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Barton Fink - È successo a Hollywood
1991
Palma d'oro a Cannes 1991.
Un film angosciante ricchissimo di spunti (forse troppo). Se fossi un critico cinematografico, potrai sbizzarrirmi su dettagli e particolari. La verità è che il film mi ha stancato e lasciato con l'amaro in bocca. Riporto il commento trovato su wiki, tralasciando la descrizione del film:
I fratelli Coen deviano dall'opera di decostruzione dei generi operata nei precedenti film e realizzano una pellicola estremamente densa di simboli e significati non esauriti in se stessi ma rimandanti ad una visione estremamente angosciata della vita. I personaggi con la loro fisicità, gli oggetti (il pacco, la carta che si scolla dal muro, lo scoglio su cui si infrange l'onda, il lavandino, la spiaggia e la ragazza) e i suoni, elementi di vita nella stagnazione dell'hotel Earl, sono momenti della rappresentazione che ne permettono i collegamenti senza che essa si dipani fino al suo scioglimento (il pacco rimane chiuso, senza la volontà di trovare una risposta). Il personaggio di Barton Fink scivola nella sua condizione così come scivola il film passando da commedia a tragedia. Barton si rivela l'esatto contrario di ciò che appare, incapace di "sentire" ciò che vorrebbe descrivere con la bravura di cui si vanta, ma trova comunque uno sbocco estetico realizzando quello che ritiene essere la sua opera migliore. Le meravigliose capacità visive che hanno reso i Coen celebri risultano, in questo film, estremamente convincenti. I colori opachi, tra il verde e il grigio, dell'hotel Earl sono l'ambientazione ideale per la stagnazione dell'opera di Barton e necessitano del giallo e rosso del fuoco finale. Sequenze memorabili come il tuffo nel lavandino o i piedi di Barton inquadrati dall'alto, la macchina da presa che gira, segue, mette a fuoco il particolare ininfluente sono la perfetta resa di quel "tocco alla fratelli Coen" che in questo film raggiunge, secondo molti, l'apice. Il successo di questo film (Palma d'Oro a Cannes e nominato per 3 premi Oscar), aprono ai Coen le porte della grande produzione che si sostanzierà nel successivo Mister Hula Hoop.
Io meglio non avrei saputo dirlo (e nemmeno pensarlo). Rimane il fatto che questo film non mi ha dato granchè.
1991
Palma d'oro a Cannes 1991.
Un film angosciante ricchissimo di spunti (forse troppo). Se fossi un critico cinematografico, potrai sbizzarrirmi su dettagli e particolari. La verità è che il film mi ha stancato e lasciato con l'amaro in bocca. Riporto il commento trovato su wiki, tralasciando la descrizione del film:
I fratelli Coen deviano dall'opera di decostruzione dei generi operata nei precedenti film e realizzano una pellicola estremamente densa di simboli e significati non esauriti in se stessi ma rimandanti ad una visione estremamente angosciata della vita. I personaggi con la loro fisicità, gli oggetti (il pacco, la carta che si scolla dal muro, lo scoglio su cui si infrange l'onda, il lavandino, la spiaggia e la ragazza) e i suoni, elementi di vita nella stagnazione dell'hotel Earl, sono momenti della rappresentazione che ne permettono i collegamenti senza che essa si dipani fino al suo scioglimento (il pacco rimane chiuso, senza la volontà di trovare una risposta). Il personaggio di Barton Fink scivola nella sua condizione così come scivola il film passando da commedia a tragedia. Barton si rivela l'esatto contrario di ciò che appare, incapace di "sentire" ciò che vorrebbe descrivere con la bravura di cui si vanta, ma trova comunque uno sbocco estetico realizzando quello che ritiene essere la sua opera migliore. Le meravigliose capacità visive che hanno reso i Coen celebri risultano, in questo film, estremamente convincenti. I colori opachi, tra il verde e il grigio, dell'hotel Earl sono l'ambientazione ideale per la stagnazione dell'opera di Barton e necessitano del giallo e rosso del fuoco finale. Sequenze memorabili come il tuffo nel lavandino o i piedi di Barton inquadrati dall'alto, la macchina da presa che gira, segue, mette a fuoco il particolare ininfluente sono la perfetta resa di quel "tocco alla fratelli Coen" che in questo film raggiunge, secondo molti, l'apice. Il successo di questo film (Palma d'Oro a Cannes e nominato per 3 premi Oscar), aprono ai Coen le porte della grande produzione che si sostanzierà nel successivo Mister Hula Hoop.
Io meglio non avrei saputo dirlo (e nemmeno pensarlo). Rimane il fatto che questo film non mi ha dato granchè.
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