Sajetti, Sarah - Volevo solo un biglietto del tram

[Chiara è una giovane lesbica alle prese con mille improbabili lavori ed altrettanti improbabili amori. Nel tentativo di esorcizzare la sfortuna la nostra protagonista decide di girare un film ispirato alle sue esilaranti disgrazie sentimentali, ma Silvia, l'attrice principale, viene trovata impiccata il giorno prima dell'inizio delle riprese. Incidente o omicidio? Il caso viene affidato alla commissaria Alessandra Pastore che, con l'aiuto di Chiara, riuscirà a far luce sull'accaduto. Intreccio giallo, gag comiche, passione erotica e politica si alternano dando vita a un atipico romanzo di genere che nasce come un poliziesco ma si trasforma ben presto in un viaggio alla scoperta dei miti, riti, luoghi della vita lesbica milanese.]


quando ho comprato questo libro alla fiera della piccola e media editoria, mi aspettavo qualcosa tipo "bridegt jones con omicidio".
invece mi sono ritrovata nella storia di una lesbica dall'ormone impazzito, in cui il delitto rimane sempre sullo sfondo.
niente suspance, niente emozioni ne colpi di scena. tantomeno gag comiche o anche solo che fanno sorridere.
a volte esagerata, a tratti volgare.
banale e per niente divertente.
sconsigliato assolutamente.
 
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