tornatore si conferma un bravo assimilatore - i suoi modelli sono qui Amarcord di Fellini e il melò più patetico - che rimpasta con sue personali invenzioni la leggenda del cinema, ne celebra la mitologia con un'accurata ricostruzione dei rituali, e sa raccontare il ritratto di quell'amicizia tra Alfredo e Totò sullo sfondo d'una malinconia, ironica e affettuosa, molto pungente. Il suo film non è per i palati che pretendono capolavori. Come la rievocazione del paese e dei suoi costumi appartiene al bozzetto provinciale nostalgico, così le varie tappe del rapporto fra Totò ed Elena tradiscono il gusto del fotoromanzo. La qualità dell'immagine e la misura del narrare, che è quanto più conta, sono però rimarchevoli, e se si eccettua il ritrovarsi fra i due ex innamorati, di cui lo spettatore più esigente avrebbe probabilmente fatto a meno, e quel certo piagnucolio serpeggiante nella seconda metà, il film è assai godibile. Ha scene divertenti, personaggi pittoreschi, ambienti che sembrano ritagliati nell'irrealtà della memoria (la piazza su cui nasce il Cinema Paradiso, trovata nel paese di Palazzo Adriano), più d'uno scorcio storico è attendibile, i classici del divismo che passano durante il film sono i chicchi d'un rosario recitato in omaggio a Renoir, a Ford, a Visconti, a Germi, a Matarazzo, al principe De Curtis, a tanti altri sovrani del Mito, e al popolo dei fedeli che ne celebrava il culto.
Giovanni Grazzini, da Il Messaggero
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
indubbiamente il più bello di Tornatore, ricco ed emozionante, pieno di immagini e di parole. Con Tornatore si entra nel suo mondo, nella sua immaginazione, non lascia molto spazio allo spettatore, che non immagina nulla di quello che non si vede, perchè racconta tutto, ed è questo il bello del suo cinema, ti lasci guidare da lui, nella sua storia e ritorni bambino.
 

El_tipo

Surrealistic member
sarò ampiamente impopolare, ma per me questo film è una delle opere più sopravvalutate della cinematografia italiana.
Lo vedo sempre al vertice delle classifiche, ne leggo sempre pareri positivi dai critici...ma per quanto mi sforzi di capirne il senso, rimango solo legato agli aspetti tecnici, indiscutibili.
personalmente ritengo che sia un film emotivamente scontato, che ha preso qualcosa in più di un semplice "spunto" da amarcord di fellini, che non aggiunge niente al nostro bagaglio culturale.

insomma un film molto ben fatto, di qualità, ma deludentemente banale
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sarò ampiamente impopolare, ma per me questo film è una delle opere più sopravvalutate della cinematografia italiana.
Lo vedo sempre al vertice delle classifiche, ne leggo sempre pareri positivi dai critici...ma per quanto mi sforzi di capirne il senso, rimango solo legato agli aspetti tecnici, indiscutibili.
personalmente ritengo che sia un film emotivamente scontato, che ha preso qualcosa in più di un semplice "spunto" da amarcord di fellini, che non aggiunge niente al nostro bagaglio culturale.

insomma un film molto ben fatto, di qualità, ma deludentemente banale

credo che i limiti di Tornatore stiano tutti nel suo raccontarsi un po' rindondante e barocco, ma in questo film ha toccato in modo più che mirabile l'essenza del cinema, che è legato all'infanzia sia fisica che simbolica, in questo simile a Fellini indubbiamente, ma chi non è tributario a Fellini? Poi lui si racconta, si racconta, si racconta... e lo fa anche bene, anche se tutto è sullo schermo per cui forse diventa troppo estetico, troppo tecnico, ma questo è il suo stile e in questo film, secondo me, lo stile del regista emoziona.
 

zolla

New member
Certo alcune scene sono telefonate,aleggia una immagine stereotipata di alcuni luoghi comuni associati all'Italia e alla Sicilia in particolare,ma il film rimane girato molto bene,forse un pò lungo ma decisamente godibile.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Bel film, di gran lunga migliore nella prima parte che nella second, anche se, onestamente, dopo le tanti lodi che avevo sentito in giro, mi aspettavo qualcosa in più.
Ha il merito di far respirare in ogni suo momento il grande amore che Tornatore ha per il cinema, che non è solo banale pellicola infiammabile, ma è emozione, dedizione, sacrificio, passione, in una parola, vita.
Dall'altro, la storia di Salvatore mi ha messo tristezza. Salvatore che non ha avuto la possibilità di scegliere, che ha vissuto per trent'anni con false certezze, inseguendo per tutta la vita un amore che esisteva solo nel suo passato. Sembra volerci dire che non si possono avere entrambe le cose, non si può avere l'amore della propria vita e realizzare, al tempo stesso, i propri sogni e le proprie ambizioni, Salvatore non poteva avere Elena e diventare un grande regista. O l'uno o l'altro. E' diventato un grande regista alla fine, uno famoso, di quelli che leggi sul giornale ma ne è valsa la pena?
Bellissima la colonna sonora di Morricone.
 

Grantenca

Well-known member
Certo, è un film che si può vedere, forse un po' lungo, ma in molte parti piacevole. Non sento però il desiderio di rivederlo.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Rivisto dopo una quindicina d'anni, l'ho apprezzato ancora più della prima volta :)
Non saprei dire il perché, di certo ci sono alcune parti inverosimili come la storia con Elena ma, mentre guardavo il film, non mi sono soffermata su certi aspetti, nel senso che mi sono lasciata completamente trascinare dalla poesia e dalla magia della pellicola, senza pormi nessuna domanda. Un omaggio al cinema e, soprattutto nella prima parte, un omaggio alla vita; il personaggio di Alfredo è bellissimo, anche dopo l'incidente mostra una vitalità e una forza non comuni e l'amicizia con Totò li rende frizzanti e gioiosi entrambi, accomunati dallo sconfinato amore per il cinema, vero protagonista di questo film, inteso sia in senso generico che specifico: il Nuovo Cinema Paradiso, che muore insieme alla spensieratezza e ai sogni del protagonista, lasciando il posto il primo al "progresso", i secondi all'età malinconica dei desideri non realizzati.
Ho visto la parte per la TV, quella che ha come ultima scena quella dei baci; apprendo adesso, leggendo i vostri post, che c'è un'altra versione che finisce diversamente ... qualcuno può raccontarmela in MP?
 
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