VII Cineforum - Roma, città aperta (Rossellini, Roberto)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Lauretta

Moderator
Apro la discussione.
Film che apre le porte al neorealismo italiano, definito come capolavoro e adesso posso dire che anche secondo me lo è. Anna Magnani splendida nel ruolo di Pina, mi aspettavo una trama diversa iniziato il film, non mi aspettavo assolutamente la sua morte. atroce, crudo, realista, ovviamente, racconta in modo, a mio parere, splendido la fase centrale della guerra in Italia, dal 1943 quando Roma viene dichiarata Città aperta.
importante il ruolo della chiesa, come ci si poteva immaginare, mi è piaciuta molto l'interpretazione di don Pietro. nella mia lista dei film da vedere questo mi mancava e sono contenta di non essermelo perso. Ottimo capolavoro, non c'è che dire.

una curiosità: questo è il primo film della trilogia della guerra; in seguito troviamo Paisà e Germania anno zero

voto: 5/5
 
Ultima modifica di un moderatore:

zolla

New member
Uno dei pilastri del neorealismo tra i 50 capolavori del cinema,girato mentre si combatteva per Roma,con pellicola scaduta trovata chissà dove... in pratica una leggenda!!!Esiste un film di Carlo Lizzani,celluloide,che ripercorre le peripezie legate alla realizzazione del film di Rossellini.
 

Candy Candy

Active member
Eccomiii il mio primo cineforum :YY
Bel film per l'epoca in cui è stato girato, penso che la trama sia piuttosto vaga, ma che il punto forte del film siano i personaggi, ogni personaggio era perfetto e aveva una sua precisa caratteristica ed era ben interpretato, cioè pur non essendoci nessuna trama particolare sotto ogni personaggio catalizza su di se l'attenzione e sulla sua persona inserendosi nel contesto e creando IL FILM.
FANTASTICA la Magnani, che pur non essendo "bella" lo diventa grazie alla sua capacità di essere "DONNA" .
Il personaggio del prete è fantastico, coraggioso più di Giovanni Ferrari!
Penso che i film d'epoca abbiano quell'eleganza che i nostri film hanno perso o forse Rossellini arriva dive nessuno può arrivare...
Se si dovesse rifare questo film tutto sarebbe più CRUDO ...
Nel complesso 4\5
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sintesi delle critiche cinematografiche dei nostri forumlibristi:

Lauretta: capolavoro, 5 su 5
zolla: pilastro del neorealismo, una leggenda
Candy Candy: bel film, elegante, fantastica Anna Magnani, 4 su 5

anche qui ho difficoltà a "recuperarlo", non potendo usare il mulo perchè ho il lettore cd fuori uso :W
 
L'ho visto ieri. Incredibilmente bello e fiero. Aldo Fabrizi è un mostro sacro e anche qui si conferma tale, la Magnani idem. Splendide le inquadrature (quella in cui prima il prete e il bambino e poi i tedeschi salgono le scale l'ho trovata geniale) e accuratissimi i particolari. La morte di Don Pietro farcita di dignità e accompagnata dalla canzone fischiettata dai bambini mi ha lasciata di stucco. Ho respirato per tutto il film un attaccamento all'integrità e al valore della vita con sfumature differenti. Ottimo, il miglior film che ho visto nel 2008. Voto 5/5.
 

lillo

Remember
Bellissimo, un pezzo indimenticabile della Resistenza romana al nazifascismo. Concordo con quanto è stato detto, è un caposaldo del neorealismo, fantastica la figura di Anna Magnani, la scena della sua uccisione non smette mai di commuovermi. Le immagini all'interno della sede della Gestapo (via Tasso) sono di una drammaticità unica. Credo però che ogni immagine, inquadratura del film sia un capolavoro della cinematografia. E poi tante scene sono state girate in una zona di Roma dove ho abitato da bambino. Voto 5/5; averlo rivisto più volte non riduce il pathos.
PS nel messaggio originale avevo scritto, come sede della Gestapo a Roma, via Rasella, sede invece dell'attacco delle forze partigiane GAP contro un plotone di polizia tedesca di occupazione... è l'età che avanza :boh:
 
Ultima modifica:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
aggiornamento 2009 :YY

Lauretta: capolavoro, 5 su 5
zolla: pilastro del neorealismo, una leggenda
Candy Candy: bel film, elegante, fantastica Anna Magnani, 4 su 5
Darkay: incredibilmente bello e fiero, 5 su 5
lillo: bellissimo, 5 su 5

che dire? ubi maior...
 

elena

aunt member
aggiornamento 2009 :YY

Lauretta: capolavoro, 5 su 5
zolla: pilastro del neorealismo, una leggenda
Candy Candy: bel film, elegante, fantastica Anna Magnani, 4 su 5
Darkay: incredibilmente bello e fiero, 5 su 5
lillo: bellissimo, 5 su 5

che dire? ubi maior...

Non hai messo il tuo commento elisa.....ma da come concludi......penso che non ti abbia colpito in modo particolare.
Io lo trovo stupendo: uno dei capolavori del neorealismo che descrive in modo superbo una pagina della nostra storia. L'ho visto più volte e ogni volte resto sensa parole per la intesità di emozioni che mi suscita.
Due scene, in particolare, mi sono rimaste impresse: la morte di Pina, tragica e commovente, e quella di Don Pietro, dignitosa e eroica.
Capolavoro 5/5
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Non hai messo il tuo commento elisa.....ma da come concludi......penso che non ti abbia colpito in modo particolare.
Io lo trovo stupendo: uno dei capolavori del neorealismo che descrive in modo superbo una pagina della nostra storia. L'ho visto più volte e ogni volte resto sensa parole per la intesità di emozioni che mi suscita.
Due scene, in particolare, mi sono rimaste impresse: la morte di Pina, tragica e commovente, e quella di Don Pietro, dignitosa e eroica.
Capolavoro 5/5

il commento "ubi maior" è inteso a dire che dove c'è il più grande tutto il resto passa in secondo piano ed era questo il senso, Roma città aperta è un capolavoro e parla da sè, io devo ancora rivederlo e per questo non c'è un mio commento
 
Dolore. Questo traspare. Dolore per l'Italia e per gli italiani. Dolore dall'inizio alla fine. Con un'attrice unica come la Magnani. Non riesco a dire altro poichè mi sento così inferiore difronte a tanta forza espressiva.
 

gio84

New member
Ho apprezzato molto questo bellissimo film, soprattutto se penso che è stato girato appena dopo la WWII, in una Roma ancora segnata dalle difficoltà portate dalla guerra.
Gli attori sono strepitosi; la morte acquisisce un valore quasi eroico, da martire (la Pina che muore per amore e don Piero che muore per non parlare).
E la dicotomia buono-cattivo non è appropriata in questo film: penso al generale tedesco ubriaco che ammette che il nazismo genera solo morti e odio; e penso alla sorella della Pina che, per un po' di fama, si vendica tradendo gli amici con una rivelazione ali nazisti.
È un film per non dimenticare!
Voto 4 su 5
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto