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Un invito molto denso e poetico alla riflessione, alla pace. Smettere di far rumore, con i cannoni e con le parole. Smettere di credere di essere importanti, come individui e come razza. Dove non passa l'uomo l'erba cresce serenamente. Smettiamo di uccidere i morti, di gridare, cominciamo ad ascoltarci e ad ascoltare gli altri. Con il silenzio e con l'armonia forse qualcosa troveremo.
Mentre leggevo le parole scritte da Ungaretti mi sono fermato un attimo.... nel silenzio.... e
ho capito la profondità di quelle parole... una paura che cerca la pace... ma neanche la fine può rasserenare i nuovi giorni.
L'atrocità della guerra non può essere solo un ricordo.... i morti parlano ancora e vivono nei cuori di chi è restato.