Jodorowsky, Alejandro - Quando Teresa si arrabbiò con Dio

zaratia

Sideshow
Uno dei libri più originali che abbia mai letto, è tra i miei preferiti: Jodorowsky conferma con questo libro di essere un visionario. Bellissimo secondo me la parte in cui racconta del folle viaggio di Alessandro attraverso la Cordigliera...

Quarta di copertina:

Nonna Teresa si arrabbiò con Dio e con quanti continuavano a credere in Lui dopo la micidiale inondazione del fiume Dnepr. E' così che comincia la meravigliosa, magica storia di una famiglia cilena di origine ebreo-russa, una storia di antenati lontanissimi e mitici, reali e immaginari, che risalgono la corrente dei secoli attraverso la lente deformante dell'ironia e della parodia, per diventare romanzo e favola. L'incalzante fantasia di Alejandro Jodorowsky trasfigura e moltiplica gli eventi, mescolando storia e memoria, miracoli e follie. Ci sono antenati sempre avvolti da sciami d'api, stregoni e incantatori di serpenti, stupratori di vecchiette e attentatori anarchici; cappelle incantate e bordelli, terremoti, scioperi di minatori e cariche della polizia. Una saga travolgente che sa unire alla grazia delle novelle yiddish il realismo magico latinoamericano.
 
Ultima modifica di un moderatore:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
lo scrittore è anche il regista? perchè se così è i suoi film sono visionari e surreali.
 
Ultima modifica:

labonsai

New member
Finito finalmente!

Finito di leggere sabato pomeriggio. E' stato veramente faticoso. Apprezzo sicuramente la fantasia dell'autore. Ci vuole una vena creativa non da poco per mettere in piedi una famiglia di quel genere! Tanti avvenimenti, una tragedia dietro l'altra, sesso continuo... più che surrealista m'è sembrato quasi perverso!! Per quelli che sono i miei gusti, ho trovato le scene erotiche e di violenza portate troppo al limite. Insomma,questo libro è denso di parolacce ed immagini che non avrei mai voluto costruire nella mia mente, a partire dal padre con la figlia e via dicendo... E' normale,per me, leggere e costruirmi il "film" nella mente e veder raffigurare certe scene mi ha dato la nausea. Ma dai.... provate a pensare ad una donna che fa bere il suo sangue mestruale ad un uomo moribondo per fargli riprendere i sensi!! Lo stupro sulle vecchiette... e non vado avanti, sennò tanti punti ci sarebbero..no, m'è risultata una lettura difficoltosa!
 

zaratia

Sideshow
Re: Finito finalmente!

labonsai ha scritto:
Finito di leggere sabato pomeriggio. E' stato veramente faticoso. Apprezzo sicuramente la fantasia dell'autore. Ci vuole una vena creativa non da poco per mettere in piedi una famiglia di quel genere! Tanti avvenimenti, una tragedia dietro l'altra, sesso continuo... più che surrealista m'è sembrato quasi perverso!! Per quelli che sono i miei gusti, ho trovato le scene erotiche e di violenza portate troppo al limite. Insomma,questo libro è denso di parolacce ed immagini che non avrei mai voluto costruire nella mia mente, a partire dal padre con la figlia e via dicendo... E' normale,per me, leggere e costruirmi il "film" nella mente e veder raffigurare certe scene mi ha dato la nausea. Ma dai.... provate a pensare ad una donna che fa bere il suo sangue mestruale ad un uomo moribondo per fargli riprendere i sensi!! Lo stupro sulle vecchiette... e non vado avanti, sennò tanti punti ci sarebbero..no, m'è risultata una lettura difficoltosa!

Concordo sul fatto che il libro sia difficile da leggere. Concordo anche sulla durezza e sulla crudezza di alcune descrizioni. Jodorowsky è dissacrante, si sa! Il testo non scade comunque mai nel volgare!!!

Effettivamente non è un libro per tutti...
 

labonsai

New member
Oddio... dipende da cosa si intende per volgare.. vabbè, volgare no, non lo è, però è fin troppo crudo in certi punti. Fosse stato un pochino più morbido, sarebbe stato un gran bel libro. :roll: oppure devo smettere di farmi i miei film mentali mentre leggo...
 

zaratia

Sideshow
labonsai ha scritto:
Oddio... dipende da cosa si intende per volgare.. vabbè, volgare no, non lo è, però è fin troppo crudo in certi punti. Fosse stato un pochino più morbido, sarebbe stato un gran bel libro. :roll: oppure devo smettere di farmi i miei film mentali mentre leggo...

hai provato a vedere un film di Jodorowsky? tipo "la montagna sacra"? credo che se lo avessi fatto non ti saresti sognata di leggere un suo libro! :wink: Dopo cinque minuti di quel film ho spento il videoregistratore. Insostenibile...
 

labonsai

New member
zaratia ha scritto:
hai provato a vedere un film di Jodorowsky? tipo "la montagna sacra"? credo che se lo avessi fatto non ti saresti sognata di leggere un suo libro! :wink: Dopo cinque minuti di quel film ho spento il videoregistratore. Insostenibile...

Mai visto un suo film.. però ammetto che questo suo strano libro mi ha incuriosita.. avevo sentito parlare di Santa Sangre... forse proverò con un film! :D
 

raskolnikoff

New member
mi ha molto incurioito Jodorowsky, io ho letto solo "psicomagia ", "la danza della realtà" e "la via dei tarocchi" e visto pezzi delle conversazioni sulle vie dei tarocchi e ammetto di essere stata tentata di andare a Udine quando leggeva i tarocchi!..interessante anche se analizato da me più per le dinamiche teatrali e psicoanalitiche
 
Ultima modifica di un moderatore:

elesupertramp

Active member
Uno dei libri più originali che abbia mai letto, è tra i miei preferiti: Jodorowsky conferma con questo libro di essere un visionario. Bellissimo secondo me la parte in cui racconta del folle viaggio di Alessandro attraverso la Cordigliera...

Sono d'accord con Zaratia : anche per me è uno dei più belli che ho letto, intenso ed emozionante. Il viaggio di Alejandro attraverso la Cordigliera e il suo rapporto con i lupi è semplicemente avvincente e straziante allo stesso tempo.
Di jodo ho letto anche "La danza della realtà", un'autobiografia romanzata dell'autore ed ho tentato anche con Psicomagia, ma non l'ho terminato.
Ho visto su consiglio di qualcuno del forum :wink:, in più riprese ma fino alla fine, La montagna sacra e devo dire che, anche se molto faticoso, vale la pena di essere visto.
 

praschese89

New member
L'ho finito,e non senza fatica devo dire!Avevo scelto questo libro perchè non conoscevo affatto Jodorowsky ed ero curioso ed anche perchè mi piacciono le saghe familiari!All'inizio la lettura mi era apparsa piacevole e scorrevole,questo secondo aspetto onestamente si ripete sino alla fine,ma poi ho cominciato a trovare tutto un po troppo esagerato:le morti singolari e tutti i suicidi dei suoi antenati,scene di sesso orribilanti che si ripetono continuamente e violenza altrettanto presente e,appunto,esagerata!L'unico punto che davvero mi è piaciuto è quello del lungo viaggio di Alessandro dal Cile a Buenos Aires compiuto a piedi,senza cibo nè soldi,in cui il personaggio in preda alla disperazione viene accompagnato da un gruppo di cani randagi,gli unici in grado di dargli amore!
Per il resto,come detto,non ho trovato nella lettura nulla di geniale,indiscutibilmente Jodorowsky sarà un visionario,ma forse semplicemente non è il mio genere di scrittore!Resta il fatto che comunque ancora una volta grazie a voi "ho allargato i miei orizzonti letterari"!!
Buona lettura a tutti!
 

Meri

Viôt di viodi
L'avevo scelto perchè il titolo era interessante, ma sono rimasta delusa. Partito bene poi la fantasia dell'autore è andata troppo oltre e alla fine la mancanza di realtà non me lo ha fatto amare. Non è il mio genere.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
A me questa saga jodorowskiana è piaciuta, conoscevo Jodorowski come regista e non mi sono stupita affatto di trovare il romanzo dissacrante, eccessivo, violento, ridondante perchè l'autore è così. Vive di simboli e di paradossi ma sa anche rendere l'estremo liberatorio, simbolico, spirituale. E' un autore paradossale, non di certo descrive la realtà, ma da un ebreo ucraino che ha sempre vissuto miseria e persecuzioni da generazioni e si trova in Cile sotto una crudele dittatura non mi aspetto altro, la realtà fantastica che descrive non sarà mai tanto brutale quanto la realtà concreta che i suoi antenati hanno vissuto.
 

Spilla

Well-known member
Non conoscevo nulla di Jodorowsky, e la prima volta che ho aperto "Teresa", anni fa, l'ho richiuso dopo pche pagine, disgustata e in preda a vertigini da eccesso di personaggi.
L'ho ripreso grazie al gruppo di lettura e devo dire che mi ha trascinato con sé in un mondo immaginifico, trasfigurato, dove colori e odori prendono il sopravvento su trama e personaggi. Mi ha colpito il fatto che l'elemento concreto, ancorato al reale, sia rappresentato dalle donne, mentre gli uomini sono fatalmente per metà animali.
Non ho un vero giudizio da dare: è un libro che ho gustato nel complesso, che mi ha profondamente disgustato a tratti (ad es. l'avventura "amorosa" di Beniamino è stomachevole) e che certamente non leggerò mai più.
Un pensiero fisso, nel corso della lettura: spero che Jodorowsky abbia trovato un bravo analista...
 

praschese89

New member
Non conoscevo nulla di Jodorowsky, e la prima volta che ho aperto "Teresa", anni fa, l'ho richiuso dopo pche pagine, disgustata e in preda a vertigini da eccesso di personaggi.
L'ho ripreso grazie al gruppo di lettura e devo dire che mi ha trascinato con sé in un mondo immaginifico, trasfigurato, dove colori e odori prendono il sopravvento su trama e personaggi. Mi ha colpito il fatto che l'elemento concreto, ancorato al reale, sia rappresentato dalle donne, mentre gli uomini sono fatalmente per metà animali.
Non ho un vero giudizio da dare: è un libro che ho gustato nel complesso, che mi ha profondamente disgustato a tratti (ad es. l'avventura "amorosa" di Beniamino è stomachevole) e che certamente non leggerò mai più.
Un pensiero fisso, nel corso della lettura: spero che Jodorowsky abbia trovato un bravo analista...

Lo spero tanto anch'io...:mrgreen:
 

pigreco

Mathematician Member
Che dire di questo libro? Certamente l'influenza del realismo magico duamericano si fa sentire; ci sono punti del racconto che sembrano usciti dalla penna di Marquez (anche troppi per la verità...). La saga famigliare è avvincente e ben strutturata. Una saga "anomala" con piramide inversa. Mi spiego: le saghe più celebri (dai Buddenbrook, a Cent'anni di solitudine fino a La casa degli spiriti) hanno la struttura di una piramide con il vertice verso l'alto: si parte da una coppia di personaggi che generano dei figli che a loro volta generano figli e che via via vanno ad allargare l'albero. In questo caso (come succede per Un cappello pieno di ciliege della Fallaci) si vuol raccontare la storia della famiglia dell'autore, il quale necessariamente è il vertice basso dell'albero. Così si parte da tante famiglie del passato che niente hanno a che fare tra di loro e via via si va semplificando la trama arrivando finalmente ai genitori del protagonista/autore. Un romanzo che mi sento di consigliare agli amanti del genere saghe/realismo magico. Chi non è un cultore di tal genere può farne a meno. Avvincente ma poco originale.
 

velmez

Active member
è il primo libro che leggo dei suoi e non ho mai visto i suoi film... lo conosco come personaggio e sono quasi convinta che la prossima volta che farà psicomagia a milano proverò ad andarci...
questo libro è stata una piacevole sorpresa, coinvolgente, pregno di realismo magico e un po' incasinato. Mi è sembrata la perfetta via di mezzo tra Marquez e Rushdie.
non vedo come possa non essere piaciuto a chi piace Cent'anni di solitudine (che rimane comunque il migliore, ma hanno davvero molto in comune, compressa la complessità delle vicende e la difficoltà a seguire la linea genealogica e ricordarsi i nomi!!)
Mi è piaciuto davvero molto!
Ho scoperto che ha collaborato anche alla sceneggiatura de "I Borgia"... :??
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
In questa saga familiare raccontata in stile più "magico" che "realismo", scritta da un originale e folle visionario in preda a un lungo "viaggio" a puntate o dopo una nottata prima della quale aveva mangiato pesante (ma da quel che sento in giro e che leggo anche qui tutte le sue opere sono di questo tenore), la crudezza che dovrebbe essere legata alla natura delle vicende narrate - stupri di vecchiette, di animali, bambini anomali, incesti, storie di odio, degrado e follia - evapora grazie al tono disincantato, surreale e onirico e alla spiritualità che permea il romanzo. Sembra di sentire il racconto estremamente fantasioso di un lungo sogno spezzettato e, credo, ricco di simbolismi (che io ho grossi limiti a cogliere); un libro affascinante e ricercato, variegato e coloratissimo, accattivante e respingente, difficile da leggere, forse troppo "intelligente" e, nonostante la sostanza, eccessivamente raffinato nella forma? Ci sono bellissime pagine davvero toccanti, come la lettera di Teresa ad Alessandro, quella che parla di Serafin. Chi leggerà capirà. Niente a che vedere, per me, con Cent'anni di solitudine, ma di certo indimenticabile.
 

isola74

Lonely member
Libro eccessivo in tutto : nella storia -fin troppo romanzata - nelle descrizioni, nel linguaggio, nella violenza, persino nell'amore che pure è molto presente.
Eppure mi è piaciuto. Ci sono pagine che meritano di essere lette, anche faticando un po' ad andare avanti, anche chiudendo un occhio quando sembra troppo, e a volte è davvero troppo, ma non fatevi ingannare, c'è sempre dell'altro.
 
Alto