Rainer, Massimo - Rosso Italiano

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
"Sullo sfondo della torrida estate milanese la Dea pagana, un'assassina dall'identità sconosciuta, miete vittime tra le forze dell'ordine e della magistratura con macabra ferocia. Sono sulle sue tracce Annibale e Valsesi, due poliziotti agli antipodi, sia politicamente che operativamente...Nel frattempo, da Tokio sbarcano tre misteriosi giapponesi, tutti con il mignolo tagliato, segno inequivocabile della loro appartenenza alla Yakuza. Che cosa ci fanno in Italia? E chi è Aska, la ragazza cui danno la caccia? Rainer descrive un'Italia feroce e violenta. Dove l'unica legge è quella del più forte. Dove la redenzione non è che una flebile luce in una distesa di oscurità."

Lo inizio questa sera, dopo averne sentito molto parlare tra amici e finalmente oggi ho ritirato la mia copia con autografo e dedica personalizzata! :YY
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Per commentare un libro così, scelgo una serie di parole che mi sono venute in mente man mano lo leggevo.
Violento. Spietato. Perverso. Crudo. Vendicativo. Inaudito. Ironico. Splatter. Pulp. Vero.
Per chi ama i noir, i thriller, i gialli questa è una lettura che non può mancare assolutamente. Originale nel modo di narrarlo, moooolto Tarantino style (mi concedo questa espressione).
Avvincente la trama e intriganti i personaggi, finale a sorpresa perfetto. Generalmente diffido dalle storie di questo genere ambientate in Italia, non so perché ma non mi convincono mai. Forse sono troppo suggestionata dall’ “americanismo” di film/telefilm sul generis, idem per i libri. Questa volta però Massimo Rainer mi ha fatto cambiare idea con il suo libro, è troppo bello! Definizione suggerita: spacca!

Ah… no, dimenticavo, ultime due parole: Geniale. Eccitante.
 

samanthofox

New member
Non mi è piaciuto. Un noir dovrebbe essere credibile, questo non lo è. E comunque gli manca pure una logica interna. L'efferattezza degli eventi narrati è del tutto fine a se stessa. I personaggi sono caratterizzati in modo banale e grossolano. Le loro motivazioni sono spesso difficilmente comprensibili. La parte finale è fastidiosamente didascalica, a dipanara una trama che si dimentica volentieri appena chiuso il libro. Peccato, perché all'inizio si lascia leggere abbastanza bene e alcuni passaggi sono anche divertenti.
 
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